- Emma te lo ripeto, per la famiglia questo è un momento di crisi economica, per noi non è facile pagare l'affitto di casa, non puoi spendere tutti i tuoi risparmi per andare a fare compere- mi disse mio padre con fare arrogante. Questa sera la mia classe aveva organizzato una semplice festicciola per inaugurare gli esami e io non avevo niente da indossare. Mi sarebbe piaciuto per una volta presentarmi ad una festa vestita elegante, anche per sentirmi più a mio agio e non dover fare sempre la parte della sfigata. Rivolsi uno sguardo pieno di amarezza nella direzione di George e salii in camera mia per chiamare Tessa e chiederle se avrebbe potuto prestarmi qualcosa di suo.
- Cosa? Aspetta fammi capire: non hai niente da mettere? Questa è una situazione gravissima, ma tu sei fortunata ad avere un'amica come me che, ha a disposizione qualsiasi cosa tu cerchi- esclamò soddisfatta Tessa dalla cornetta del telefono. Ogni volta che qualcuno le chiede consigli sul mondo della moda per lei è una gioia poter rispondere. Io posso ritenermi disinteressata in questo campo, ma cerco sempre, in qualche modo, di attenermi alle tendenze, per non essere esclusa dalla massa. So che è una cosa brutta seguire un gregge di pecorelle, ma pensandoci per una ragazza è normale prendere spunto dal modo di essere di un altra. Noi donne tendiamo ad assomigliarci, a unirci le une con le altre attraverso molti aspetti come, appunto, la moda.
- Se ti va possiamo vederci tra una mezzoretta sotto casa mia. Va bene? Emma ma ci sei?- domandó Tessa con tono di preoccupazione. Da fuori mi era giunta una voce familiare. Ero sicura di averla già sentita. Mi affacciai per cercare di vedere qualcosa, ma non c'era niente. Sicuramente adesso non era il caso di pensare a queste stupidate.Mi riconnessi al pianeta terra.
- Si, scusami mi sono distratta un attimo. Allora a casa tua alle quattro e mezza?- chiesi per assicurarmi di ciò alla mia amica. - Si, tra mezz'ora sotto casa mia.- ribadii Tessa, facendo di tutto per cercare di stressarmi più di quanto lo ero già.La villetta, situata a due isolati dalla mia, si presentava male: il prato occupato in prevalenza da erbacce, le finestre macchiate e poco luminose,la porta di legno rovinato e il cancello perdeva il colore. Sentivo delle voci da dentro casa e mi avvicinai, per origliare dalla porticina d'ingresso.
-Voglio restare con te piccola- una voce, che mi pareva familiare, ripeteva queste parole dolci. Tessa aveva un nuovo ragazzo? La cosa che mi faceva più rabbia era il fatto che non me ne avesse parlato prima.
- Dai vattene. Deve venire una mia cara amica e la tua compagnia non mi è utile- affermò con estrema serietà Theresa. Sentiì la porta aprirsi e da un momento all'altro mi trovai seduta sul pavimento di casa, con un forte mal di testa che non faceva altro che pugnalarmi. Aprii a fatica gli occhi, battendo le palpebre, e davanti a me mi apparve Tessa con un espressione per niente rassicurante e l'immagine di un ragazzo accanto a lei, che poco dopo la caduta balbettò - Pff, e chi sarebbe questa, la tua amica?-. Nella mia testa quella profonda melodia si ripeteva, come se fosse impossibile smettere di pensare a quella voce. Ero indubbiamente certa di aver già sentito una voce simile, anzi proprio identica. Quella notte, il ragazzo alla finestra. Il ragazzo che pensavo che non avrei mai più visto.- Emma, che ci fai a terra?- domandò tutto d'un fiato la mia migliore amica, che mi guardava preoccupata.
- Niente, si sta bene qui sotto-, accennai un sorriso falso, che nascondeva una terribile sensazione di ansia e disagio.
- Ahahahah, non posso credere a una cosa simile, tu stavi ascoltando. Ma vedi il problema è che non hai rispetto per una tua amica.- annunció con un fastidioso risolino ironico. Che caratteri no! Tessa non potrebbe mai innamorarsi di un arrogante, falso e ipocrita del genere.
- Il problema è che devi farti gli affari tuoi.Ci siamo intesi?- ribattei infuriata. E probabilmente tutto l'odio che provavo in quel momento lo trasmettevo agli altri. Lo sentivo avvicinarsi,. Deglutì lentamente per la paura e cercai di arretrare, allontanandomi il più lontano possibile da questo ragazzo.La stanza era immersa in un totale silenzio. Eravamo solo io e lei, la mia migliore amica.
-Ok tu sei pazza!- dichiarò Theresa con il suo solito sorrisetto divertito.
- Chi è lui?- chiesi senza tener conto della precedente affermazione fatta dalla mia amica. Sentivo di essere un po' invadente, ma d'altronde Tessa è mia amica e se le faccio certe domande è solo per sapere certi aspetti della sua vita, come appunto l'amore, di cui non parla spesso.
- Stai parlando di Justin?- disse con un bel sorriso stampato sulle labbra.
- Justin?- domandai con fare dubbioso.
- Si si..è un mio caro amico-. Mentiva.
- ah, un caro amico che qualche secondo fa ti ha chiamata "piccola"?- la guardai sospettosa e nella mia testa iniziarono a vagare molte idee confuse a riguardo di questa situazione. Volevo sapere tutto. Avevo bisogno di conoscere la verità.
- ok ok mi hai smascherata!-urlò ironica.
- Io e Justin ci frequentiamo da qualche settimana, ma lui si rifiuta di iniziare una storia con me -, continuò - come avrai gia visto è un bel ragazzo e sa essere anche dolce, ma solo con chi vuole-.-ok, capito- dissi cerando di concludere questo discorso, anche se smettere di pensarci non era facile.
- Ecco! Adesso dedichiamoci un po' a noi! Vieni che ti faccio vedere i vestiti!! - gridò entusiasta afferrandomi per il braccio e trotterellando verso camera sua.La festa era piuttosto tranquilla. Un atmosfera rilassante accompagnava le coppiette che si dedicavano a loro. Tutta questa dolcezza iniziava a disgustarmi.
All'angolo del giardino Tessa e Justin ridevano e non smettevano piu. Tessa aveva le braccia attorno al suo collo e lui la gurdava. Non la guardava e basta, la mangiava con gli occhi.
Non so perchè mi trovavo qui. Sapevo solo che restare non mi avrebbe fatto stare bene. I miei occhi riuscivano solo a vedere ragazzi e ragazze innamorati. Ma l'amore non esiste. Non facciamoci troppe illusioni. Prima o poi queste coppie si spezzeranno e quei baci, quegli sguardi saranno tutti svaniti nel nulla.
- a cosa pensi?-. Justin.
- che vuoi?- quell'odioso ragazzo poteva anche andarsene. Anzi, doveva levarsi immediatamente dalla mia vista.- rispondi- ordinò con fare arrogante. Aveva un tono sereno e non sembrava ne a disagio, ne arrabbiato.
- perché dovrei? - domandai, cercando di sembrare più calma possibile.
- rispondi tu a questa domanda invece.. perchè sei qui?- chiesi voltandomi verso di lui ed è proprio in quel momento che mi accorsi con meraviglia della bellezza di quel volto.
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RomantizmUna storia d'amore vera.Una storia che ti fa pensare.Un romanzo travolgente pieno di sofferenza, d'amore, di amicizia, di passione. L'amore è capace di unire due anime completamente diverse. Emma è la solita ragazza ingenua, acqua e sapone...