Capitolo 1

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"Buongiorno" mi saluta. Io lo guardo, afferro i vestiti e scappo via.
"Dove vai? Fire, torna qui!" Mi urla dietro. Io mi sto rivestendo nel tragitto fino alla porta. Le sue braccia mi afferrano.
"Dove cazzo stai andando?" Si incavola.
"Via, in camera mia, il più lontano possibile da te!" Sibilo.
"Che c'è, ora fai la preziosa? Non mi pareva che fossi tanto inibita, mentre ti facevi sbattere, stanotte" ringhia. Mi volto di scatto e lo colpisco, forte.
"Stanotte è stato il più grande errore della mia vita. Tu non mi sei mai piaciuto, ed è solo grazie all'alcool che, beh, siamo stati insieme. Non accadrà più, te lo puoi scordare. Trovati un'altra e lasciami stare" sparo tutto d'un fiato.
"La vedo difficile, dato che ci siamo sposati" replica, freddo.
"Ahahahah, certo Ice, come no" scuoto la testa e afferro i pantaloni. Lui, invece, mi afferra il polso sinistro e mi gira la mano di modo che veda. Il piccolo anello, al mio dito.
"Okay Ice, dove sono?" Chiedo.
"Dove sono che cosa?" Ribatte, seccato.
"Le telecamere! Lo scherzo vi è riuscito alla grande. Farti trovare nudo, i vestiti sparpagliati, la cavolata sul matrimonio" sghignazzo, decisamente più sollevata.
"Non è un FOTTUTO scherzo! Tu non ti ricordi nulla, ecco perché! Hai bevuto così tanto da avere un blackout." Mormora, più a sé stesso che a me.
"Infatti! Ma di certo, non ti avrei mai sposato. Di questo ne sono certa, dato che non ci sopportiamo. Lo sai tu, lo so' io. Viviamo in pace solo per tuo padre e Hope. Ma non ci siamo mai andati a genio, è la realtà. Quindi, non ti stupire che abbia capito subito che era uno scherzo" controbatto e mi libero dalla sua presa. Mi rivesto al volo, afferro la borsa, scappo fuori.
O almeno ci provo. La sua mano si abbatte sul battente, e poi mi sbatte in faccia un foglio.
Lo leggo e resto a bocca aperta.
"No" mi esce.
"Sì, come vedi non sto mentendo. Siamo sposati davvero" esclama.
"No, eravamo sposati. Voglio il divorzio, subito. Anzi, l'annullamento, ancora meglio" sibilo.
"Me lo dovevo aspettare" continua. Io ne approfitto e scappo fuori, in corridoio.
"Ehi, non abbiamo finito!" Mi rincorre.
"Abbiamo, eccome. Io non voglio restare sposata con te, non voglio essere legata a te in nessun modo, non voglio doverti rendere conto e, più di tutto, non voglio un marito arrogante, farfallone e immaturo. IO NON VOGLIO PROPRIO UN MARITO!" Strillo furibonda.
"Vaffanculo Fire. Sei proprio come ti descrivono. Nessuno ti vuole, non preoccuparti, e Scott è stato abbastanza furbo da accorgersene prima di tutti. Ti farò contattare dal mio avvocato" volta le spalle e chiude la porta.
Me ne resto lì, nel mezzo del piano, inebetita. Le sue parole hanno riportato a galla i ricordi. Sento le lacrime pungermi gli occhi, non permetto loro di uscire. Corro per le scale, componendo un numero.
Lei, è l'unica che può aiutarmi. 

"Ehi, come procede la vacanza?" Chiede allegra. Le rispondo tirando in su col naso.
"Fire, va tutto bene?" Si allarma.
"Ho combinato un casino, Hope" le rispondo.
"Che hai fatto?" Sembra rassegnata. Mi conosce bene.
"Io... insomma, oddio non riesco neppure a dirlo" mi mortifico. 
"Respira e spara" non si perde in dettagli, in inutili smancerie. È una delle qualità che più apprezzo di lei.
"Aspetta, John è lì?" Mi sovviene.
"No, è in giardino a montare la serra" risponde sbrigativa.
"Mi sono ubriacata, ieri sera. Molto, Hope. Così tanto che stamani non mi ricordavo nulla. Mi sono risvegliata in una camera sconosciuta, con qualcuno nel letto" racconto.
"Beh, che c'è di male? Hai dei bisogni anche tu" coglie il lato pratico, come sempre.
"Era Ice" butto fuori.
"Oh cazzo." Dice soltanto. E queste due parole racchiudono tutto il senso.
"Ma non è questo il peggio. Abbiamo avuto una grossa lite al risveglio, sono volate parole pesanti e, mentre cercavo di andarmene, mi ha mostrato un foglio.
Era un certificato di matrimonio, ci siamo sposati" ammetto.
"Oh cazzo, parte due. Ascolta Fire, so' che quello che ti sto per dire non ti piacerà, ma sono la tua migliore amica e devo farlo.
Secondo me non è questo gran disastro. Sappiamo bene entrambe che tu non perdi lucidità neppure da ubriaca. Se lo hai sposato, un motivo c'è. Forse, e dico forse, dovresti dargli una possibilità. Dovresti darla a te. So' che ti farà male ma, non sono tutti come Scott" gira il coltello nella piaga.
"Hope, lui è superficiale, immaturo e donnaiolo. Ci conosciamo da sempre e, da sempre, lui è così. Lo sai bene anche tu! Io non lo voglio, non voglio lui né un legame. Sto bene da sola, è così e tu lo sai" argomento.
"No Fire, solo non sta bene nessuno. Neppure tu. Io lo capisco, perché so', ma ad un certo punto si va avanti, per quanto profonde e dolorose siano le ferite. Resterà sempre la cicatrice, nel cuore e nell'anima, ma non per questo si smette di credere, di fidarsi, di vivere. Sei una ragazza intelligente, sai valutare bene. Abbi un po' di fiducia in te e nel prossimo. Adesso devo andare, John mi sta chiamando, ti voglio bene" mi saluta.
Resto ancora un po' sulle scale, nella vana speranza di risolvere il mio conflitto interiore. Ma la paura, ancora una volta, ha la meglio. Non posso e non voglio ricaderci di nuovo.
Essere ancora una volta vittima. Me lo sono promessa quel giorno. Sarei diventata dura, impenetrabile. Sarei stata carnefice e mai più vittima. Mi rialzo, con tutta la determinazione possibile e, a passo deciso, torno verso camera mia. La vacanza è finita, si torna a casa.






Buonsalve lettori.
Ecco il primo capitolo, ditemi che ve ne pare.
Cosa sarà successo di così orribile a Fire?
Perché si è sposata con Ice?
E lui, come vi sembra?
Vi aspetto nei commenti!  

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora