Capitolo 6

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Chris

Chi è esperto di musica sa che una rapsodia può dar vita a una singola canzone piena di suoni.
È questo che le mie orecchie cercano ogni volta: rapsodia.
Una canzone perfetta che includa così tanti suoni da confonderti.
Mi metto le auricolari e le collego al mp3. La musica parte dopo poco e, come rassicurato, chiudo l'armadietto. Mi sposto tra la folla tenendomi alla larga dall'ala est dove potrei trovare Sophia e Jackson, o Yosef.
Guardo davanti a me e la sagoma di Harold mi fa spostare verso la seconda ala.
Ovest. Sempre la più sicura.
Non guardo dove sto andando e per sbaglio mi scontro con un nano. Be', sì. All'incirca i nani vanno sotto il metro e settanta.
Abbasso lo sguardo per trovare fogli da tutte le parti e capelli lisci e castani scompigliati.
Mi abbasso per raccogliere dei fogli che non sono già stati presi dalle mani frettolose e piene di anelli della ragazza.
Gliene porgo qualcuno non guardandola e poi mi metto in piedi perché la posizione è davvero scomoda.
Sto per andarmene ma la sua voce mi blocca. "Grazie." Dice.
Abbasso di nuovo lo sguardo e due occhi grandi e verdi mi fissano.
Merda.
Questa volta non mi spavento ma nel mio petto il cuore sussulta.
Ma la ritrovo da tutte le parti e non so se questo sia un gioco o casa.
"Oh. Sei tu." Sorride. "Pensavo che ieri fossi mezzo brillo, ma a quanto pare inciampi da tutte le parti." Dice.
"Ieri non ero brillo." Dico solamente.
Mi sposto e la supero cercando di non farmi vedere da molte persone.
Ma poi...
Qualcosa si schiaccia sui miei capelli, va a finire sulla mia faccia ed è viscido e giallo.
"Merda Tolman! Anche oggi puzzi di uovo!" Urla la voce più fastidiosa e maschile che abbia mai sentito.
Harold Noose è davanti a me che mi sorride accattivante. Poi però la sua faccia diventa un libro e un rumore.
Un rumore di ossa che si spezzano. Mi giro verso la sagoma che ho affianco.
"Oh, cazzo." Dico mangiando uovo crudo e fissando Rae Bailey. Ci vuole coraggio per fare una cosa del genere.
Harold urla come un bambino mentre si sentono i passi dell'insegnate di psicologia. È un tizio alto di nome Jonathan Quentin e adesso non sembra molto calmo come lo è durante le nostre sedute.
"Che sta succedendo qui?!" Urla facendosi spazio tra la folla. Fissa me e l'uovo schiacciato che ho in testo, poi il naso rotto di Harold Noose e infine la faccia indispettita di Rae Bailey.
Fantastico! Già il primo giorno in questa merda.
"Andate in classe, tutti voi! Tranne voi tre!" Continua ad urlare.
Questa è la volta buona che mia madre chiama la polizia e urla che è pieno di bulli in questa scuola.
Tutti gli studenti corrono via mentre noi restiamo fermi.
"Tolman, vai a lavarti. Noose smettila di urlare come un bambino, è solo un naso rotto. E tu, se non sbaglio sei Bailey."
Mi avvio verso le docce degli spogliatoi dei maschi mentre lo psicologo sta continuando a parlare con la ragazza.
"Sì, signore." La voce della ragazza è molto più matura rispetto a tutte quelle che ho sentito nella mia vita da liceale.
"Per quale motivo hai lanciato un libro in faccia a una persona?"
Mi blocco nel corridoio per sentire la sua risposta. Aspetto quasi come se stessi per prendere una nuova dose di droga.
Impaziente, nervoso.
"Il giocatore di basket ha lanciato ingiustamente un uovo sulla testa di un mio compagno di classe. E lo stava per fare anche a me." Dice.
"Reputi Chris Tolman solo un tuo compagno di classe?"
"No, in realtà è anche una delle poche persone che mi aiuterebbe in un momento critico."
Stringo le mani in pugni e continuo il mio percorso.
Arrivato negli spogliatoi mi tolgo la maglietta, i pantaloni e il resto, poi m'infilo nella doccia per lavarmi come si deve.
