Capitolo 18

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"Wow, sembri proprio un uomo d'affari" commento, stringendo il nodo della cravatta.
"Vero? Mi trovi sexy, attraente?" Chiede.
"Anche se avessi degli stracci, mi piaceresti" replico.
"Bene a sapersi. Potremmo giocare al barbone e la segretaria sexy" propone.
"Sei matto da legare" scuoto la testa.
"Ottima deduzione amore mio" ridacchia.
"Beh, muoviti o farai tardi" lo bacio e mi sposto, veloce.
"Okay, che fai tu oggi?" Si interessa.
"Scuola e poi vado da Hope" mento.
"Bene, divertiti. A stasera, dolcezza" un lungo bacio come saluto.
"A stasera, stallone" un'ultima carezza e se ne va.
Sento il motore accendersi e l'auto partire.
Prendo il telefono.
"Se ne è andato. Possiamo vederci" esclamo, non appena John risponde.
"Arrivo, tieniti pronta" sorrido a quell'affermazione. Nel frattempo porto fuori Spark, un giretto veloce.
Rientro una mezz'ora dopo, giusto in tempo.
"Ehi" stringo Johnny, poi Hope.
"Non sospetta nulla vero?" Chiede il padre.
"Certo che no. Però ci dobbiamo muovere" incalzo.
Rientriamo ed iniziamo a sistemare tutto. Hope mi aiuta a lucidare casa, mentre John porta via Spark, lasciandolo a casa sua cosicché non sia d'intralcio e non rovini l'allestimento.
"Gli verrà un colpo quando tornerà" ghigna la mia amica.
"Eh sì, non se lo aspetta. Ma non ha mai avuto una festa a sorpresa, è ora di rimediare."
Hope si avvicina e mi stringe forte.
"Sei l'amica migliore del mondo. Una persona fantastica, ti voglio un bene immenso" dice con emozione.
La fisso per un istante ed il mio cuore si rompe. Faccio un passo indietro, poi due e poi mi ritrovo in mezzo di strada a correre, con le sue urla che mi inseguono.

La stessa notte.

"Non può essere scomparsa!" Urlo in preda al terrore.
È scomparsa da stamattina, non so dove sia, l'ho cercata dappertutto.
Mio padre si alza, con uno sguardo che non gli ho mai visto, e dice: "Vai a casa Hope. Tu resta qui, io esco" prende la giacca.
"Dove vai?" Chiede lei.
"Non importa. Devo andare" ringhia, apre la porta e scompare. Io e Hope ci guardiamo e un antico sospetto affiora.
"La sta andando a cercare?" Domanda.
"Ne sono certo. E quando la riporterà a casa, ci dovranno delle spiegazioni" ringhio in risposta.
"Non so che cosa succede ma una cosa è certa, tutto questo si ripercuote sul mio matrimonio. Tuo padre...
Beh è sempre più strano e sfuggente, mi nasconde delle cose, lo so" piange.
"Anche Fire. Arriverò in fondo alla questione, Hope. Capirò cosa tramano quei due, te lo prometto" un abbraccio e se ne va. Io prendo la prima bottiglia e la scolo in poco. Non so come, né perché, ma mi addormento.
Passerà molto tempo, prima che riveda mia moglie.
                            ***

"Fire, dove sei?" Urlo nella notte. Sono nel bosco, quello adiacente al luogo dell'incidente.
"John, oddio Johnny!" Mi risponde. Seguo il suono della voce e la trovo.
Rannicchiata e tremante a terra.
"Amore mio, che cosa combini" la sollevo e la stringo al mio petto.
"Non lo so! Lei mi ha detto quelle cose ed io..." si interrompe, scossa da altre lacrime.
"Va tutto bene piccola, ci sono io" la conforto.
"No, non va tutto bene. Non ce la faccio più. Questo segreto mi uccide! Mentire ad Ice, Hope e... beh lo sai" confessa.
"Fire, amore, lo so. Ricordo bene! Ma non puoi andare avanti così. Diglielo e vedrai che tutto passerà, saprà perdonare" insisto. Non sopporto di vederla così.
"No. Non lo farà mai" ed è glaciale.
Scatta in piedi, come una molla.
"Tu non puoi capire, John. Ci sono cose che neppure tu sai, verità orribili, imperdonabili" mormora.
"E allora sfogati!" Devo salvarla, a tutti i costi.
"Non posso John, perderei anche te e non lo sopporterei. Sei tutto ciò che mi dà un briciolo di normalità. La mano che mi tiene a distanza dal baratro. Non posso farlo John, ti amo..." si zittisce.
"Devo andare via, sparire lontano. Dove nessuno sa chi sono, cosa ho fatto" farfuglia.
Le tiro uno schiaffo, forte.
"E a noi non pensi? E a lui? Sarà annientato se lo lasci, di nuovo. Hope ne morirebbe e io... ho già tante difficoltà per conto mio, ti prego Fire, non lasciarci, non lasciare me." Termino.
"Devo John, altrimenti ne morirò io. Non riesco ad andare avanti, sposata con lui. Perderlo adesso è più facile, quando ancora non conosce la verità.  Lasciare te, anche. Finché hai un buon ricordo. Hope se ne farà una ragione, capirà. È una tipa sveglia e ha te" spiega. So che non cambierà idea, mai.
"Se è ciò che vuoi, e sia. Addio Fire, ti amerò sempre" le volto le spalle e me ne vado, lasciandola sola, nel buio.

