"Oh, Komm Schoooon!" disse Bill continuando a camminare fino a quando non si trovarono seduti ad un tavolo in una caffetteria. Un paio di ragazzi più grandi si sedettero con loro.
"Chi è questa?"
"Lei è la mia-nostra nuova amica, Jo!" rispose Bill mettendo i gomiti sul tavolo ed appoggiando il mento sulle dita intrecciate.
Il ragazzo che aveva posto la domanda era alto e con le spalle larghe, un naso a punta e capelli marrone chiaro all'altezza delle spalle. L'altro ragazzo aveva i capelli biondi e corti ed indossava un cappello nero. Lui la salutò con la mano e lei annuì una volta in risposta.
"Sono Georg, e lui è Gustav" disse il ragazzo dai capelli lunghi, Josefine notò che parlava più lentamente ed in modo più chiaro di Tom e Bill, il quale a volte si faceva prendere dall'entusiasmo e mangiava le parole quindi lei non capiva ciò che cercava di dire.
"È un piacere conoscervi" disse lei.
Gustav, il biondo, disse qualcosa che lei non afferrò, quindi sorrise sperando che non si trattasse di una domanda.
"Was kann ich essen?" chiese lei in direzione della fila per la mensa, voleva sapere cosa potesse mangiare.
"Oh, hast du hunger?" chiese Georg senza pensare. Bill si portò il palmo della mano sulla fronte mentre Josefine rise e disse 'ja'.
"Seguimi" disse Bill con l'intento di condurla al buffet e Josefine scoprì che non si era ancora abituata alla cucina straniera.
Un paio di giorni dopo Josefine dovette fare l'esame di matematica con il resto della classe, era l'unico per il quale non era stata giustificata, dato che matematica era universale; inoltre aveva appena fatto l'esame di inglese e sembrava essere andato bene, ma in questo momento era estremamente nervosa.
"Tranquilla, non può essere così difficile" disse Tom dopo essersi seduta al banco dietro di lei, lui non sembrava assolutamente preoccupato, sapeva che non sarebbe andato all'università. Lui confidava nel fatto che sarebbero diventati famosi e avrebbe pagato le bollette con la sua chitarra, quindi non c'era nulla che gli importasse – tranne le ragazze, le ragazze gli importavano eccome.
"Sai, mi preoccupo perché non voglio sentirmi stupida. Potrei prendere un brutto voto, ma almeno sono consapevole di quanto so". Tom non aveva mai visto la cosa da quel punto di vista. Non voleva eccellere a scuola, ma le piaceva essere in grado di rispondere alle domande dell'esame senza buttare risposte a caso.
Era un suo difetto, ma non avrebbe cambiato questo aspetto di lei.
Dopo il test la lezione terminò e Josefine realizzò che si fosse dimenticata di avvisare sua madre che sarebbe uscita prima da scuola. Per quanto ne sapeva sua madre poteva essere ad un colloquio di lavoro. Si preparò per andarsene e mandò un messaggio a sua madre dicendole che avrebbe preso l'autobus e sarebbe tornata presto a casa. Proprio in quel momento Bill si avvicinò a lei e Josefine notò dalla mancanza di gel nei suoi capelli che non stava avendo una bella giornata. E se avesse capito meglio il tedesco avrebbe capito che aveva ragione perché il ragazzo iniziò a sfogarsi sulla sua giornata orribile.
Tom era di fianco a lui mentre il fratello continuava a parlare, l'espressione sul viso di Jo mostrava quanto stesse comprendendo Bill, cioè non molto.
Il ragazzo si sentiva a disagio, quindi fece tacere suo fratello mentre si dirigevamo verso l'uscita.
"Non ti capisce Bill, parla più piano"
"Non mi capisci?" le chiese e la povera ragazza arrossì scuotendo il capo, quindi Bill le chiese scusa tante volte e poi l'abbracciò facendola ridere a bassa voce. Quando sciolsero l'abbraccio lei rivolse un'occhiata a Tom, ma lui stava ancora sorridendo.
"Ok, noi andiamo a casa" dissero Bill e Tom appena fuori dal cancello della scuola. "Ti vengono a prendere o...?"
"No, prendo l'autobus" rispose Josefine con il viso nascosto nella sciarpa che ebbe indossato tutta la notte. Poteva giurare che l'aria fredda non le aveva mai dato così tanto fastidio.
"Non ha senso!" disse Bill prendendola a braccetto ed iniziando a camminare lentamente. "Vieni con noi"
Josefine protestò ma i fratelli la forzarono a camminare con loro.
"Scommetto che non sai nemmeno che bus prendere..." disse Tom a metà strada mentre si dirigevano a casa loro.
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1. Who are you now? |ITA|
Fanfiction| Storia originale di @LouNeverWanted2Dance | cover credits: @translatorITA | 📚 Josepine ha una pessima situazione in mano: se si innamorasse del tuo migliore amico? E se lui la amasse a sua volta? Ma se fossero entrambi troppo spaventati per fare...