Capitolo 20

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Chris

Entro dentro la casa di Rae in silenzio mentre lei m'ispeziona dalla testa ai piedi.
"Da quanto sei qui?" Chiede chiudendo la porta e appoggiando le cose che ha in mano sul tavolino del soggiorno.
"Da quando te ne sei andata." Borbotto guardandomi intorno imbarazzato.
Si ferma e poi mi guarda con una faccia perplessa e sorpresa. "Sei qui da otto ore?" Chiede con un tono di voce incredulo.
"Io..."
"Vai a farti una doccia, ti porto qualcosa di mio padre. Dio santo, Chris! Non potevi parlare con me dopo le vacanze di Natale o..."
"No. Non posso parlare con te così tardi. Voglio farlo adesso, devo parlare con te. Solo con te." Dico sicuro. Non lo sono mai stato così tanto.
Mi guarda con gli occhi che brillano. "Forza, vai a farti una doccia. Puzzi di festa di Yosef."
Sorrido andando verso il bagno. Mi tolgo la maglietta e i pantaloni e proprio quando li metto apposto la porta si spalanca di colpo.
"Oh merda!" Urla Rae fissandomi dal collo fino ai boxer. "Io..." Deglutisce porgendomi la roba.
"Lo sai che la mia faccia si trova a pochi centimetri più in su?" Chiedo divertito e imbarazzato allo stesso tempo.
"Certo che lo so!" Alza lo sguardo e mi fulmina con i suoi occhi verdi. "E io poi stavo fissando la roba sporca, non te!" Ribatte facendo una smorfia. Mi butta sul petto nudo la roba e io l'acchiappo al volo.
"Va bene." Dico continuando a sorridere divertito.
"Ti prendo a botte se non la smetti di fare quel sorriso, okay?" Dice minacciosa. Smetto di sorridere e annuisco. "Bene." Afferma.
Resta ferma davanti a me dondolandosi. "Em... dovrei lavarmi." Dico.
"Giusto! Merda, giusto!" Sembra che lo stia dicendo solo a se stessa. Sorrido dolcemente mentre la guardo che se ne va via.
Chiude la porta e io posso finalmente togliermi anche i boxer ed entrare in doccia.
Ci metto poco a lavarmi e un quarto d'ora dopo sono appoggiato allo stipite della sua camera mentre guardo il suo sedere in tutta la sua bellezza.
Chiude il cassetto e poi ritorna con il busto in posizione eretta. Si gira e salta dallo spavento vedendomi.
"Sei un coglione." Afferma mettendosi una mano sul cuore. Sorrido divertito mentre lei arrossisce. "Quindi cosa dovevi dirmi?" Chiede.
Giusto, me n'ero quasi dimenticato davanti a lei. È la distrazione più grande che ci sia in questo pianeta. Cristo, a volte mi sorprendo di quanto sono fatto quando c'è lei nei paraggi.
"È molto lungo come discorso, in realtà." Affermo guardandola.
"Sono tutta orecchie." Dice sedendosi sul letto. Io resto in piedi, non voglio starle troppo vicino, potrei di nuovo dimenticarmi tutto.
"Okay. Sei anni fa arrivò a Perth Cloe Gomez. Era alta, dannatamente bionda, occhi chiari e subito diventò popolare. Io ero il solito ragazzino solitario che adorava libri. È stato a causa del mio professore di lettere che sono capitato in coppia con lei. All'inizio era odiosa, come avevo sempre immaginato, poi cambiò radicalmente. Scherzava, faceva battute pessime sui film e mi raccontava delle sue credenze. Mi sono reso conto di essere innamorato di lei solo molto dopo, quando lei era già andata via e mi aveva spezzato il cuore più volte. Il primo anno con lei fu normale, eravamo persone che si parlavano, quattro anni dopo mi aveva cambiato radicalmente, ma solo dopo mi resi conto del perché. Un giorno andammo a una festa e mi fece ubriacare. Il giorno successivo ero tutto nudo, lei rideva e io non ci capivo niente. Mi aveva stuprato, solo che allora non ne ero consapevole. Era diventata una relazione malata, lei mi faceva ubriacare e poi io finivo sempre in un nuovo letto con i miei nuovi vestiti sparpagliati per tutta la stanza. Non sorridevo più e finivo per prendere il muro a pugni ogni volta che ero sobrio. Sono finito per due anni in un giro di alcool che pochi ragazzi giovani conoscono davvero. Poi Cloe Gomez si stancò di Perth e mi mollò da solo, con migliaia di foto nella mia stanza di me ubriaco. Mi sono quasi suicidato, avevo in mano la lametta di mio padre e l'acqua davanti a me che scorreva, poi però ho sentito la risata di mia madre e le battute di mio padre. Mi sono rifiutato di rinunciare a loro per una ragazza che aveva creato un mostro perché anche lei lo era. Quel giorno ho smesso di bere e sono ritornato ad essere Chris Tolman." Affermo tremando ad ogni parola. È difficile dirlo a qualcuno che non sia uno psicologo.
"Quel tatuaggio..." Sussurra guardandomi con gli occhi lucidi.
"Sei quel che sei. Me lo sono ripetuto per miliardi di volte prima di andare in un negozio di tattoo per scrivermelo sulla pelle. Ho fatto tatuare sopra anche una conchiglia. Perché io sono sempre stato un rifugio e non una tempesta. Devo ricordarmelo per sempre. È per questo che non ho più bevuto un goccio di alcool in due anni. Be'... sino a ieri." Affermo mettendomi le mani in faccia. "Mi sento così fragile e inutile. Ero così geloso e mi sentivo di nuovo come una volta, completamente strafatto da una singola persona. Ero andato e così mi sono imposto di non cascarci più. Dovevo dimenticare per una notte. L' Alcool poi sarebbe svanito, mi serviva solo per una notte. Ma poi ho baciato una ragazza di cui non mi ricordo neanche la faccia e ho forse tolto qualsiasi speranza nel cuore della ragazza a cui tengo realmente." Affermo con le lacrime agli occhi.
"Dovresti dirglielo a quella ragazza. Dovresti parlare di come la ami e della tua storia. Dovresti farlo, tutti meritano una possibilità, Chris." Afferma guardandomi dolcemente.
Lei non sa chi sia quella ragazza? Forse lei non ci tiene a me. Mi sento così stupido...
"Sì, forse dovrei." Affermo triste.
"Forza, andiamo a mangiare. Ti preparo una bella insalata con carne e cereali." Dice sorridendomi. Si alza dal letto e mi viene incontro. Mi stringe forte e mi lascia un bacio sulla guancia che ormai è super ruvida. "Sono fiera di te, Chris. Qualunque cosa tu faccia, sei quel che sei."
Sento il mio cuore battere all'impazzata mentre la stringo più forte. Affondo il viso tra i suoi capelli profumati e sospiro sorridendo.
Sei quella giusta, Rae Bailey. Ma forse io non sono quello giusto per te.

Spazio Autrice
Ce l'ho fatta! Sono riuscita ad aggiornare!
Questo capitolo spiega la storia di Sober Boy!
Spero che vi sia piaciuto e...
Velocemente vi dico che continuate ad essere i migliori lettori!
Tanti baci a voi!
Ci risentiamo Lunedì con Rae!

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