Capitolo 18

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Chris

"Forse non dovevamo venire." Dico fissando Yosef che sta sorridendo tutto felice.
Affianco a me ci sono Rae e Lory, la prima sembra esser in un altro mondo.
"Eh?" Chiede girandosi verso di me.
"Niente, lascia perdere. Vado a salutare Yosef." Dico sbuffando.
Vedo Rae e Lory fissarsi con uno sguardo strano che non capisco, scuoto la testa e poi mi avvio verso Major che ha appena salutato un gruppo di ragazze con gli ormoni sopra la media.
Si accorge di me solo quando gli sono davanti. "Quindi hai creato una super festa." Dico indicando la piscina piena materassini e ragazze in bikini. "Ti ricordo che siamo a Dicembre."
"Oh, mio unico e solo amico! Quella piscina è un idromassaggio ..." Sussurra al mio orecchio. Alzo gli occhi al cielo. "Sei venuto con Rae?" Chiede.
"Sì, anche con Lory." Affermo individuandole mentre salutano qualcuno che conosco troppo bene. Harold Noose mangia con gli occhi Rae e sembra avere le stesse intenzioni di un toro davanti a una mucca nella stagione degli amori.
"Jeremiah?" Il suo tono cambia completamente facendomi girare a guardarlo. Ha una faccia sconvolta e quasi persa.
"Okay, prima che tu vada ad ubriacarti: che hai?" Chiedo per la prima volta davvero preoccupato per la sua salute.
"Io? Niente!" Afferma sorridendomi.
Conosco il suo vero sorriso e sicuramente adesso non lo sta facendo.
"Yosef, dimmi che succede e poi posso anche tollerare te da ubriaco." Dico e lui alza le sopracciglia incredulo.
Non potrei sopportarlo in qualunque occasione, comunque.
"Sai che succede alle feste?" Chiede.
"No, dato che io non vengo mai." Affermo sorridendogli falsamente.
Alza gli occhi al cielo prima di continuare. "Ecco, di solito si conquista una e si va a letto con lei."
"Okay, ci sono." Affermo non capendo però che cosa voglia dirmi. "Aspetta... sei gay? Giuro che io non sono contrario, davvero."
"Cos... no! Chris, ma che cazzo dici?" Afferma ridendo. "Se mi lasci parlare forse capisci quello che tu sto per dire."
"Allora parla. Ma non fare le tue solite fottute pause! Sembri arrivato dal Trono di Spade, cristo Yosef!" Affermo esasperato.
"Bene. Ho rimorchiato Lory a una festa, stavo per andare al sodo e... mi sono fermato." Mi guarda cercando di trovare una mia reazione ma io continuo a non capire.
"E allora?" Chiedo mettendo le mani dentro le tasche del jeans.
"E allora?! Io non mi sono mai fermato davanti a una ragazza! Cristo, amico! L'ho vista, era lì, mi guardava con il suo sorriso e niente. Cazzo! Non avevo il coraggio di toccarla, sembrava..."
"Ehi! Ma ti vuoi calmare? Hai semplicemente capito che Lory è più di una scopata." Affermo tranquillo.
"Cosa vuol dire?"
"Vuol dire che Lory è la tua Georgia." Dico sorridendogli da buon amico.
Ho un amico, devo ammetterlo adesso. Gli ho appena detto qualcosa che forse lo renderà nervoso e ancora più rompi coglioni, ma almeno non dovrò avere la coscienza sporca.
"No, Chris. Lory..." Fissa lo sguardo su di lei. So cosa vede perché anche io se sposto lo sguardo da lei trovo un'altra figura più bassa e con dei capelli ricci scuri e lunghi.
So come si sente.
"Lory ti farà cambiare idea su molte cose, Yosef. E non è una cosa cattiva, è meglio essere aperti a nuove idee." Gli svelo.
"Sei sicuro?" Chiede incerto.
"Sì, dannatamente sicuro." Sorrido continuando a fissare Rae Bailey.
Poi però smetto perché mi rendo conto di star sorridendo a un'amica in un modo che va oltre l'amicizia.
"Vado ad affogarmi nell'alcool." Dice Yosef. Annuisco prima di seguirlo. "Che fai?" Chiede.
"Divento il Non- Sober Boy." Lui mi guarda sorpreso mentre lo dico.
Non voglio che lei diventi la mia distrazione. Voglio che ci sia calma nella mia vita, nessuna felicità.
Ci fermiamo davanti al tavolo pieno di bottiglie piene di alcool. Le fisso continuando a chiedermi perché lo sto facendo seriamente.
Io continuo a dire che devo cambiare, l'altro me parla di qualcos'altro che non voglio sentir pronunciare. Non adesso.
"Cosa vuoi bere?" Chiede Yosef.
"Qualcosa che non sappia di merda." Affermo disgustato.
Scoppia a ridere prima di prendere un liquido verdognolo che dall'odore sembra menta. Lo bevo tutti d'un fiato e sento l'alcool bruciare nella mia gola mentre lo bevo. Strizzo gli occhi prima di ripassare il mio bicchiere al tizio che li riempie. Yosef è occupato a parlare con due ragazzi alti e pieni di muscoli.
Al quarto bicchiere vago per la stanza di Yosef completamente ubriaco. Cerco solo una persona, ma quella che mi si para davanti è sfocata e quando le sue labbra finiscono sulle mie non ci capisco un cazzo.
La stringo a me perché voglio che qualcuno mi voglia per davvero. Sento i suoi baci sul mio collo mentre sento il muro dietro di me.
Sono completamente andato.
"Rae, sei tutto per me." Sussurro mentre la ragazza mi fa stringere ancor di più a lei.

