Capitolo 14

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Apro gli occhi e lo vedo accanto a me, nella sua solita posizione. Un braccio sotto al cuscino, una gamba piegata ed il lenzuolo che gli copre solo le natiche. Carezzo la sua spalla, pongo un bacio sulla testa e mi alzo, lasciandolo dormire tranquillo. Vado in cucina e mi preparo un caffè forte, data la notte che abbiamo passato, che definire infuocata è poco. Mi passo un dito sulle labbra, al ricordo dei baci appassionati che ci siamo scambiati. È sempre così con lui, tra noi, passione e desiderio, inesauribile. Mi domando se sarà così anche dopo, dopo che verrà fuori tutto, che troverò il coraggio di affrontarlo.
Lo spero con tutta me stessa, perché adesso non sono più in grado di rinunciare a lui, a noi. Ho ritrovato il mio grande amore e lotterò con le unghie e con i denti, per far sì che mi rimanga accanto. Una piccola parte di me, suggerisce di non dirgli mai nulla, di non rivelare quel dettaglio così raccapricciante. Cado in tentazione e penso che, forse, sarebbe la cosa migliore per tutti. Me, John, Ice. Sarebbe un uragano e voglio troppo bene a tutti loro, per essere la causa di un dolore così forte. Forse John, col tempo, potrebbe perdonare, ma Ice no. Lo conosco troppo bene, so come ragiona e a quali valori dà tanta importanza, la verità e l'onestà in cima a tutti. Già mi stupisce che mi abbia concesso del tempo per essere pronta, alla fine anche lui magari è maturato e si è tolto quel brutto vizio. Decido di non prendere decisioni affrettate, mentre giro lo zucchero. Due braccia, che ben conosco, mi avvolgono da dietro.

"Ciao, bellezza" mi saluta, baciandomi il collo.

"Buongiorno a te, dormiglione" lo prendo in giro. Anche da ragazzo dormiva molto, era soprannominato ghiro, per le ore che dedicava al sonno.

"Ma se sono appena le undici! Di solito mi alzo molto più tardi. Comunque, che cosa vuoi fare oggi, c'è una bella giornata."

"Non saprei, tu hai qualche idea, che non implichi tenermi incatenata al letto tutto il giorno?" lo prendo in giro. Butta gli occhi al cielo e mi fa la sua proposta: "che ne pensi se ce ne andiamo al mare? Fa un caldo infernale, ho voglia di un bagno. Ti porto in quella piccola insenatura, dove andammo qualche anno fa, ti va?" chiede.

"Assolutamente sì, mi vado a preparare, faccio anche una borsa e magari preparo della pasta fredda, per pranzo?" mi attivo.

"Brava, sei la moglie che tutti vorrebbero. Fai come preferisci, a me basta che ci sei tu, il resto non conta" mormora, prima di darmi un lungo e possessivo bacio, che come al solito mi fa desiderare altro. Si stacca e mi guarda, con malizia, per poi tirarne una delle sua: "Perché non mi vieni a lavare la schiena?" domanda.

"Perché faremmo tardi, voglio prendere il sole e... potremmo farlo in acqua, come ai vecchi tempi. Ci piaceva un sacco, anche di notte, con la temperatura gelida, ti ricordi?" mi perdo nel passato.

"Come potrei dimenticare. Non ho mai scordato nulla che ci riguardasse. Ti ho sempre amata, anche da lontano Fire, ho impresso nella memoria, indelebilmente, tutto ciò che abbiamo fatto e detto" mi sorride, ricordando anche lui.

"Va bene. Vai, pelandrone, che devo preparare tutto!" lo spingo verso il bagno, corre via tra le risate. Incomincio a preparare, ma non la pasta, prendo degli avanzi freddi e li metto in un contenitore ermetico. Prendo frutta e verdura che lavo accuratamente. Metto via tutto e passo in camera a cambiarmi e fare il borsone. Metto i teli, la crema solare, il tablet e il mio fedele mp3, che possiamo ascoltare assieme. Passo poi alla scelta del costume, trovandone uno molto sexy, senza essere volgare. Indosso il reggiseno, e mi piego per infilare gli slip, ma qualcuno mi afferra.

"Esco dalla doccia e ti trovo così, come pretendi che possa stare al mio posto?" sussurra, contro il mio collo.

"Amore, dai" lo rimprovero. Mi stringe i fianchi e si sposta.

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora