Tu che ti appelli alla fede ora, dove vai, cosa cerchi? Chiudi gli occhi e cerchi di immaginarti il mondo a colori che cancelli il bianco e il nero con un semplice trucco di magia ma in fondo noi sappiamo che non si tratta di magia ma di arte, magica. Passano le ore ed i dolori sembrano sempre più lontani per poi ripresentarsi in nuove forme. Qual è l'oggetto del tuo argomentare, fatti conoscere, fatti vedere. Lo so provo ad indovinare hai paura di non essere ciò che ti immaginavi di essere oppure è proprio ciò che sei che ti rende così intimo così misterioso, così un segreto per il mondo?. Tu che prendi le tue parole dalla delusione e la contempli la vivi poi la butti fuori sotto forma di egoismo, ti tieni per te il buono, per i momenti come questo. Chi viene da te deve farlo con delicatezza perché si contano i secondi il battito di palpebra, la passione è un asso nella manica sei fregato. Quante risate a vederti come un'anima innocente quando ti faceva visita la tua maledizione: la passione. Eri totalmente indifeso perché non volevi difenderti, volevi farti travolgere ogni volta. Quante volte d'altro canto a vederti captare la leggerezza dell'arrogante, così inutile da non bastare nemmeno alla sua lapide. D'altro canto ancora, quando sei con te sei un'opera d'arte di colori invisibili.
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Poesie e Saggi di polvere
PoetryLa storia? Sono io. Sei tu. Era ieri, è oggi e sarà domani.