Capitolo 21- Mamma

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Il giorno dell'intervento.
Ieri sera quando Riccardo mi ha accompagnata a casa non abbiamo parlato molto e ho preferito così.
Non c'era molto da dire dopo essersi baciati e probabilmente parlarne e darne delle spiegazioni avrebbe spezzato quell'atmosfera.
Forse va bene così, restare in sospeso, in bilico.
Non ho dormito per niente stanotte al pensiero di dover affrontare oggi un intervento da cui dipenderà tutto per me.
Sono fortemente in ansia.
Si apre la porta.
È Riccardo. Carmen busserebbe...
«Non hai ancora imparato le buone maniere?»
«Buongiorno anche a te, Alba!»
Sorrido forzatamente e soffoco la testa sotto il cuscino.
«Oggi è il grande giorno!»
Lo senti anche tu?!» - aggiunge urlando.
«Cosa?!» - mi allarmo mettendomi seduta.
«L'aria sa di grandi novità e di enormi sorprese!»
«Io ti odio. Mi fai credere che sia successo non so cosa!»
«Hai preparato la valigia? Quanti giorni devi stare in ospedale? A che ora ti operano? A che ora devi andare? Quanto dura l'intervento?»
«Frena! Non ne ho idea! Devo essere lì alle 8 e mezza.»
«Ma sono le 7:45! Alzati! Preparati!»
«Ora mi alzo!»
Sembra la copia di mia madre.
«Devo spogliarmi, lavarmi e vestirmi.
Aspettami sotto.»
Fa come gli dico e inizio a prepararmi con la testa invasa da un milione di pensieri.
Ho paura.
Per la prima volta ho paura.
Sarebbe tutto più semplice se potessi sapere come andrà a finire.
Ma alla vita piace mettermi in difficoltà. Sono la sua pedina preferita.

«Eccomi.» - dico in un sussurro entrando in salotto.
Due esili braccia mi abbracciano.
Un dolce profumo alla vaniglia mi pervade.
Carmen.
«Ti voglio bene, bambina mia.»
Quando mi chiama con questo nomignolo mi ricorda mia mamma.
Altro che mancanza fino a dentro le ossa. Sento la sua mancanza in ogni mio atomo.
Stringo le palpebre e cerco di ricordare le sue braccia che mi avvolgevano, il profumo naturale della sua pelle che sembrava miele, le sue mani che mi accarezzavano i capelli.
Spero che mi stai guardando in questo momento, mamma.
Scusa se mi sono arresa.
Scusa se non sono stata abbastanza forte.
Ma adesso mi sto rialzando.
Hai visto mamma?
La tua bambina è cresciuta.
Ha passato tanti momenti di debolezza, ma adesso è più forte di prima.
Ti ricordi quando mi ripetevi che ero un roccia?
Ti ricordi quando mi dicevi che ero una ribelle senza freni?
Mi sono un po' rammollita in questi anni, ma voglio rimediare.
Ti ricordi quando io ti consolavo quando litigavi con papà e quando rifiutavo che tu mi consolassi?
Ora ne avrei bisogno, mamma.
Vorrei tornare indietro e riprendermi tutti quegli abbracci che ho evitato.
Quei baci dolci sulla fronte che guarivano ogni ferita.
Sto per riprendermi la mia vita, mamma.
Sto per affrontare un intervento.
Voglio vincere, mamma.

SPAZIO AUTRICE
Scusate, scusate, scusate.
Ho studiato un sacco fino all'ultimo giorno di scuola.
Non riuscivo proprio a far venir fuori un capitolo:(
Ora mi impegnerò a rimediare

Alba Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora