Lo rifarei

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«Alex, cosa stai facendo?» ripeté Matt dato che non aveva ottenuto una risposta dalla bruna.

«Vado via.» disse semplicemente.

«Louis dov'è?» chiese Matt, curioso.

Alex lo guardò torva. «Dove l'ho lasciato, ovviamente» disse.

«E dove l'hai lasciato?» chiese lui.

«Sulle rotaie della stazione di Los Angeles, amore.» disse Alex, con una voce che fece accapponare la pelle al biondo.

Cosa intendeva? «Non ti seguo, Lex»

«È morto, Matt! Fottutamente morto! Quando sono arrivata il treno stava per passare. Mi ha detto di amarmi..» le scappò un singhiozzo privo di lacrime. «Ha detto di amarmi prima di morire. Con tutte le cose che poteva dire in pochi secondi, lui ha preferito fissarmi e dire d'amarmi.» disse ancora sotto shock.

Anche Matt era sconvolto. Più che sconvolto.

«E ora voglio andarmene..» disse Alex in un sussurro.

«Dove vuoi andare?» le chiese Matt, ma non l'avrebbe lasciata andare.

«Non lo so. Italia? Anzi, no. Torno in Inghilterra. Oppure in Francia.» disse insicura.

«David?» il cuore di Alex fece un tonfo.

«N-No. David resta qui..» disse lei, sicura. «Qui con voi.»

«E i Fantastici 5?!» disse Matt, scoraggiato. «Dove sono quei cinque ragazzi conosciuti per sbaglio? Dove sono quei cinque ragazzi che andavano in giro per i parchi, per le discoteche a ridere e a scherzare? Dove siamo finiti?!»

«Siamo morti.» rispose lei. Matt si passò una mano nei capelli, frustrato.

«No, Alex. Siamo vivi. Stiamo respirando qui, ora. Siamo in piedi, l'uno di fronte all'altro, ci stiamo amando ora.»

«No, Matt. Non ci stiamo amando. Cazzate.» disse Alex «Tu mi stai odiando, ora, perché ho ucciso Louis»

«Non l'hai ucciso tu, dannazione!» Matt colpì la porta con un pugno, non ne dava da tempo.

«L'ho ucciso io, col mio rifiuto. Non lo capisci?» disse Alex frustrata.

«Non ti capisco, Alex. Che ti è successo? Non sei più la stessa.» Matt era confuso. Era cambiata nel giro di poche ore.

«Ho semplicemente visto uno dei miei migliori amici morire sotto i miei occhi, per me.» disse lei con rabbia, perché non la capiva?!

«Alex, ne stai facendo un dramma. Sai quante persone muoiono su quelle rotaie al giorno?»

«Cristo, Matt, farò finta di non averti sentito. Come puoi paragonare Louis a delle persone normali? Louis era speciale!» disse la mora con rabbia, e tirò addosso al biondo una lampada.

«Mi hai fatto male, cazzo!» disse Matt massaggiandosi una tempia.

«Era questa l'intenzione!» disse Alex, «Magari con una botta il criceto ha ricominciato a camminare sulla ruota!»

«Ha ricominciato a camminare» annunciò Matt dopo qualche secondo. «E mi sta facendo rendere conto che non sei più la stessa da un bel po', sto capendo che non sei più quella di cui ero follemente innamorato.»

«Mi stai dicendo che è finita?» chiese Alex, dura.

«Sì, Alex.»

«Ehi, io ci ho provato. È stata la cosa più bella e dolorosa della mia vita, ne sono uscito fuori graffiato, ammaccato, malandato e ferito. Ma cazzo, lo rifarei!» citò le parole del suo, ormai, ex fidanzato.

«Mi prendi per il culo? Non è divertente, Alex, sai?»

«Lo so, ma pensi sia divertente essere scaricata dal proprio ragazzo il giorno più brutto della tua vita, Matt?» Furiosa. Arrabbiata. Delusa.

«Non ti incazzare, cazzo!» disse Matt tirandosi i capelli.

Rimasero in silenzio, per un attimo. Si guardarono intensamente negli occhi.

Dio, se si amavano in quel momento.

Si avvicinarono, stavano a un palmo dal viso dell'altro.

«Dio, se ti ho amato, Lexie.» disse Matt con voce dolce, mentre posò la mano sulla guancia di Alex, accarezzandola col pollice.

«Non chiamarmi Lexie, sai che lo odio» bofonchiò lei, guardando le labbra del biondo.

«Per questo lo faccio, Lexie.» disse. «Ti ho amato davvero tanto.» Matt si avvicinò di più al viso di Alex.

«Non usare il passato. Fa male.»

«Anche questo fa male?» disse Matt accarezzandogli la guancia.

«No» rispose Alex.

«E questo fa male?» disse Matt avvicinandosi al viso della mora. Alex scosse la testa. «E questo?» posò le sue labbra contro quelle della sua Lexie.

Alex sorrise senza accorgersene, contro le labbra del biondo.

«Cazzo se lo rifarei.» disse la mora, per poi lasciargli un altro bacio sulle labbra morbide.

La storia di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora