Capitolo 15

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"I soliti scrocconi, voi due. Il matrimonio vi ha fatto bene, ma non avete perso il vizio" ci canzona John, aprendo la porta.

"Avanti entrate, non state lì come due fessi. E fino a prova contraria, questa è sempre casa tua, non hai bisogno del permesso per entrare" ci dice, ancora. Varchiamo la soglia, io sparisco tra le braccia di John, Ice corre a vedere che c'è per cena.

"Come vanno le cose, amore mio?" mi accarezza, con il suo solito modo di fare. Molti lo criticano per questo suo costante esternare i sentimenti, io invece lo apprezzo sempre più.

"Tutto bene, per il momento. La terapia procede, le cose con Ice vanno nel giusto modo. Certo non è facile, non essere ancora in grado di aprirmi, è una grande fonte di stress per me. Ma sono certa che col tempo, le cose miglioreranno" mi infondo fiducia.

"Non dubitare. Sai bene che io ti starò sempre accanto, ti sosterrò sempre e se avrai bisogno, ci sarò" ribadisce.

"Come è sempre stato, Johnny. Sei la mia roccia, il collante che mi tiene ancorata. Non saprei che fare senza di te!" mi abbraccia stretta, sento che si asciuga una lacrima. Ice sceglie quel momento per entrare, resta per qualche istante fermo e poi scompare di nuovo.

"Meglio andare, prima che si mettano in testa strane idee" ridacchia. Ma c'è dell'imbarazzo in lui, lo sento.

"Giusto! Con tutti i pettegolezzi che girano, meglio non gettare benzina sul fuoco" mi trovo d'accordo.

Entriamo in sala da pranzo, Ice è al mini bar, Hope sta mettendo le ultime stoviglie.

Mi avvicino a mio marito, lo stringo. Non si volta, non mi guarda. Mi prende per la vita e mi porta fuori, vicino alla serra.

"Che c'è tra te e John?" ringhia. Lo guardo a bocca aperta.

"Sei serio?" rispondo.

"Come la morte. Tutti questi baci, abbracci, ti chiama amore mio. Fire, che cazzo succede?" si arrabbia di più.

Mi rendo conto di come gli possa sembrare, soprattutto non sapendo.

"Ice, non è come pensi. Voglio bene a John, ma come un padre. Mi è stato molto vicino, lo sai, dopo l'incidente. Ho un grande debito di gratitudine verso di lui, ed è solo questo. Sarei stata persa senza tuo padre, se ricordi, era l'unico a cui permettevo di avvicinarsi. Ci sono cose, dei buchi neri, tra noi e capisco che ti possano creare certi pensieri, ma ti assicuro che non c'è niente altro che un rapporto di affetto, padre-figlia" termino. La fronte si spiana, gli occhi non sono più due fessure. Vedo che prende un respiro, la domanda che mi farà sarà spinosa.

"Quando ho saputo quello che ti era successo, mi sono sentito morire, anche se non stavamo più assieme. Dimmi perché Fire, come mai non permettevi che a lui di starti accanto. Che cosa ha fatto per te?" lo vuole sapere, non glielo posso dire, mai.

"Ice, ti prego. Non sono pronta a dire nulla, su quella notte. Già è difficile con lo psicologo, se poi mi metti pressione anche tu, rischio di cedere. Non posso dirtelo, davvero. In realtà non so se potrò mai, ma ho bisogno che tu ti fidi di me, che mi creda quando ti dico che non c'è nulla di losco, tra noi. Ho subito un crollo, John è stato lì a raccogliere e rimettere insieme i pezzi, come un buon padre. Nulla di più, nulla di meno" lo imploro di credermi e smetterla di chiedere.

"Va bene, ti credo. In un matrimonio ci vuole fiducia, e ho promesso che avrei fatto di tutto per tenerlo in piedi e farlo fiorire. Ma voglio che tu sappia, nulla di ciò che mi dirai potrà in alcun modo cambiare il mio amore per te, ciò che provo da sempre per te. Qualunque sia il segreto che ti porti dietro, non permetterò che ci separi. Fire, voglio che anche tu ti fidi di me. Che ti senta padrona di potermi dire ogni cosa, senza dover mettere in dubbio i miei sentimenti, le mie reazioni. Non c'è nulla al mondo che non ti perdonerei, lo sai, mi conosci da una vita, avresti dovuto capirlo." Mi accarezza.

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora