Ne come, ne perché.

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Bene signore e signori.
Siamo qui riuniti..-"riuniti? Levati dai fammi parlare a me."
-"Il signore di prima voleva essere simpatico, attenendosi al classico cerimoniale meschino. Se per voi sta bene adesso parlerei io se non vi sta bene immaginate quanto me ne importi.
Facciamo una cosa, guardatemi. Io sono l'uomo che sta sopra il palco e voi tutti, ammassati sotto. È sempre stato cosi c'è chi scende e chi sale. Ma ascoltate a me non è questo il problema, la disuguaglianza, ora, ma lo è che in questa precisa fase di tempo si sta tutti sopra il palco, o ancora meglio, crediamo di esserci sopra. Pubblico - (cosa vuol dire??! Cosa significa??!)-. E vi aspettate che vi risponda? Dal momento che mi fate questa domanda state già mentendo nascondendovi, in mancanza di una rapida autocoscienza riflessiva, quindi non rispondo ad ipocrisie con ipocrisia, bensì mormorate per un'oretta se vi va nel mentre vado avanti.
Ora pongo io una domanda a voi ma con un fare retorico che immaginarne uno più alto è quasi impossibile, dove è finita l'intimità? Cos'è questo silenzio cosi chiassoso?! Avete presente...il gusto dell'ignoto,il principio di curiosità da innescare? Non so allora tipo, prendere una strada e non vederne la fine, curioso no? No eh. Meglio tutto facile, un clic e via. Certe volte credo di vedere il mondo e tutti voi degli acquirenti come se foste dei prodotti di Amazon che vi scegliete e apprezzate con un clic e vi "comprate". La metto e chiudo semplice, io non ho molti soldi mi dispiace, quindi ora scusate vado a scegliere un albero per farmi un comodino nuovo."

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