L'urlo mi esce così forte che trapana i timpani a tutti.
"Ice! Ice, sveglia è un incubo!" Mia moglie mi scuote, scatto a sedere sul letto.
"Dio! Ma che hai sognato amore?" Domanda, col panico nella voce. Io non riesco a parlare, le lacrime mi soffocano. Mi stringe a sé, mi culla.
"Volevi lasciarmi. Quello che ti è successo era così orribile che preferivi andare via" singhiozzo. Lei diventa un blocco di marmo.
"Devi dirmi che cosa è successo! Ti prego" la afferro e la scuoto.
"Non ci riesco Ice" è sconvolta.
"Te ne prego, fidati di me. Io ti amo! Sei stata con mio padre? È questo che mi nascondi?" Domando a bruciapelo.
"No Ice. Amo John con tutta l'anima e lui ama me, ma non nel modo che credi tu. Lo giuro sulla memoria di Logan" afferma.
"Se non è questo, cos'è? Questo fatto sarebbe l'unico che mai ti perdonerei. Ti supplico!" Provo ancora.
Si alza, si mette la maglietta e volta le spalle.
"Se davvero mi ami, lasciami stare Ice. Ci ho provato, con tutta l'anima a tenere in piedi questo matrimonio, ma i segreti sono troppi. Ci stanno rovinando. Mi dispiace" si toglie gli anelli ed io muoio.
"No, no, no! Ti prego no, non di nuovo Fire!" Le corro dietro, la afferro e vedo la devastazione sul suo volto.
"Perdonami amore mio. Non volevo pressarti. Ero sconvolto per il sogno, non devi dirmelo per forza. Rimetti la fede, ti scongiuro. Non vivo senza di te" le lacrime escono dai suoi bellissimi occhi.
Mi abbraccia stretto.
"Promettimelo Ice! Non mi forzerai mai più!" Ed io giuro.
Le rimetto gli anelli e la riporto a letto.
"Non farlo più, non lasciarmi mai, capito?" Sibilo. Scuote la testa e mi cinge il collo con le braccia, i fianchi con le lunghe gambe.
Le bacio il collo, succhio il lobo dell'orecchio. Mi beo dei gemiti che emette, strofinandosi sul mio inguine.
"Scopami" sussurra. Perdo del tutto il controllo, glielo infilo dentro con un colpo deciso. Lei si spinge verso di me.
Mi muovo un po' poi esco, mi guarda come se volesse uccidermi.
"Devi dirmelo. Dimmi cosa vuoi" chiedo, sensuale.
"Te, dentro di me" dice.
Mi metto in ginocchio e le spalanco le gambe, per poi strofinare la punta sul suo punto caldo. Si morde un labbro e si dimena.
"Dillo meglio" comando, inserendolo appena e riuscendo ancora.
"Dì: voglio il tuo uccello" ringhio.
"Voglio il tuo uccello" ansima.
La afferro e la rivolto, mettendola a gattoni. Scendo e vado ad aprire il cassetto. Prendo un foulard e una cravatta.
Le bendo gli occhi e le lego i polsi.
Mi posiziono ancora e le mormoro: "implora" sorridendo.
"Ti prego Ice, ti supllico" è al limite lo so.
"Non mi convinci, non sono soddisfatto." Proseguo, mettendole un dito dentro.
Lo tolgo subito.
"Chi sono io?" Chiedo.
"Il mio amore" ansima di più.
"Ovvio, e poi?" Voglio vedere se ricorda. Era un gioco che facevamo sempre, agli inizi.
"Oddio, sei il mio padrone" rammenta.
"Brava, adesso ti do il premio" con un colpo solo affondo in lei. Urla, si inarca e comincia a galoppare. Io dal canto mio, aumento le spinte e la profondità, arrivando al punto magico.
Mi schizza tutto, venendo, la seguo a ruota, tirandole i capelli e mordendole una spalla.
"Ti piace essere scopata eh?" Sogghigno, ansimante.
"Troppo! Sei il solo che mi fa questo effetto. Ti amo" dice. La libero e me la metto a cavalcioni, stringendola forte.
"Non so cosa ti è successo ma una cosa è certa, chiunque osi toccarti è morto" la bacio e per diverso tempo, ci siamo solo io e lei.

SIAE Ice- The game of... [Broken Hearts Saga] SU AMAZON29/03/2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora