Tom si svegliò in un grande letto che non era il suo, ma non era male. Il breve tour era stato così bello che non riusciva a credere di non stare sognando; quella sera avrebbero suonato nella loro cittadina natale come ultimo spettacolo. I suoi genitori erano emozionati, in qualche modo stava iniziando a pensare che non voleva far altro che questo per il resto della vita. Erano apparsi in qualche trasmissione televisiva ed erano stati intervistati, sembrava tutto così surreale ma non poteva essere più felice.
"Oh, i mie ragazzi!"
La madre dei gemelli diede ai suoi figli un abbraccio ed un bacio appena scesero dal palco. Dietro di lei il loro patrigno attendeva il suo turno per congratularsi con i ragazzi che lo avevano reso così orgoglioso così presto.
Georg e Gustav furono accolti allo stesso modo dalle loro famiglie, e dopo alcuni abbracci si riunirono per parlare di alcune cose che erano successe durante lo show che non potevano essere discusse sul palco. Ad un certo punto una donna si avvicinò a loro con una ragazza, era la madre di Jo che si congratulò con loro per prima, prima di andare a conversare con i genitori dei ragazzi. Josefine si trovava con i ragazzi impegnati che non aveva avuto l'occasione di vedere da settimane.
"Oh, mi è mancato quanto siete fastidiosi!"
Gustav fu il primo ad abbracciarla schizzando in piedi ed alzandola un pochino da terra mentre l'abbracciava; a lui erano mancate quelle piccole discussioni nelle quali finiva sempre per trasportarla da qualche parte o per giocare con lei a qualche stupido battimani da femmina.
"Gustav, sei sudatissimo!" si lamentò Josefine ad alta voce ma ricambiò comunque l'abbraccio, non completamente sicura di come sentirsi riguardo all'alone che le aveva lasciato sulla maglietta.
"È quello che ha detto lei" commentò Tom con un ghigno.
"Jo, come hai trovato lo show?" Bill la rubò a Gustav. "Ti è piaciuto? Non ci hai mai detto cosa pensassi dell'album..."
"Bill, calmati" Jo gli mise le mani sulle spalle e lui la guardò in silenzio. "È fantastico, lo adoro. E lo show è stato anche meglio"
"Jo..." Bill fu riportato al presente. La stava fissando negli occhi ed era così felice, ma sentiva che lei fosse cambiata. C'era qualcosa di diverso in Josefine e lui o notò. "Sei così gentile". Sapeva che era passato un po' di tempo da quando l'aveva vista e decise che si stava sbagliando, doveva essere l'eyeliner che sfoggiava. "Ti sta così bene!"
"Cosa?" Lui le indicò gli occhi e lei si ricordò dell'eyeliner che si era forzata di indossare in occasione del concerto. "Grazie" rispose abbracciando Bill.
"A me non abbracci?" Georg aprì le braccia da dov'era seduto su un divano e Jo dopo aver sciolto l'abbraccio con il magro cantante si gettò tra le braccia del bassista.
"C'è sempre un abbraccio per ognuno di voi!" e con ciò Bill si gettò sopra di lei schiacciando Georg. "Bill, ti ho già abbracciato"
"Un altro?" chiese Bill con un sorrisone.
"Ragazzi, non vorrei interrompervi ma io e la ragazza tanga qui dobbiamo recuperare"
Jo arrossì immediatamente e si sentì stringere lo stomaco al ridicolo nickname che le aveva affibbiato.
"Ti ho detto di non chiamarmi così!"
"Perché ti chiama 'ragazza tanga'?" Bill guardò Georg; l'espressione del suo amico era un misto di confusione e gelosia.
"Un Signore non rivela certi segreti" rispose Tom in tono solenne con le mani nelle grandi tasche dei suoi jeans.
"Cretino!" Josefine si alzò dal divano e si lanciò in velocità sulla schiena di Tom per forzarlo a chiarire le cose. "Non dire che "Un Signore non rivela certi segreti", non ci sono segreti da rivelare!"
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1. Who are you now? |ITA|
Fanfiction| Storia originale di @LouNeverWanted2Dance | cover credits: @translatorITA | 📚 Josepine ha una pessima situazione in mano: se si innamorasse del tuo migliore amico? E se lui la amasse a sua volta? Ma se fossero entrambi troppo spaventati per fare...