Capitolo 2

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Chris

"La scuola inizierà una settimana prima, quest'anno!" Il sorriso di mia madre si fa sempre più grande.
"Mh." Affermo mangiando la mia cena.
"Non credo che ne sia felice." Dice mio padre guardandomi di sottecchi.
Se fossi felice di ritornare in quella specie di trappola? Neanche per sogno.
"Be', dovrebbe! La scuola è importante."
Il mio telefono squilla e lo prendo di nascosto mentre i miei genitori stanno discutendo.

Yosef:
Parco all'angolo. Ora.

Chris:
Sto mangiando.

Yosef:
Ti offro il pranzo da Faster domani.

Chris:
Arrivo tra dieci minuti.

Guardo mio padre e mia madre che mangiano parlando l'uno sopra l'altro.
"Io ho finito." Dico alzandomi e portando il piatto e le posate nel lavandino. Li lavo accuratamente per poi metterli nella lavastoviglie.
"Non vuoi verdura? Frutta?" Chiede mia madre controllando ogni mio movimento.
"No, grazie. Vado al parco a vedere Yosef, ci vediamo tra poco." Dico correndo verso la porta.
Corro verso il parco e cerco di calmarmi mentre penso a Yosef tutto pieno di sangue come l'ultima volta.
Non siamo amici ma ci aiutiamo a vicenda quando ne abbiamo bisogno.
Arrivo davanti alle altalene e intravedo l'ombra di Yosef vicino allo scivolo.
Scoppia a ridere quando mi vede mezzo sudato e con il fiatone. "Cazzo, per quale fottuto motivo mi hai fatto correre se sei vivo e vegeto?" Chiedo affaticato.
"Perché sono un coglione. Mi stavo annoiando e Harold è noioso." Dice sollevando le spalle indifferente.
"Affanculo, Yosef!"
Si avvicina e continua a ridere. Mi siedo su un'altalena e riprendo fiato.
"Harold è il ragazzo più famoso della scuola." Dico dopo un po'.
"E io sono nella squadra di Basket." Dice Yosef. "Per la tua altezza potresti fare basket, lo sai?" Chiede.
"No. Non voglio proprio saperne di basket o qualsiasi altra cosa."
"Come cazzo fai ad avere i bicipiti grossi quasi quanto i miei?" Chiede guardando le mie braccia scoperte.
"Sono nato così." Gli rispondo. "Quindi sono venuto qui solo per sentire queste stronzate?" Chiedo.
"No. Neanche per sogno." Dice sedendosi nell'altalena vicino alla mia.
"E allora?" Chiedo.
"Non portare nessun cappello il primo giorno, il secondo niente tasche nei pantaloni. Harold sta pianificando tutti gli scherzi per le matricole e... per te."
Rido divertito. "Harold Gordon di merda. Odio lui e tutti coloro che stanno con lui." Affermo incazzato.
"Io non mi salvo?" Chiede.
"Sì, solo perché mi inviti il pranzo da Faster domani." Dico scherzando.
"Brutto figlio di puttana! La prossima volta ti fotti da solo." Dice.
"Io non mi faccio fottere da te, tranquillo." Dico ridendo.
"Vuoi una sigaretta?" Chiede prendendone una dalla tasca e accendendola.
"Sto cercando di smettere. L'ultima volta sono quasi morto soffocato." Dico ricordandomi di tutto il fumo che avevo inalato due mesi fa.
"Cazzo, amico!" Ride divertito.
"Non prendermi per il culo. E comunque a me il fumo non piace."
"Stronzate."
"Sa di merda. È peggio dell'erba. L'ho fatto solo perché Gordon me ne ha inficcata una in gola alla festa." Dico sbuffando.
"Eri molto asociale a quella festa." Dice Yosef.
"Se non l'hai capito, io sono asociale." Affermo dondolandomi sull'altalena.
"Affanculo, Chris. Tu fai solo finta di essere asociale." Dice prima di fare un tiro.
"La gente non mi piace."
"Stai parlando con me."
"Te l'ho già detto: domani mi offri il pranzo da Faster."
"Ti faccio fumare a forza se non la smetti di ricordarmi che spenderò oro per te, coglione." Dice mettendo una mano sulla mia testa e spingendola finché non si scontra con la catena dell'altalena.
Faccio una smorfia sentendo il segno della catena sulla fronte. "Altre novità?"
"Cindy James ha fatto sesso con Parker alla festa di Jerry; Jerry ha provato la sua prima paglia pochi giorni fa; Johanne ha mollato Daniel due giorni fa."
"È finitala la J&D?" Chiedo guardando davanti a me.
"Sì. Cazzo, sto pensando di farmela. Tanto lei è una che non si offende se poi non la calcoli più." Dice sorridendo nel vuoto.
"Io non me la farei."
"Hai paura che possa sverginarti per bene."
"Non fare il coglione." Dico.
"Ah! Chris se vuoi ti scopo io."
"Vai a fanculo, Yosef." Affermo mentre mi allontano da lui.
"Cloe l'hai più sentita?" Chiede dopo qualche minuto di silenzio.
Cloe? Colei che mi ha lanciato in pasto ai lupi.
Il suo nome fa ancora male.
"No, e non voglio più sentirla. Se quest'anno si riavvicina a me finisce male." Dico serio.
"Andiamo, amico! Serio? Cloe è una tipa strana, ma è figa e simpatica."
"È una fottuta bulla. E da quando se n'è andata dal corso di Storia sono finito quattro volte dentro al cestino."
"È per questo che è una bulla?"
"Lo ha ordinato lei." Dico spostando lo sguardo verso di lui.
Mi fissa con gli occhi a palla. "Oh."
"Già."