•••

Apro gli occhi e una fitta lancinante alla testa me li fa richiudere.
"Porca troia, fanculo!" Affermo mettendomi una mano sulla faccia. Sento un corpo affianco al mio. L'altra mia mano è sulla sua faccia.
Apro lentamente gli occhi e vedo Yosef che russa come un pazzo. Faccio una smorfia togliendo la mia mano dalla sua faccia e alzandomi dal letto.
Barcollo mentre cerco la mia maglietta. I jeans che ho indosso mi stanno proteggendo dal freddo polare mentre cerco di coprirmi.
Vaghi ricordi della mia serata incominciano a crearsi nella mia testa. Quattro bicchieri di quella bibita strana e poi dei baci.
Nient'altro.
Non capisco più niente.
Finalmente trovo la maglietta e me la metto controllando il tatuaggio che ho sulla parte sinistra del cuore in prossimità del cuore.
Il simbolo della conchiglia e la scritta sotto.
Sei quel che sei
Qualunque cosa tu possa fare, sei sempre Chris Tolman.
L'ho fatto poco dopo che lei se n'era andata, lasciandomi come gelatina su un pavimento pieno di vetri rotti.
Avevo pensato che lei avrebbe potuto cambiare anche me, ma solo quando non l'ho più vista ho capito che ciò che sono lo sarò sempre.
Ritorno nella stanza di Yosef e cerco di svegliarlo.
"Yosef! Che cazzo è successo ieri?" Chiedo quando i suoi occhi si aprono.
"Non sei più Sober Boy, Chris." Ride.
Non sono più Sober Boy?
Rae...
Corro verso l'uscita, annaspando e inciampando sui corpi delle persone svenute nei corridoi. Alla luce del giorno, il mal di testa si fa ancora più forte, ma la devo cercare assolutamente.
So che Rae Bailey adesso sta male e, quasi sicuramente, per colpa mia.

Spazio Autrice
Ahi... Ma Chris che combini!
Quasi quasi mi viene voglia di buttarti nell'Oceano Indiano in pieno inverno... (🙃)
E voi come avete reagito a questo Non Sober Boy?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo Giovedì!

Sober Boy (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora