Prologo

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Una forte fitta, mi attraversa la testa non appena apro gli occhi. Mi prendo qualche minuto, per ristabilire il controllo, dato che tutto sta anche girando.
Sento sulla lingua il sapore acre di alcool e chissà che altro. Mi devo lavare i denti subito, immediatamente. Mi guardo intorno, questa non è la mia stanza! Ma dove cavolo sono finita?
Mi gratto la testa, sentendo qualcosa di fastidioso alla mano. Un peso che prima non c'era. Devo aver fatto baldoria, o a pugni. Le tende, tirate, coprono parzialmente la luce del sole, anche se il riverbero mi ferisce gli occhi. Volto la testa, vedo dei vestiti sparsi ovunque. Un reggiseno è a penzoloni su una lampada. Aspetta, quello è il mio reggiseno! Ma come ci è finito lì? Penso, col cervello in tilt.
Un movimento, mi fa girare il capo bruscamente. Ed è solo ora che lo vedo.
Disteso supino, un braccio ripiegato sotto il cuscino, l'altro è fuori dal letto. Una gamba stesa, l'altra piegata. Il lenzuolo gli copre solo le natiche, lasciando scoperto il resto. Mi si appanna la vista, proprio nel momento in cui volta la testa e...
No vi prego, ditemi che è uno scherzo! Non posso essere andata a letto con lui, non è possibile.
Va bene che ero ubriaca, ma neppure se avessi bevuto il Po e tutti i suoi affluenti, avrei fatto una cazzata simile.
Apre gli occhi, mi vede. Resta per un attimo immobile, poi sorride.
Ed in quel momento, tutto diventa chiaro. Ed io... io voglio solo morire. 

Quella stessa notte, qualche ora prima:

Ormai si è fatto tardi, abbiamo bevuto l'impossibile e uno aggrappato all'altra ci dirigiamo nella stanza. Entriamo barcollando e non so come, mi finisce addosso, i nostri sguardi si incontrano e senza riflettere, le nostre bocche si toccano. La sua lingua traccia il contorno del mio labbro, un brivido lungo la schiena mi pervade. Così lo stesso faccio con lui che inizia un bacio avido, come se stesse aspettando questo da sempre. Non riesco a controllarmi, con molta fretta lo spoglio e lui ,fa la stessa cosa. Siamo nudi, quando mi adagia sul letto. lunghezza del mio collo, scendendo poi sui capezzoli, tirando e mordicchiando. Continua lungo la pancia e si sofferma sul monte di Venere. Lecca e soffia, insinuandosi nella mia intimità ed inizia ad aumentare il ritmo. Sono in trance, non avevo mai provato una cosa del genere, non mi da tregua e non so fin quando resisterò. Eccolo che parte di nuovo, il calore invade tutto il mio corpo, lui se ne accorge e mi penetra. Prima con un dito, mentre con la lingua continua a giocare, inserendo  un altro dito. Invoco il suo nome e scoppio in un orgasmo tremendo, che mi fa tremare da capo a piedi.
Lo guardo e nei suoi occhi vedo la stessa eccitazione, così capovolgo la situazione.
Ora è lui sotto di me, inizio a baciare il suo corpo, mi soffermo a giocare con i capezzoli e, dal gemito che esce dalla sua bocca, capisco che anche lui è al limite.
Scendo sulla sua intimità e in una sola volta lo prendo in bocca, inizio a succhiare e leccare sentendolo pulsare, ma non mi fermo, continuo mi soffermo sul glande, quando mi gira e in un solo colpo mi penetra dandoci dentro, come se non ci fosse un domani, impreca dato che sta per venire. Un'ultima folle corsa e, finalmente, ci liberiamo urlando.
Ci stacchiamo ed esausti, crolliamo addormentati. 

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora