Capitolo 17

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Rae

I suoi baci. Dio, i suoi baci. Potrei finire in paradiso solo a sentire le sue labbra sulle mie mentre sorride.
Accarezzo i suoi capelli tutti scarmigliati mentre leggo una raccolta di poesie chiamata Milk and Honey che ho comprato da poco in libreria.
"Credo che Yosef voglia vederti alla sua festa. Dice che la mia amica Rae Bailey è una tosta e figa." Dice Chris facendomi fare una smorfia.
"Amica?" Chiedo guardandolo di sbieco. Lui alza lo sguardo e mi sorride prima si alzare il busto per avvicinare il suo viso al mio. Divarico le gambe per lasciarlo passare sopra di me.
"Non ho mai visto nessuno odiare così tanto la parola amica." Mi prende in giro.
Sta per baciarmi ma gli metto il libro sulla faccia. "Se sono tua amica non mi puoi baciare."
"Come?" Chiede da dietro al libro. Le sue labbra finiscono sulla mia clavicola mentre sento le sue mani stringere le mie cosce.
Sospiro estasiata dal contatto delle sue mani su di me. Sento la mia pelle pulsare al suo tocco. "Non posso fare neanche questo?" Sussurra spostandosi sul mio collo.
Lo scanso e mi alzo dal letto lanciandogli il libro in testa. "Pervertito che non sei altro!" Rido scappando da lui.
Faccio le scale di casa mia cercando di non farmi prendere e alla fine finisco tra le sue braccia. La porta di casa si apre proprio quando lui mi sta facendo il solletico.
Alzo lo sguardo e vedo mio padre che fissa Chris malissimo.
Merda.
"Ehi papà!" Dico staccandomi da Chris velocemente. Fisso mio padre che però continua a guardare Sober Boy.
Okay, stiamo calmi!
"Ciao, piccola mia." Afferma cambiando tono quando dice che sono la sua piccola.
E da quando in qua mi chiama così?
"Buongiorno Signor Bailey." Dice in un soffio Chris allontanandosi di due passi da me.
"Papà, io..." M'interrompe.
"Forse è meglio che Chris vada a casa, no?" Chiede.
"No." Dico contraria.
"Sì!" Dice invece Chris prendendo la sua borsa, le scarpe e scappando via. "Grazie per avermi dato il libro." Sorride mentre apre la porta ed esce fuori. "Arrivederci, Sign..."
"Cole."
"Arrivederci Cole!"
Quando la porta si chiude mio padre mi fissa con un sopracciglio alzato. "Mi sono perso qualcosa? Da quando porti i ragazzi in casa?" Chiede cercando di estrapolare dalla mia faccia qualcosa.
"Gli serviva il libro che mi aveva prestato per riportarlo in libreria." Cosa vera. "E poi ci siamo messi a parlare. Non abbiamo fatto niente." Affermo guardandolo seria. "E poi da quando mi chiami piccola?" Rido passandogli affianco.
"È stato divertente fare il padre protettivo." Si vanta superandomi e andando verso il frigo.
"Che cosa vuoi per cena?" Chiede. "Tra poco è Natale e non abbiamo neanche preparato l'albero." Alzo gli occhi al cielo per la sua fissazione sulle festività.
"Mi va benissimo anche una pizza."
"Propongo sushi." Dice lui.
Mi giro per guardarlo di sbieco. "Sei per caso felice?" Chiedo.
"Oh sì! La casa è finita e ho incassato parecchio denaro." Dice.
"Sono felice per te." Dico sorridendogli.
"Ah! La preside mi ha chiamato per dirmi che vuole che tu incominci qualche corso serale. Da' crediti per l'università." Mi sprona.
"Mh. Bello." Affermo svogliata.
"Lo farai?" Chiede.
"Solo quando troverò un corso serale accettabile." Dico sorridendogli.
Lui ride e mi da' un bacio sulla fronte prima di chiamare il ristorante d'asporto.

•••

"Quindi verrai." Dice Yosef facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Ho detto forse! Ma perché stai organizzando questa cosa da un mese e mezzo? Hai più ansia di qualsiasi essere vivente sulla terra, Yosef." Sbuffo prendendolo in giro.
"Deve essere la festa migliore." Dice facendo il suo solito sorriso da conquistatore, solo che io sto pensando ad altro. Be', a qualcun altro.
"Sei ansioso."
"Ti odio." Afferma prima di darmi un bacio sulla guancia e poi scappare verso il gruppo di Harold Noose. Poggio la testa sulla mia mano e guardo annoiata le persone all'interno della mensa.
"Vedo che qualcuno si sta annoiando." La voce di Sober Boy mi fa sorridere mentre mi sistemo i capelli ricci e indomabili.
"Sober Boy, hai dimenticato qualcosa? Da quando mangi qui senza voler uccidere qualcuno?" Chiedo ridendo.
Si siede davanti a me e addenta la sua solita mela. "La biblioteca oggi era noiosa." Ammette.
"Nessun libro porno?"
"Nessun libro allettante." Dice sbuffando.
"Okay, ho capito." Tiro fuori dalla mia borsa Cime Tempestose. "Leggi questo, tanto lo so che non l'hai mai letto."
"Ho provato ad iniziarlo ma dalla trama ho capito..."
"Storia d'amore." Continuo la sua frase. "Sei proprio uno che odia queste cose, eh!" Lo prendo in giro.
"Odio il modo in cui viene minimizzato, mai odiato l'amore in se." Dice sorridendomi.
La mia bocca si spalanca mentre lo fisso allibita.
Chris Tolman ha appena detto che crede nell'amore?
"Se continui a tenere la bocca aperta ti entreranno delle mosche dentro." Dice ridendo divertito.
"Sì... cioè, okay! Io vado." Mi alzo di scatto e cammino velocemente verso l'uscita, faccio degli strani gesti a Lory che si alza anche lei dal suo tavolo.
Quando siamo entrambe in bagno, la guardo esasperata. "Crede nell'amore. Lory, ci crede." Dico fissandola con gli occhi spalancati.
"Okay..." Mi guarda divertita. "Che problema c'è?" Chiede.
"Che problema c'è?! Io l'ho baciato! Tante e tante volte e lui non ha mai... non ha mai detto niente sul fatto che magari ci dovessimo mettere insieme o cose del genere." Affermo sconvolta.
"Magari sta solo aspettando il momento giusto." Mi rassicura Lory.
"E se per lui fossi solo una qualunque?" Chiedo.
"Come fa Rae Bailey ad essere una qualunque per Chris Tolman? Siete una cosa unica voi due, quando tu stai male lui è sconvolto e quando lui manca sembri appena ritornata dall'inferno." Dice.
"Io non voglio essere dipendente da lui." Sussurro spaventata. "Io non sono quel tipo di ragazza!"
"Allora ti chiedo questo: tu potresti esserlo per lui?" Chiede guardandomi con i suoi occhi nocciola e rassicuranti.
No, io sono indipendente da tutta questa merda. Io non provo amore da quando...
"Rae, rispondi senza pensarci troppo! Forza!" Dice.
Non pensare. Come faccio a non pensare?! "Sì, potrei." Affermo.
Mi metto una mano sulla bocca e la fisso sbalordita. "Rae Bailey, mi sa che siamo arrivate all'ultimo giro..." Sorride.
"Niente alcool quindi." Affermo continuando a parlare in codice.
"A cosa ti serve l'alcool se hai la tua droga preferita a pochi passi dal cuore?" Mi chiede prima di uscire dal bagno e lasciarmi con i pensieri che mi potrebbero magiare da un momento all'altro.
Mi rendo conto che farei di tutto, qualsiasi cosa, pur di renderlo felice.
Lui infondo è il mio Sober Boy.
L'unico e il solo.

Spazio Autrice
Cos'è questa cosa che vi sta piacendo questa storia? Ma come! E io che speravo nel vostro odio supremo verso di me...
Uff! Guastafeste! (😏)
Che la ship verso Rae e Chris abbia inizio.
E... prima o poi cercherò di fare delle immagini per questi capitoli.
Io, la sfaticata che non sono altro!
Be', dopo questo super vaneggio...
A Martedì

Sober Boy (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora