Capitolo 17- Una speranza

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C'è un intervento.
C'è una speranza.
Non posso crederci.
Tutti questi anni passati a cercare di convincermi dell'idea che non avrei mai potuto vedere ed ora mi sento dire che esiste un intervento che potrebbe guarirmi.
Dire che sono sconvolta è poco.
Potrei tornare a vedere!
Il mare, l'alba, il tramonto...
«Esiste un intervento?» - chiedo.
«Sì, ma è molto delicato e con pochissime probabilità di riuscita...»
«Quante probabilità?» - chiedo con tono gelido.
«Poche.»
«Voglio la percentuale.» - replico.
«Circa il 5%...»
«Oh perfetto, grandissimo. Il 5%! E ovviamente io rientrerò in quella piccola percentuale di ben riuscite con la mia fortuna!» - dico ironica.
«Non hai niente da perdere.»
«Lei crede? Sì che ho da perdere! Non voglio che si creino aspettative e speranze inutili.
Non voglio delusioni e niente di simile.
Passerò il resto dei miei giorni da cieca. Vivrò da cieca.
Rimarrò per sempre cieca.
Ormai mi sono rassegnata. Non ho niente da aggiungere. Andiamo, Carmen?»
«Ma Alba... potresti ritornare a vedere...»
«Ho detto andiamo.»

In macchina Carmen non mi rivolge parola e ne sono sollevata.
Ho la testa che mi scoppia.
Il 5% di possibilità che io possa vedere.
Pura illusione.
Non vedrò mai più.
Lo so.
Arrivate a casa vado diretta verso la mia camera, dove trovo il mio cellulare squillare.
«Pronto?»
«Alba!»
«Riccardo.»
«Ti avrò fatto una decina di chiamate... che fine avevi fatto?»
«Ehm, niente un giro.»
«Un giro? Dove? Con chi?!»
«Con Carmen.»
«Con Carmen? Un giro com Carmen? Per far cosa? Alba, dimmi la verità.»
«Sono andata da un medico. Per i miei occhi.»
«Davvero?! Aspettami, arrivo e parliamo di presenza.»
E riattacca.
Dopo cinque minuti bussa alla mia porta.
«Riccardo?»
«Sì, eccomi!» - dice col fiatone.
«Sei arrivato in cinque minuti!» - rispondo stupita.
«Beh, sono andato un po' veloce...»
«Riccardo!» - lo rimprovero.
«È tutto okay, sto bene. Sono un ottimo pilota io! E adesso parla, su!!»
«Mi ha semplicemente controllato gli occhi, ma non c'era niente che non andava.»
«E?»
«E niente.»
«Alba... e poi?»
«Ci sarebbe ... un intervento.»
«Un intervento? Per la tua vista?! Sul serio?!» - mi chiede super eccitato.
«Non lo farò.»
«Cosa?! Perché?»
«5%.»
«Cosa 5%?»
«5% di possibilità di riuscita.»
«Oh.» - risponde in un sussurro.
«Puoi comunque provare...»
«No...»
«Hai problemi economici?»
«No, assolutamente. Anzi.»
«E allora?»
«Non voglio.»
«Perché?!»
«Perché so già come andrà a finire. Sarò circondata di persone con grandi aspettative. Pensa a me che sto per togliere le bende, tu e Carmen e chissà chi altro a non aspettare altro, poi le tolgo ... e non vedo. Vedo ancora nero. Tutti dispiaciuti. Tutti a dirmi "Mi dispiace". E io delusa. Tremendamente delusa.
Non posso sopportarlo. Mi sono rassegnata da tempo.»
«Pensi che la delusione sia peggiore della tua vista? Alba! Potresti rivedere il mare! Potresti rivedere il cielo, il sole tramontare! Le stelle! Potresti vederti allo specchio e guardare come sei cresciuta!»
«Potresti vedere ... me.» - aggiunge.
Potrei vedere i suoi occhi verde mare in tempesta.
Potrei vedere la sua risata il cui solo suono mi riempie di brividi.
Potrei vedere le sue grandi mani che mi infondono conforto.
Potrei vedere Riccardo.
E io muoio dalla voglia di vederlo, almeno per un istante.
«Farò questo intervento.»

SPAZIO AUTRICE
Grazie di cuore per essere arrivate qui!

Lasciate tante stelline e commenti e io vi regalerò presto un nuovo capitolo.

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