Capitolo 7- Una luce nel buio

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Sento il calore provocato dalla sua vicinanza pian piano svanire.
È andato via.
Resto immobile per una decina di secondi, poi mi raggiunge Carmen.
«Alba!»
«Carmen.» - dico così sottovoce che probabilmente non mi ha neppure sentito.
«Cosa ti è saltato in mente?» - mi chiede in un tono inizialmente duro, ma che si è affievolito in uno più dolce.
«Ho avuto così paura ... così paura che ti potesse succedere qualcosa ...»
Inizia a piangere e mi abbraccia stretta per quasi un minuto.
Io non ricambio l'abbraccio, sono ancora troppo scombussolata per capire che sarebbe carino farlo.
Si stacca piano e mi prende per mano.
«Torniamo a casa?»
Annuisco e la seguo.
Non ho la lucidità di camminare da sola, quindi mi abbandono a camminare come una bambina con la sua mamma, mano nella mano con Carmen.
È un ritorno a casa molto silenzioso e io non riesco a pensare a nient'altro che a quel ragazzo del pianoforte, ripetendomi in mente tutte le scene, da quando l'ho sentito suonare in lontananza a quando se n'è andato.
Mi maledico di tanto in tanto per le mie risposte e il mio comportamento, pensando a risposte alternative migliori che avrei potuto usare.
Innanzitutto avrei potuto chiedergli anche io il suo nome.
Dannazione.
Arriviamo a casa e io senza dire una parola torno in camera.
Le 18:00.
Faccio una doccia veloce e mi metto sotto le coperte.
Non ho alcuna voglia di cenare, quindi chiudo gli occhi, con la speranza di addormentarmi e svegliarmi domani.
Ma non se ne parla proprio di dormire.
Continuo a pensare a quel ragazzo, a come suonava così bene quel pianoforte.
Non conoscevo quella musica, sono quasi sicura che l'abbia composta lui.
Era così bella.
Mi chiedo perché abbia smesso di suonare e sia corso a raggiungermi.
Aveva davvero gli occhi chiusi?
Perché avrebbe dovuto aprirli per guardare verso di me?
Chissà quanti anni ha, se va ancora a scuola...
Mi sto ponendo troppe domande per un semplicissimo sconosciuto, ma non riesco a farne a meno.
Il suo tocco, la sua vicinanza, la sua voce.
Non conosco nulla di lui, né aspetto né nome...
Eppure nella mia mente è così chiara e luminosa la sua presenza.

È l'unica luce in tutto questo buio.

SPAZIO AUTRICE.
Scusate per il capitolo breve, ma non era previsto che aggiornassi oggi, perché sono molto impegnata in interrogazioni in quesi giorni😒
Tuttavia, ho visto che siamo arrivati a più di 150 letture in così pochi giorni e mi sentivo di fare un regalino che spero apprezzerete

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