Capitolo 11

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CHRISTIAN POV

Il gioco non era ancora terminato, la bottiglia continuava a girare e si fermava su varie persone, ma io non prestavo molta attenzione.
Mi ero rinchiuso in uno stato di trance, e dopo la scenetta felice della Parker non avevo fatto altro che sentire come Walsh si vantasse di ciò.
Mi veniva voglia di prendergli la faccia e sbattergliela di potenza contro al muro, magari la smetteva di rompere il cazzo.
D'altro canto, Emily, aveva ben pensato di ritirarsi dal gioco ed era uscita in balcone per prendere una boccata d'aria.
Non era ancora tornata.
Mi alzo sotto gli occhi indiscreti di tutti, ma non ci faccio caso.
Raggiungo Emily in balcone e con la scusa di una sigaretta cerco di fare conversazione.
Ma non so cosa dire, d'altronde ha ragione cosa mi importa della sua vita sentimentale? Mi sono solo prefissato di portarmela a letto, niente di più e niente di meno.
E il fatto che mi desse filo da torcere mi faceva andare in bestia.
La guardo mentre fissa un punto vuoto davanti a sé, non so nemmeno se si sia accorta che io sono qui.

"Lo sento" dice di punto in bianco.
Ma sta bene? Cosa sta dicendo? Parla anche da sola adesso?
"Senti cosa?" Mi acciglio.
"Che mi guardi" si gira verso di me.
Ed io che pensavo non mi avesse sentito nemmeno arrivare.
"Mi dispiace per quello che ti ho detto" ammetto.
E non so nemmeno perché mi stia scusando, non so nemmeno di cosa sia dispiaciuto.
Scuote la testa in segno di rinnego e abbozza un sorriso che non so descrivere.
"Credimi" sussurro.
"Non è vero Christian. Tu dici sempre che vuoi essermi amico. Ma amici non comporta che io debba sapere tutto di te e tu tutto di me. Mi dispiace" mi guarda negli occhi.
Si stringe nel giubbino di pelle che indossa e fa per andare dentro.

"Non ho detto questo." Non capisco dove voglia andare a parare.
"E sai, mi sento in colpa per avere baciato Walsh, perché vuol dire che l'ho usato soltanto per un obbligo a cui sono stata sottoposta. Non dovevo giocare proprio" ammette.
"Però l'hai fatto" inarco un sopracciglio.
"E perché ti crea così tanto scompiglio?" Mi fronteggia.
Esatto, perché mi crea così tanto scompiglio? Forse perché le persone che ti hanno accanto riescono averti anche per mezzo secondo, mentre io sembra che faccia sempre la cosa sbagliata.
Forse perché voglio portarti a letto ma così non va.
Perché tu sei Emily Parker e per averti anche solo mezzo secondo devo vendermi gli organi.
Perché non voglio sempre vederti così acida e arrabbiata con tutti, ma vorrei ridessi alle mie battute, alle cose che faccio. E invece i sorrisi glieli regali a Walsh e a tutti gli altri. Anzi vorrei che li regalassi solo a me.
"Scompiglio dici? Tu non mi consoci per niente" ridacchio.
"Appunto" ammette.
"Una motivazione per rimediare" mi avvicino a lei.
"Se io non volessi?" si avvicina anche lei.
Così non va assolutamente.
"In quel caso mi tirerei indietro" e nel dirlo faccio davvero un passo indietro e alzo le mani in segno di resa.

"Facciamo che ti dessi una sola opportunità, quando hai ottenuto ciò che vuoi, cosa farai?" Mi fissa.
Non rispondo. Non so cosa dire. Cosa dovrei fare? Una volta che ti ho portato a letto non vali più nulla. È soltanto una cosa che mi sono prefissato di fare e lo farò.
Rimango interminabili minuti in silenzio.
"Come immaginavo" annuisce.
"A me hanno detto sempre che dove non c'è amore il tempo è perso." Ammette.
"Ma l'amore non solo nella coppietta felice. Amore anche in amicizia. Ad esempio tu e Josh vi volete tanto bene, tra di voi c'è amore.
E cos'è il bene senza l'amore? Non è nulla. Quindi se io ti dessi un po' del mio amore, rimarrei delusa a scoprire che non sono per niente ricambiata" se ne va dentro lasciandomi da solo in balcone.
Rientro dentro anche io, mi avvicino agli alcoli e mi riempio il bicchiere.
La Parker sa esattamente i punti che deve toccare per fare rimanere di sasso una persona.
Dentro hanno smesso di giocare, la stanza è ritornata al punto di partenza, la gente balla, ride e si diverte. I miei occhi sono puntati su Ines che si diverte con Allison.
Sorrido nel vederla così felice, nell'angolo osservo Walsh con Emily. Lui le accarezza un braccio e lei sembra starci, senza accorgermene stringo il bicchiere che ho in mano.
Tutto quel discorso sull'amore, il fatto che fosse pentita di averlo baciato e poi?
E poi...
E poi si stanno baciando ancora.
La coerenza di questa ragazza mi destabilizza.

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