Ci metto venti minuti a togliere un quarto dell'odore di uovo, poi mi asciugo con l'asciugamano del mio armadietto e sospiro di sollievo vedendo che c'è un cambio.
M'infilo i jeans strappati e la maglietta scura. Metto la roba sporca di uovo dentro una busta e poi m'incammino verso lo studio del preside.
I capelli bagnati mi fanno venire mal di testa e spero che il caldo afoso li asciughi in fretta.
Mi faccio spazio tra i tanti delinquenti per arrivare alle sedie dove ci sono Noose e la ragazza nuova. Si guardano con occhiate infuocate.
Smettono di fissarsi solo quando io arrivo davanti a loro. Gli occhi di Rae Bailey si fermano sui miei pantaloni e la mia maglietta.
"Puzzi ancora, nerd." Dice Noose.
"Lo so." Affermo.
"Vuoi sederti?" Chiede Rae.
Abbasso lo sguardo verso di lei, è una tipa strana e coraggiosa. Nessuno avrebbe mai rotto il naso a Harold Noose.
Sii gentile.
"Okay." Dico. Lei mi fa spazio nella sedia e spinge Harold verso l'altra parte.
La sua faccia è piena di bestemmie.
È quasi divertente vedere finalmente che qualcuno riesce a detestarlo quasi quando lo detesto io.
Mi siedo e il mio fianco tocca quello morbido della ragazza. Sento una fitta nelle parti basse e cerco di sembrare più naturale possibile anche se è quasi una tortura.
"Grazie." Sussurro quando Harold Noose sta parlando con Emily Fannie, la Cheerleader super sexy della scuola.
Rae Bailey si gira verso di me e mi guarda con i suoi occhi giganteschi. Assomiglia a un cartone animato, solo che lei sa di sicurezza e film non adatti ai bambini.
"È tutto okay." Dice sorridendomi. "Che canzone stavi ascoltando?" Chiede. La guardo senza capire. "Quando ti ha buttato l'uovo in testa." Dice.
Oh.
Come fa a ricordarsi ogni singolo dettaglio?
"Fire Away di Chris Stapleton." Dico. I suoi occhi diventano ancora più grandi. "Tutto okay?" Chiedo.
"Merda sì!" Dice entusiasta. "Cioè... tutto okay." Sorride.
Un'altra fitta.
"Bailey, Noose e Tolman." La voce della preside mi fa ritornare in me.
Entriamo in fila indiana dentro lo studio, la Signora Huron ci guarda con le sopracciglia alzate fino all'attaccatura dei capelli.
"Un uovo, un libro e un naso rotto. Davvero ragazzi, che diamine avete in testa?" Chiede arrabbiata.
"Io non ho colpe." Dice subito Harold. Alzo gli occhi al cielo e sospiro.
"Non hai colpe? Hai buttato un uovo sulla testa di un ragazzo, Noose! Dovrei buttarti fuori dalla scuola a calci! Lo sai?" Chiede la preside. "E lo stavi per fare anche alla nuova alunna. Sai che cosa potrebbero dire per un comportamento così? Noi, la Oscar School saremmo accusati di bullismo." Urla contro Noose.
"Ho sopportato le tue bambinate l'anno scorso, ma adesso sei in quinta, Noose. Capitano o no, devi gestire questo tuo comportamento. Oggi non farò nessun provvedimento, ma se succede di nuovo verrai espulso e la borsa di studio sarà cancellata." Lo ammonisce.
Mi spavento anche io a questo discorso.
Rae Bailey invece sembra soddisfatta.
"Mi hanno rotto il naso." Dice Noose sbuffando.
"Ah, giusto! Signorina Bailey, le conviene tirare qualcosa di meno grosso di un libro di biologia la prossima volta! Non voglio più sentire di ossa rotte, ci siamo capiti?" Chiede.
"Sì, signora." Diciamo in coro.
"Mi dispiace per il disagio creato, Tolman. Ti propongo di lavarti i capelli ogni quattro ore per due giorni, so quanto possa puzzare un uovo in testa." Dice sorridendomi. "Ora andate! Saltate questa lezione e andate alla terza. Ricordatevi cosa vi ho detto!" Urla mentre chiudiamo la porta.
Sospiro e m'incammino velocemente verso l'uscita.
Odio Noose. Gli spaccherei anche io il naso e la faccia, se solo non fossi così poco coraggioso.

Spazio Autrice

Eccola qui! Finalmente la vera Rae Bailey si fa vedere! Altruista e innamorata della musica!
Voi che ne pensate?
Il nuovo capitolo arriverà Venerdì 16 Giugno!

Sober Boy (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora