Harry si dibatté incerto tra i biglietti di invito. La "crema" della società stava per tornare a Londra, dove sarebbero ripresi i ricevimenti. Quali sarebbero stati i migliori dove poter trovare un marito? Gettò via gli inviti. La sola idea lo faceva star male. Da quando era stato alla locanda con Tomlinson, tutto era cambiato.
Il maggiordomo apparve alla porta. <<Lord Grimshaw chiede un minuto del suo tempo.>>
L'ultima persona che avrebbe voluto vedere. <<Ditegli che non sono in casa.>>
Un frazione di secondi dopo, però, Lord Grimshaw apparve dietro il maggiordomo, che guardò Harry allarmato.
<<Andiamo, mio caro, non vorrete rifiutarvi di vedermi, vero?>> chiese il nuovo venuto con un inchino elegante.
Harry si rivolse al maggiordomo. <<Va tutto bene, gli parlerò. Ma restate nelle vicinanze, per favore.>>
L'uomo annuì e uscì, mentre Grimshaw chiudeva la porta dietro di lui.Harry lo fronteggiò, il mento sollevato. <<Deploro la vostra intrusione, signore. Credevo di essere stato abbastanza chiaro. Non desidero vedervi o parlare con voi.>>
<<Harry.>> L'altro pronunciò il suo nome in un modo che non sembrava adatto a un ragazzo come lui.
Harry lo fissò. <<Non parlatemi in questo modo così confidenziale.>>
Le sue labbra sottili si piegarono in un sorriso. <<Dovreste stare a sentire quello che ho da dirvi.>>
<<Allora parlate e poi andatevene.>>Grimshaw rise, con un suono asciutto. Senza essere stato invitato, si sedette e incrociò le gambe, facendo dondolare il piede. Parlò con voce dolce, ma insinuante. <<Pubblicherò l'annuncio del nostro fidanzamento nel Post di domani.>>
<<Non siate assurdo!>> sbottò lui con rabbia.
<<Non siete d'accordo?>> Ripulì la giacca da un immaginario granello di polvere. <<Se non ci sarà un annuncio del vostro fidanzamento, scoppierà uno scandalo.>>
Harry esibì un'espressione annoiata. <<Disprezzo i pettegolezzi.>>L'altro rise di nuovo e si alzò, avvicinandosi a lui con un passo da predatore. Gli si fermò dinanzi e si chinò vicino al suo orecchio. <<Un certo Lord e il diamante di questa Stagione hanno passato una notte in intimità in una certa locanda sulla strada per Brighton.>>
Il sangue defluì dal viso di Harry.
<<È una menzogna.>>
<<Non del tutto.>> Gli occhi del Lord brillavano di trionfo. <<Potreste provare a smentirmi in pubblico. Una cosa facile, di sicuro.>>
Dall'interno della giacca tirò fuori il cappello di Harry, sporco e malconcio.
Il cuore gli sprofondò nel petto.Sapeva che il capitano Tomlinson aveva passato la notte con lui? Se era così, doveva sapere che poteva smentirlo soltanto compromettendo Tomlinson. Poteva salvare la propria reputazione sposando Grimshaw, oppure Tomlinson.
E Grimshaw era certo che avrebbe preferito lui.
Se lui avesse rivelato sul giornale la menzogna riguardo la locanda, Harry sarebbe stata costretto a sposarlo. La buona società avrebbe approvato: lord Grimshaw era un ottimo partito, e lui sarebbe stata considerata intelligente per essersi assicuratonil matrimonio con una relazione piccante.E se invece Harry avesse rivelato di essere stato con Tomlinson? Il plauso della società non sarebbe stato altrettanto sicuro. Lui avrebbe dovuto sposarlo, ma anche così lo scandalo poteva danneggiare lui e le speranze delle sue sorelle. Dopo quello che il capitano aveva fatto per lui, era dovere di Harry cercare di proteggere il suo buon nome.
Grimshaw aspettava una sua risposta, l'espressione soddisfatta.
<<Non mi importa quello che scriverete>> bluffo, simulando uno sbadiglio. <<Mi avete annoiato, Grimshaw. Potete andare, ora.>>
Gli occhi dell'uomo lampeggiarono di rabbia. Si voltò per andarsene, ma si fermò sulla soglia.
<<Perderete questa battaglia, Harry, ma sarà piacevole quando verrete sconfitto da me.>>Quando restò solo, Harry crollò su una sedia e nascose il viso tra le mani.
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Il Diamante
FanfictionSir Harry Styles è rimasto senza parole nell'apprendere la condizione inserita nel testamento del padre defunto: per ricevere il suo patrimonio, deve sposarsi al compimento del ventunesimo anno: entro quattro settimane! E lui ha appena rifiutato il...