Capitolo 35

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Passarono cinque giorni, mia sorella sembrò essersi ripresa del tutto. La vedevo più rosa in viso, sorrideva di più, Louis sembrò essere molto divertente per lei e Niall aiutava. Avvenne una sorta di apparizione della Madre SS. del Lume a Palermo, nella chiesa di San Stanislao Kostka al Noviziato, non sapevo bene ma ci fu molta più affluenza di gente e noi rimanemmo nelle stanze molto tempo. Le sorelle e un prete ci vennero ad avvisare di alcuni controlli che delle guardie fecero, sapevano chi eravamo, ma ci avvisarono comunque e di ciò gli fui grato. Trovammo fuori dalla chiesa, un alloggio in una locanda, al caldo. Avevamo visto in una delle ricognizioni alla nostra nave, una nave Inglese attraccata. Zayn e io rimanemmo per un po' a controllare la situazione al porto, fecero molte domande agli abitanti del luogo, e per tornare alla locando impiegammo il doppio del tempo per evitare le varie guardie:

"Ma che fine avevate fatto?" chiese Gem appena mi vide, "che succede?"

"una nave Inglese al porto, le guardie sono al borgo e alcune controllano il porto" dissi e guardai Louis "dobbiamo ripartire il prima possibile..."

Gli altri si guardarono in viso uno per uno e Liam affiancò Zayn prendendogli la mano, Louis guardò fuori, era preoccupato, ma sapevo ciò che pensava glielo leggevo in viso e non glielo avrei lasciato fare,

"non ti lascerò andare da loro per rendere la cosa più facile.." lui si voltò

"se potessi parlare con loro e dirgli che è una mia scelta"

"scordatelo, ti porteranno via da me e non posso permetterlo"

"Louis, Harry ha ragione non puoi farlo. Io sto bene potremmo ripartire stanotte stessa, il buio sarà una mano in più.."

Questa non era vita, la vita per noi non sarebbe mai stata semplice. Ma la mia vita era Louis, proteggere mai sorella e il mio equipaggio, è questo il compito di un capitano. Se qualcuno si fosse fatto male di nuovo, non credevo che il Duca avrebbe mantenuto la promessa di venir a riprendere suo figlio, non era quello che gli importava, gli importava vedere me ferito e impotente se fosse successo qualcosa, voleva solo ferire me usando lui. Ma non l'avrei permesso, non stavolta, stavolta avrei protetto al meglio la mia famiglia. Ora che avevamo le truppe inglesi così vicine non sapevo quanto altro tempo avevamo, ma il poco tempo che ci restava volevo che fosse importante per me e per lui, che prendessimo l'impegno che lui, sapesse, che io mi impegnavo a proteggerlo in qualunque situazione, prima che fosse tardi, anche se fosse stato preso, volevo che sapesse che avrei usato tutte le mie forze per proteggerlo e riprenderlo con me.

"Prima che sia troppo tardi io.." guardai Louis " voglio che tu faccia parte della mia famiglia a tutti gli effetti, voglio che tu divenga mio" lui sgranò gli occhi, "so che non ti sto' dando molto tempo per decidere se sarà un no o un .."

"si.."

"si.." ripetei "okay.." mi guardai le mani e mi tolsi uno dei miei anelli e andai verso di lui mettendoglielo al dito e lo baciai "prometto di sposarti come si deve finito tutto" gli sussurrai "riprendete tutti i vestiti e riponeteli nelle sacche.." la sua mano si strinse alla mia "Gem sei sicura di sentirtela?"

"si, sto bene, poi mi riposerò sulla nave"

+

Dopo aver riunito tutte le nostre cose uscimmo dalla locanda nascondendo il viso sotto i cappucci dei mantelli. Percorremmo la prima via senza intoppi, era abbastanza buia e affollata per passare inosservati. Louis era accanto a me stringendomi la mano da una parte, e da l'altra, avevo mia sorella che si stringeva al mio petto, ancora un po' debole. La notte per quanto non ci fosse pioggia era umida.
Quando iniziammo ad avvicinarci alla piazza vedemmo delle guardie fermare un gruppo di persone e ci dirigemmo verso uno dei vicoli laterali e ci fermammo.

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