___

Guardo il menù e sorrido mentre Yosef fissa i prezzi.
"Hanno per caso alzato i prezzi?" Chiede.
Mi sfugge una risata. "Oggi è sabato." Dico.
"Ah! Fanculo, Tolman!" Urla.
"Quindi facciamo un panino super farcito e un contorno pieno di salse?"  Chiedo.
"Dividi. Cazzo."
"Tanto finisce sempre che pago più io di te." Dico ricordandogli tutti i giorni in cui ho speso la mia vita.
"Questo è vero." Ride.
Georgia Bills, la ragazza del quinto anno, si avvicina al nostro tavolo con il suo taccuino e la crocchia scarmigliata. Un tatuaggio a forma di scheletro si intravede dallo scollo della maglietta.
"Avete scelto?" Chiede non guardandoci neanche in faccia.
Yosef le fissa le tette per tutto il tempo e sorride agli sguardi mancati di Georgia.
Davvero commuovente.
"Pepe Lie e Post Fight." Dico guardando il menù.
I nomi dei cibi sono orrendi, ma qui si mangia bene. E tutto questo non ha niente a che vedere con il McD o BK.
"Joker Lover e Zak." Dice Yosef.
"Bere?" Chiede svogliata Georgia.
"Tu." Dice Yosef.
"Acqua." Dico io.
"Quindi solo acqua, okay. Arriverà tra poco." Si gira e ne va mentre io guardo divertito Yosef che fissa il culo di Georgia con ammirazione.
"Sei invisibile per lei, lo sai?" Chiedo.
"Mai dire mai." Afferma lui.
"Sei senza speranze comunque. Io per esempio imparo dalle mie figure di merda, tu ci resti attaccato." Gli spiego.
"Io convivo con la merda e ci sto bene." Dice Yosef guardandosi intorno. "E poi Georgia Bills è una con cui potrei restare per tutta la vita."
"Hai appena detto che potresti sposare una motociclista piena di tatuaggi." Affermo.
"Mi fa eccitare anche quando non fa un cazzo. Sì, potrei sposarla." Dice lui serio.
"Come fai a pensare solo al sesso?" Chiedo ritrovandomi disgustato dalla sua perversione.
Potrebbe fare sesso anche con l'uomo invisibile.
"È un bellissimo difetto, non farlo diventare un schifoso hobby."
"Lo è."
"Affanculo, Chris."
"Anche questo difetto di mandare sempre a fanculo la gente è bellissimo?" Chiedo prendendolo in giro.
"Tolman, la mia scarpa è proprio vicino alle tue palle." Mi avverte.
Sì, certo.
"Affanculo, Chris." Lo imito.
I momenti successivi sono un numero incontrollato di imprecazioni, lacrime e i miei genitali a forma di scarpa.

Spazio Autrice

Ed ecco Chris Tolman e Yosef Major.
Che ne pensate?
Secondo capitolo ma Chris e Rae non si sono ancora incontrati. Bisogna solo aspettare un po', dico davvero eh!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e...
Alla prossima!
Nuovo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno

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