Il mattino seguente fu fantastico, in base ai punti di vista. Josefine si sentiva molto meglio e nemmeno la leggera sonnolenza causata dai farmaci riuscì ad abbatterla; si sentiva a suo agio mentre sua madre sistemò la sciarpa azzurra attorno al suo collo prima di circondare la ragazza con un braccio e baciarle la fronte. Poi sua madre prese le chiavi della macchina per portarla a scuola.
Erano quasi le dieci quando ricevette un messaggio da Bill dicendo che stavano benissimo e che non si era persa nulla. Aggiunse che l'hotel non era 'poi così fantastico'.
Jo si rese conto che Ingrid e Heidi erano veramente amiche e non poteva avere più ragione: erano cugine di terzo grado ed avevano frequentato le stesse scuole dall'asilo. Parlavano così tanto e cambiavano così spesso argomento che Josefine non doveva nemmeno preoccuparsi di chi le ascoltava perché sarebbero stati solo confusi.
"Jo, hai tipo...dei trucchi?" chiese Heidi.
"Ho solo un paio di cose, perché?"
Jo si vergognava di dire di avere solo "un paio di cose" mentre amava sperimentare con gli ombretti e le forme. Non era brava a disegnare, ma sua madre le chiedeva sempre di farle il trucco in occasione di una cena importante.
"Beh" la bionda arrossì ed una sfumatura accennata di rosa apparve sulla sue guance. "Domani ho un appuntamento e pensavo che voi due avreste potuto...non so..."
"Aiutarti?" Ingrid sgranò gli occhi ma Jo vide che nell'espressione di Heidi quell'emozione non era condivisa.
"Mi dispiace ma non ti permetto di mettermi nulla in faccia" disse la bionda alla sua amica. Jo stette in silenzio; sembrava che stessero litigando. "Amo il modo in cui ti acconci i capelli, ma esageri con il resto!"
"Esager- che cazzo?" Jo ridacchiò appena alla scelta di vocabolario di Ingrid. "In-cre-di-bi-le. Mi hai lasciata andare in giro con del trucco orribile?"
"No, è solo che esageri quando lo fai agli altri..."
"Oh..." Ingrid si rilassò un attimo. "Colpa mia?"
"Allora, chi è questo ragazzo? Lo conosco?"
Heidi iniziò a parlare di lui e non finì fino a quando non esaurì la saliva in bocca.
Dopo una noiosa giornata a scuola le ragazze presero l'autobus ed andarono a casa di Jo. Una volta in camera la Spagnola lanciò lo zaino ed afferrò una borsa più piccola nella quale teneva la sua collezione di prodotti di bellezza.
"Menomale che avevi solo un paio di cose" commentò Indrig quando Jo si sedette sul letto e fece passare una grande collezione di rossetti. "Prendi quelli rosa"
Heidi lesse le etichette di alcuni prodotti che non sapeva nemmeno come usare.
"Quelli non li uso nemmeno" ammise Jo impacciata.
Dopo aver pranzato velocemente le ragazze andarono da Heidi. Mentre Ingrid faceva i capelli all'amica, Josefine le faceva il trucco. Quando decisero che Heidi avrebbe indossato jeans, maglietta nera e giacca nera di pelle la ragazza Spagnola applicò un ombretto marrone scuro sull'amica e diede un tocco di classe con l'eyeliner nero. Poi aggiunse il mascara così bene che le ciglia di Heidi sembravano finte.
"Sono mie?" chiese Heidi quando Jo entrò in bagno per pulire i pennelli.
"Dio, sono lunghe!" commentò Ingrid avvicinandosi all'amica per guardarla da vicino.
"Si, non strizzare gli occhi o ti macchierai le guance" Heidi faceva fatica a trattenere uno starnuto.
I due mesi successivi furono incredibilmente noiosi, Josefine aveva avuto molto tempo libero e le iniziavano a mancare i ragazzi – non era più divertente per lei. Mentre i ragazzi erano via si dimenticarono di chiamarla e lei iniziava a temere che una volta a casa si sarebbero dimenticati di lei ed avrebbero vissuto come musicisti famosi. L'idea le sembrava ridicola, ma sotto sotto temeva il pensiero.
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1. Who are you now? |ITA|
Fanfiction| Storia originale di @LouNeverWanted2Dance | cover credits: @translatorITA | 📚 Josepine ha una pessima situazione in mano: se si innamorasse del tuo migliore amico? E se lui la amasse a sua volta? Ma se fossero entrambi troppo spaventati per fare...