Capitolo 12

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"Fammi capire bene, sei andata in azienda e lo hai affrontato?" chiede abbastanza sorpreso.

"Certo, lo dovevo fare. Oltretutto ho approfittato per dirgli che cosa penso, ovvero che dovesse marcire all'inferno assieme a Logan" sorrido, più della sua espressione che per il gesto.

Dire che è sbigottito non si avvicina alla realtà.

"Accidenti, da quando hai la lingua lunga?" si burla di me, facendomi apprezzare il vecchio Ice di quando ero ragazza. Almeno su questo aspetto non è cambiato per nulla.

"Sono sempre stata remissiva, è vero. Ma le cose cambiano col tempo, le esperienze insegnano e quello stronzo se lo meritava. Comunque non ti ho ancora detto la parte interessante" faccio un mezzo ghigno, ma la cameriera ci interrompe per prendere gli ordini.

"Acqua frizzante, tagliatelle alla boscaiola per me, filetto di manzo con patate, cottura media per lei" dice, senza degnarla di uno sguardo.

"Te lo ricordi ancora?" ed è il mio turno di essere stupita.

"Ti sorprenderesti sapendo di quante cose mi ricordo. Non cambiare discorso, dimmi che cos'altro hai combinato" sogghigna.

"Diciamo solo che la nostra conversazione, non era di origine privata. O meglio, lui non lo sa. Ah no, lo starà scoprendo ora!" rido, come una matta. Mi guarda con tanto d'occhi, mi accingo a spiegare: "Vedi, ciò che mi ha detto, non è rimasto tra noi. È finito in un piccolo nastro, che mi sono premurata di far arrivare nelle mani di mio padre. Ho accennato anche ai conti offshore che ha aperto, più tutta la faccenda del piano che hanno imbastito lui e Logan. Non che mi interessi avere ancora contatti con loro. L'ho semplicemente fatto per vendicarmi di lui. Voleva i soldi? Beh, sarà costretto a sudare per averli. Sai com'è Carter, non passerà sopra facilmente a queste cose" il suo applauso, che mi coglie alla sprovvista, fa voltare metà dei clienti.

"Questo sì che è un colpo da maestra. Brava piccola, sono fiero di te. Non l'ho mai sopportato quel bastardo arrogante, sapere che adesso avrà una bella gatta da pelare tra le mani mi riempie di gioia. Per questo, ho deciso che ti ordinerò anche un dolce!" esclama, tutto contento.

"E se io volessi un altro tipo di dessert?" chiude gli occhi in due fessure, poi incrocia le braccia.

"Intendi scappare anche questa volta?" si sincera delle mie intenzioni.

"Veramente pensavo di andare a casa mia, difficile che possa scappare anche da lì" lo rimbrotto.

"Mi attira la proposta. Accetto, ad una condizione" negozia.

"Sentiamo" sto al gioco.

"Voglio portare un po' di cose. Non ti dico che mi debba trasferire domani, ma prima o poi Fire succederà. Sei mia moglie, non voglio vivere in una casa separata" non ha torto, ma il passo è davvero troppo grande. Che cosa posso rispondere, ora? Non ho voglia di ricominciare a lottare con lui, ma il pensiero di averlo sempre accanto mi mette un po' di inquietudine. Ci sono molte cose che ancora non sa, tanti segreti che devo dividere con lui ma con calma. Tutto insieme sarebbe uno shock, non merita anche questo fardello. Però, dall'altro capo, una grande parte di me vuole dividere la vita con lui. Mi prendo qualche minuto per schiarire le idee, me lo concede anche lui.

"Facciamo così, tu ti trasferisci. Però mi giuri che avrò tutto il tempo che mi occorre per spiegarti il resto della vicenda. I segreti che la compongono e le cose che sono successe, va bene? Se non accetti, non se ne fa nulla."

"Certo, non sono così idiota come pensi. So benissimo che sei appena uscita dalle grinfie del diavolo, Fire. Non ti costringerei mai a fare un passo per cui non sei evidentemente pronta. Avrai tutto il tempo che vuoi, ma sono stanco di starti lontano. Andiamo a casa, diamo la bella notizia e faccio i bagagli, va bene?" decide.

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora