35° giorno, terra
Non avevo dormito quella notte, credo fosse per la speranza di veder comparire Louis che mi diceva che eravamo liberi, ma non accadde. Appena il primo sole cominciò a colorare il cielo, mi rassegnai a ciò che sarebbe accaduto. Sentii aprire le mandate della prigione, ma stavolta rimasi a terra, seduto, fin quando non vidi Louis davanti la mia cella,
"Harry, io ancora non.."
"non importa" ero rassegnato "Louis io.."
"non dirlo, l'hai detto tu che non è ancora finita giusto.. non dirlo"
"Louis.. qui" Zayn lo chiamò e andò da lui"
"lui come sta', Liam lui sta bene?"
"si sta bene, bè almeno non star per morire, mio padre l'ha perdonato, ma credo lo manderà via dal castello o gli assegnerà un altro compito nelle stalle.."
"nelle stalle, non mi stupisco" commentò Niall ridendo, "scusate ma tutto ciò è assurdo sto per morire.."
Lo capivo, non era facile accettarlo, vidi Louis andare da mia sorella,
"Gem mi dispiace"
"tu non c'entri nulla, va bene così" sentimmo i passi delle guardie e vidi mia sorella alzarsi da terra e lo feci anche io. Non dissero nulla quando videro Louis. Solo, uno per uno iniziarono ad entrare nelle celle ed a incatenarci mani e piedi e a portarci fuori.
"aspettate, no aspettate.." Louis mi prese per un braccio per farmi girare e mi baciò. Era un dolce pensiero morire col sapore delle sue labbra sulle mie. Alzai le mani più che potei per accarezzarlo,
"il mio Lord" gli sussurrai, poi ci staccarono e mi portarono via da lui.
+
Quando la luce del mattino ci colpì in faccia divenne tutto reale, non che non lo fosse anche prima solo che, ora era tutto alla luce del giorno. Vidi davanti a noi il patibolo con le quattro corde appese e ne fui terrorizzato. Ci fecero salire una dietro l'altro e tutti ci scambiammo un'occhiata,
"mi dispiace ragazzi io.." mi voltai verso mia sorella che mi sorrise. Chiusi gli occhi e chiesi perdono ai miei genitori con la speranza che quando li avrei raggiunti mi avrebbero perdonato.
"Il Duca ha la parola.." lo annunciò un galoppino, alzammo gli occhi su dove era seduto per godersi lo spettacolo, vidi che sua moglie non c'era. Mi sarebbe piaciuta conoscerla meglio,
"Davanti al popolo, e a Dio, io.. Duca di Doncaster, condanno per impiccagione questi pirati" si alzarono urla di gioia "e per sequestro di mio figlio, ora come è buon uso avete qualcosa da dire, prima che il prete vi dia l'estremo saluto.." il prete si avvicinò salendo le scale.
"io si ho qualcosa di dire" annunciai "il sequestro, che tanto rivendicate di vostro figlio, credo sia stata la cosa migliore che gli sia capitata e per certo, a voi non è importato dal momento che non avete mandato nessuno a riprenderlo" dal popolo sotto di noi si alzò un vociare "vostro figlio è migliore di voi in tutto, spero solo se ne accorga abbastanza in fretta del mostro che è suo padre"
"come osate chiamare mostro il Duca.."
"come Padre? Per il semplice fatto che quest'uomo ha autorizzato sperimentare il vaccino del vaiolo sui propri medici sapendo che non fosse sicuro, e mio Padre era uno di questi, voi Duca, siete e sarete sempre un assassino mentre io no, ma per quel che vale vi aspetto all'inferno con piacere"
"fatelo tacere, impiccateli ora" il prete fu preso dal panico e iniziò a benedirci,
"potete anche finire di angustiarvi, tanto finiremo all'inferno" commentò Zayn e noi scoppiammo a ridere. Il prete impallidì.
"pronti.." annunciò uno dei galoppini "ora.." quando disse quella parole il cuore mi si gelò, ma un'altra voce irruppe,
"NO. Fermi non fatelo per l'amor del cielo" aprii gli occhi per vedere Johannah e Lou andare davanti a suo padre con un foglio in mano e mostrarglielo.
Noi ci guardammo tutti in faccia non capendo cosa stava ritardando la nostra impiccagione. Questo ci rese ancora più nervosi quando vedemmo il Duca alzare la voce verso sua moglie e Louis pararsi davanti sua madre con aria ferma. Lo amavo anche per questo.
"si può sapere che succede?" intervenne una voce dal branco di persone sotto di noi,
"liberate i ragazzi, non serve più" annunciò Louis guardando me sorridendo e poi voltandosi verso suo padre e con aria di sfida scese correndo verso di noi levando il cappio intorno ai nostri colli. Lo guardai con aria sorpresa e con occhi felici, "te l'avevo detto che avrei trovato una soluzione" mi sorrise, ma i suoi occhi erano rossi per il pianto,
"Come.."
"non importa avanti scendiamo da qui", fece segno anche a gli altri di seguirci ed io abbracciai più forte che potei mia sorella.
Ci portò in una casa vicino al palazzo dove trovammo Liam ad aspettarci,
"Zayn" quando si girò era in lacrime e gli corse tra le braccia baciandolo e stringendolo a se "temevo che oramai.. "
"sono qui, sono qui..."
"eravamo più sicuri in mare che sulla terra ferma" disse Niall, e Liam e Louis sbuffarono una risata,
"Louis che è successo?" chiese mia sorella ancora accanto a me,
"Non sei un pirata, tutto qui"
"cosa?"
"ci sono delle carte, con i nomi dei pirati conosciuti ovviamente, dichiarate, e con il nome delle loro navi. Tu non c'eri"
"si ma io sono.."
"no, tu sei solo un ragazzo che è scappato con una nave quando i suoi sono morti, e che a quanto pare mio padre conosceva abbastanza bene da poterlo ricattare dal diffondere tutto. Siete liberi ora, potete fare e andare dove volete"
Gemma mi guardò e lasciò il mio fianco dandomi una piccola pacca verso di Louis ed io gli corsi incontro baciandolo ripetutamente senza smettere di sorridere,
"sapevo che non avresti permesso che il mio bel collo venisse deturpato Lord"
"si certo"
"possiamo davvero andare, insomma liberi?"
"si, vi d'ho la mia parola che nessuno vi darà la caccia" disse Louis, poi guardò me "anche tu" lo disse tristemente.
"Harry, possiamo tornare a casa ora" mia sorella mi guardò e sorrise,
"si, possiamo ora" prima o poi avrebbe dovuto sapere e vedere con i suoi occhi quello che avevo dovuto fare.
Quella sera partimmo tutti, tranne Zayn che rimase con Liam. Louis ci diede dei cavalli per intraprendere il viaggio verso Holmes Chapel, verso casa mia, anche se temeva che durante il viaggio avremmo potuto avere difficoltà nel trovare alloggio. Lo rassicurai il più che potei. Non mi chiese quanto sarei stato via, non mi chiese se sarei tornato da lui. Mi disse solo di stare attento, e di fargli sapere che stavo bene. Glielo promisi e lo bacia prima di partire,
"ti amo" stavolta lo dissi prima che lui potesse fermarmi. Scosse la testa e si coprì il viso con le mani "andrà bene, te lo prometto. Dimmelo, dimmi che mi ami, ti prometto che non accadrà nulla.." mi guardò con occhi bagnati e tirò sul col naso,
"ti amo" poi mi sporsi e gli rubai un altro bacio bagnato e più profondo e lento "si sta' facendo tardi dovreste andare" mi carezzo e si allontanò per permettermi di salire sul cavallo.
Non dimmo una parola, non mi voltai nemmeno a guardarlo allontanarsi mentre corremmo via, avevo paura che vedesse le mie lacrime, doveva sapere che andava bene. Tutto sarebbe andato bene.
Buona Pasqua!!!!
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17 BLACK
FanfictionLouis, rapito alla corte i Doncaster dopo l'inflazione dei pirati, per l'oro del padre. Non cedendo al ricatto, il Capitano diede l'ordine di sequestro fino a consegna del bottino. non accettando i ricatti del pirata si accese uno scontro, che porto...