Capitolo 26

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22° giorno al castello;

"Lottie devi coordinare le mani o non riuscirai a muoverle fluidamente sui tasti"

"e come faccio è così.. difficile" sospirò "non mi piace il piano, per carità ha un bel suono soprattutto quando lo suonava mio fratello o te.. ma io.. no di certo" sorrisi "vedi ti ho fatto sorridere finalmente. Si può sapere che sta' succedendo con Lou?" fermai le mie mani e mi voltai verso di lei,

"non posso io.."

"ok non dirmelo posso indovinare ho una bella testa sai, Louis lo dice sempre, ma non negli ultimi giorni mi guarda a malapena è tornato ad essere cupo e triste"

"sta' tanto male?"

"si.. credo che tu dopo aver parlato con mio padre sei cambiato" mi guardò inclinando la testa "è per le lezioni di piano che non parli con mio fratello?"

"non è così semplice Lots.. lui mi ha.." sospirai,

"so com'è mio padre non c'è bisogno che mi proteggi dal tuo giudizio. Ha fatto passare le peggiori pene a mio fratello quando è tornato finché non è diventato come lui. Tu lo salvi ed ora.. queste lezioni sono una scusa per il pagamento vero, per non parlare più con lui?" mi voltai e sorrisi malinconico,

"hai davvero una bella testa Lots" si voltò verso di me mettendomi una mano sul viso e attirando la mia attenzione,

"non voglio più fare lezioni di piano" non capii "sei un ottimo maestro ma, avanti io non sono portata come mio fratello e poi, se sono io a ritirarmi non potrà punire te per tornare a parlare con lui, non sarai più vincolato"

"si certo ma... sbatterà me e Gem fuori dal palazzo"

"non succederà. Ascolta so che non sono affari miei ma.. ho sentito la servitù, Jerome, parlare di un lavoro in paese, a casa del tabacchino, cercava qualcuno per aiutarlo a pulire la stanza dove lavora, so che non è.."

"no, grazie" sospirai " ci passerò nel pomeriggio. Quindi, niente più lezioni?"

"no. Tieni .." si sfilò dalla tasca un sacchetto..

"non voglio i tuoi soldi"

"ti può rassicurare se ti dico che sono di mio padre?" alzò le sopracciglia, mi prese la mano e la strinse attorno al sacchetto "vieni andiamo da mio padre"

+

Lottie bussò e aprì la porta della stanza del Duca,

"Lottie che ci fai qui tesoro.."

"Louis tu che ci fai qui?" chiese lei, lui si girò guadandomi e poi tornò a fissare davanti a lui "sono qui perché, voglio interrompere le lezioni di piano con Harry" disse con decisione.

"cosa? E perché?"

"perché non sono portata e non mi piace"

"continuerai e migliorerai" disse,

"non credo che sua figlia possa migliorare più di molto, con tutto il rispetto Signorina.." sorrisi e anche lei,

"tu sei pagato per quello e.."

"non preoccupatevi Padre o pagato Harry di tasca mia per terminare la tortura delle sue orecchie" vidi Louis guardare sua sorella e poi me, avanti Lou.

"uscite tu e tuo fratello e lasciatemi con lui da solo.:"

"non c'è motivo per cui.."

"Lottie va fuori da qui" le alzò la voce il Duca, vidi lei scossa e i suoi occhi diventare lucidi,

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