Capitolo 16

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30° giorno, mare,

quando mi svegliai mi ritrovai col libro aperto sul letto, mi voltai e lui non c'era. L'avevo aspettato tutta la notte ma lui non era arrivato. Mi alzai, mi diedi una sciacquata al viso, e uscii dalla stanza. Mi portai sul ponte e l'aria fredda del primo mattino mi colpì. Incontrai Liam sul ponte che stava aiutando Sasha con l'issare l'ultima vela,

"buongiorno capitano" mi girai restituendo il saluto. Cercai con gli occhi la sua presenza sul primo ponte. Forse non si era ancora svegliato o forse mi stava evitando, era ciò che volevo infondo, ferirlo così tanto, ma chiesi a me stesso se era giusto. "sta ancora dormendo, quando mi sono alzato era inquieto ma dormiva. È successo qualcosa?"

"no, nulla. È nella tua stanza?"

"si, ma credo che.."

"grazie" non lo feci finire e andai verso la sua stanza.

La porta era chiusa, senza bussare entrai, lui era ancora disteso sul letto che si girava con la fronte corrucciata. Mi avvicinai e mi stesi sul letto accanto a lui e gli carezzai il viso, si fermò al mio contatto e rilassò il viso bisbigliando il mio nome;

"mi dispiace..."

Quando tornò a corrucciare la fronte i suoi occhi cercarono di aprirsi quando mi mise a fuoco scattò lontano da me,

"che ci fai qui?"

"ti aspettavo ieri sera nella mia stanza ma a quanto pare avevi di meglio da fare, capisco che tu ce l'abbia con me, ma lo hai detto tu che cerco di proteggerla"

"lo sai sei assurdo, avresti potuto, potresti ancora scendere con noi.."

"Lou non iniziare, so che.."

"che cosa. Gli spezzeresti il cuore e stai spezzando anche il mio Capitano, e ti odio per questo" i suoi occhi si inumidirono e allungai una mano per poggiarla sulla sua guancia,

"fai bene ad odiarmi non dovresti pensarci su"

"smettila, smettila.. non è una cosa che puoi pretendere l'odio, perché più cerco di odiarti e più trovo le maledette ragioni d'amarti, non puoi pretendere che io..oddio"

"Lou.."

"no sta zitto, è questo che vuoi, che io ti odi? Bene fatto, ma se credi che farà male a me ti sbagli, farà più male a te, perché come hai detto io sono un fottuto egoista e viz.."

Lo fermai con un bacio, se lui aveva gli occhi umidi io.. o meglio i miei occhi avevano iniziato a piangere senza il mio permesso. Lo strinsi a me più forte possibile, mi era mancato quella notte, mi era mancato e avrebbe continuato a mancarmi...

"quando ti chiamo vieni, ho bisogno di te io non posso.." scossi il viso e lui mi restituì il bacio.

+

"no davvero, dovreste smetterla non è così che si risolvono le cose.." io e Louis scoppiammo a ridere mentre Zayn gli carezzava la schiena,

"sempre meglio di voi che quando discutete vi sentite per tutta la nave, e poi anche noi litighiamo" si difese Lou,

"per quanto dieci minuti e poi tornate a letto?" sbuffò dicendolo con ovvietà. Scossi la testa ridendo,

"perché togliermi il privilegio finché posso signor Payne"

"hey non sono una cosa da usare a tuo piacimento sia chiaro" si girò guardandomi male,

"o no Lord in caso fosse il contrario, non mi lamento certo" mi sporsi in avanti e lo bacia stringendolo a me.

+

Erano le due di notte ed eravamo ancora svegli a bere e giocare a carte con gli altri nella stiva.

"dai è tardi andiamo a letto" mi sussurrò. Sorrisi, mi alzai,

"credo che ora debba ritirarmi sono molto stanco.."

"si immagino"commentò ridendo Niall, "riposa bene anche per me"

"si andrò anch'io" seguì alzandosi Louis.

Quando uscimmo e risalimmo per andare nelle stanza mi sentivo, felice di essere lì.

"hey che ne dici se prepari la vasca per il bagno ne avrei bisogno" chiusi la porta alle mie spalle,

"certo vado" mi levai la camicia e sbottonai i pantaloni, "ti aspetto di là allora" mi diressi verso la vasca oltre il piccolo arco in camera e iniziai a riempirla di acqua con delle saponette ai fiori che fecero molta schiuma. Finii di spogliarmi.. quando mi girai e lo trovai sulla porta deglutii. Allungai una mano e lo feci accomodare nella vasca per seguirlo e posizionarmi dietro di lui. Le mie ginocchia uscirono fuori, le sue dita creavano piccoli cerchi su di esse mentre era sdraiato con la sua schiena al mio petto. Presi a insaponarlo e a massaggiarlo con le mani mentre lui si stendeva e inarcava la schiena quando lo toccai. Gli baciai i capelli, scendendo dietro il collo , su l'orecchio mordendo leggermente il lobo e finii sul suo collo.

"giura di amarmi Haz.."

"sempre, ti amo sempre"

Strinse le sue mani sulle ginocchia, poi immerse la sua mano seguendo la mia sulla sua erezione, iniziò ad ansimare, ed essendo già eccitato, il suo sfregamento di bacino non aiutò molto a mantenere la calma. Quando la sua mano bloccò il mio polso dal movimento che stavo facendo, è quando capii che era venuto solamente con quello. Sorrisi a me stesso,

"stai bene Lord?"

"mmm.." lo sentii tirare su col naso, e sentii le sue mani lasciare la presa sulle mie,

"Lou.." lui si girò verso di me, mandando un po' d'acqua a terra e vidi a malapena le lacrime scendere dai suoi occhi prima che si stringesse al mio petto, afferrandomi per le spalle per tenermi più vicino. "shh hey, sono qui.."

"mi dispiace"

"no va tutto bene"

Restammo per un po' nella vasca, ormai la schiuma si stava esaurendo e l'acqua prese di un colore bianco sporco. Quando uscimmo ci portammo sul letto e continuai a tenerlo stretto a me, a baciarlo per farlo sentire protetto e carezzarlo. Continuai così finché non si addormentò e smise di piangere.

Odiavo vederlo così, non lo sopportavo. Lui non avrebbe mai dovuto piangere o dire mi dispiace per qualcosa che non poteva dipendere da lui. Rimasi a guardarlo dormire tutta la notte tra le mie braccia e sul mio petto, quando mi stringeva più forte lo baciavo tra i capelli.

30 giorni erano passati, e altrettanti giorni erano bastati per farmi innamorare e voler proteggere lui. Le colpe dei genitori ricadono sui figli, ma non tutti hanno lo stesso percorso. Capii l'innocenza, il non sapere perché non detto, quello poteva distruggerti. Il discorso che feci a Payne qualche sera dietro mi colpì in petto: non potevo lasciare Tomlinson, sarebbe stata l'ennesima perdita che non ero pronto ad affrontare.

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17 BLACKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora