10° giorno al palazzo,
Fui svegliato da dei colpi sulla porta della stanza, mi alzai senza preoccuparmi di coprirmi quando aprii,
"chiunque tu sia.."
"signore" mi ritrovai davanti Jerome, il bagordo, "il Duca vuole vedervi in salotto ora" rimase con le mani dietro la schiena a fissarmi. Perché voleva vedermi?
"perché?"
"non mi è dato sapere ma vi sta aspettando. Vi consiglio di prepararvi" richiusi la porta e mi girai verso il letto. Louis se ne era andato al primo schiarire del cielo, doveva aver saputo forse? Mi preparai con calma, quando uscii c'era ancora l'uomo lì ad aspettarmi.
"prego mi segua" lui fece strada come se non sapessi dove si trovasse, e mi lasciò davanti alla porta. Entrai dietro di lui senza aspettare che mi annunciasse,
"l'attesa non è una delle tue migliori doti" disse il Duca,
"perché volevate vedermi?"
"Jerome puoi lasciarci ora" eravamo solo noi due nella stanza "lasciare andare e perdonare. Deve essere terribile, precipitare. Cadere senza la possibilità di potersi fermare, vedere il terreno che si avvicina. Non posso immaginare la paura che si provi"
"cosa vuole dire con questo?"
"che deve essere difficile non avere una posizione e vivere sulle spalle di qualcun altro. Qualcuno che ti vesta, ti nutre. Sai come ci si sente Styles? Poveri, credo, giusto?"
"non ho mai chiesto nulla, mi è stato offerto"
"si già mio figlio, dovrei ripudiarlo ma fortunatamente ho trovato una soluzione per lui, ed anche per te. Mia moglie mi ha chiesto di farvi pranzare e cenare con noi, non che io sia d'accordo ma mia moglie ha preso molto a ben volere tua sorella e sembra piacerle quindi, starete al nostro tavolo"
"no grazie stiamo bene così"
"non ve lo sto' chiedendo. Dovete farlo, e in più insegnerete a mia figlia Lottie il pianoforte, verrete ripagato ovviamente, così che potrete trovarvi una sistemazione decente dove stare"
"in cambio di cosa?"
"vedo che siete molto sveglio. Dato che me lo avete chiesto: dovrete stare lontano da mio figlio, nessun contatto se non i saluti di cortesia, ma sono sicuro che l'educazione non vi manchi. Fate questo e avrete un lavoro e un ottimo compenso in grado di andare via da questa casa"
"no mi dispiace non mi vendo"
"non siate così frettoloso nel decidere, avete fino a domani, e questo, è il primo compenso per la lezione di mia figlia di oggi pomeriggio" si avvicinò uno delle guardie mi lasciò un sacchetto in mano "decidete, a voi la scelta"
"e se dovessi ancora rifiutare? Che accadrà a me e mia sorella? A Louis.."
"osate chiedermi di mio figlio? Tale stupidità non l'avevo mai vista. Nemmeno tuo padre era così stupido da chiedermi le conseguenze" strinsi i pugni quando lo sentii nominare "sapeva a cosa andava in contro. Accettate i soldi sii furbo, o oltre a te la farò pagare anche a mio figlio. Puoi andare ora e non serve che ti dica di non parlarne con lui"
Deglutii e me ne andai. Non mi sarei fatto comprare ma non potevo permettere che Louis perdesse tutto. Lo amavo non potevo fargli una cosa del genere, me lo sarei dovuto aspettare dal Duca. Misi il sacchetto attaccato alla cinghia dei pantaloni e mi diressi fuori dal palazzo.
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17 BLACK
FanfictionLouis, rapito alla corte i Doncaster dopo l'inflazione dei pirati, per l'oro del padre. Non cedendo al ricatto, il Capitano diede l'ordine di sequestro fino a consegna del bottino. non accettando i ricatti del pirata si accese uno scontro, che porto...