Capitolo 8

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Chris

"Senti amico tu oggi ci vieni, a costo di portarti come un sacco di patate. Ti ubriacherai, scoperai, finalmente, e diventerai un uomo meno asociale. Anche se non so come questo possa davvero accadere ad una persona come te." Dice Yosef ridendo.
Siamo nella terrazza della scuola a venti metri di altezza, il vento mi scompiglia i capelli mentre ascolto la voce del ragazzo mezzo fatto affianco a me.
"Contaci." Dico sbuffando divertito.
"Tu verrai. Niente scherzetti come l'altra volta." Afferma guardandomi.
"Ho bevuto." Dico serio.
"Uno shortino? Sei serio? Quello vuol dire bere? Fai schifo, Chris." Dice. "Comunque la nuova ragazza, Rae Bailey, gliene ha dette quattro a Noose." Ride.
"Già. E non so neanche come abbia fatto a riparlarci." Dico ricordandomi di ieri quando l'ho vista parlare con lui.
Mi da' un po' fastidio solo perché mi ha quasi invitato a casa sua, cosa mai successa in tutta la mia vita.
"È una tipa strana, sexy direi. Sì, sexy. Solo che a me lei non attrae, è come una strega. Sembra che abbia incantato Noose." Straparla.
Manca poco alla fine della giornata.
La prima settimana di scuola è volata tra test d'ingresso e McGard che parlava di storia.
Storia. L'unica materia da cui non si ritorna indietro, sempre presente come se fosse la vita in persona.
"Mh." Affermo.
"Non ti sembra figa?" Chiede.
Rae Bailey è una ragazza di cui non penso niente. Almeno è così che faccio capire a Yosef.
"Mi sta indifferente."
"Credo che tu sia gay." Dice Yosef fissandomi.
Gay.
Sorrido divertito. Come se un gay potesse eccitarsi vedendo forme abbondanti e morbide.
"Pensa quello che vuoi." Dico sbuffando.
"No, non sei gay. Andiamo! Sophia? Sophia te la porteresti a letto?" Chiede con una voce da bambino.
"Forse." Dico alzando gli occhi al cielo.
"Oh cristo! Te la vuoi scopare?!" Dice urlando.
Alzo le sopracciglia e lo guardo.
Non scoperei Sophia neanche per un milione di euro, ma se con questo Yosef se ne starà zitto, allora sarò felice di illuderlo.
"Quindi oggi vieni?" Chiede sorridendomi.
"Forse." Affermo.
"Posso dirti una cosa?" Chiede. Annuisco. "I tuoi forse mi stanno sul cazzo."
Scoppio a ridere mentre lui fa una smorfia.
"Sarà una bella serata." Dico.
Urla di gioia mentre si catapulta su di me. "Cazzo amico ti scoperei!"

___

"Una festa, eh? Non pensavo che ti piacessero." Ammette mia madre sorridendo.
"Infatti non mi piacciono. È Yosef che mi ha obbligato ad andarci." Dico cercando di mettermi meglio la camicia. "Dentro o fuori?" Chiedo.
"Assolutamente fuori. E mettiti i jeans neri."
"Potresti fare la stilista." Scherzo mentre mi metto anche i jeans.
"Preferisco stare qui, se devo essere sincera. Il mio lavoro basta e avanza." Se ne va ridacchiando.
Mi guardo allo specchio valutando se mettermi meglio il ciuffo o lasciarlo così. I miei capelli sono diventati troppo lunghi a quanto pare.
Prendo la felpa e il cellulare prima di avviarmi verso la porta di casa.
"Ehi, tesoro! Ricordati che a mezzanotte vanno in giro persone strane." Dice mia madre.
"Lo so, tranquilla. Buona cena, eh!" Apro la porta e poi la richiudo dietro di me.
Pochi minuti dopo il mio telefono squilla.

Yosef:
Giuro che sto arrivando.
Ti sei messo una camicia spero!

Chris:
Per tua fortuna ascolto le conversazioni degli altri. E soprattutto a differenza tua!

Yosef:
Bravo ragazzo!

Chris:
Fatti vivo prima delle dieci.

Aspetto sul marciapiede poco lontano da casa per un quarto d'ora. Forse mi conveniva restare dentro casa e non prendermi una polmonite proprio in questo periodo.
Finalmente sento una macchina arrivare e so anche di che modello si tratta. Mi alzo e quando la macchina si ferma ci entro dentro.
"Sei un fottuto ritardatario, coglione." Ringhio lanciandogli uno sguardo di fuoco.
"Prima volta che vedo Chris Tolman davvero incazzato! Cos'è successo? Hai scopato con Sophia?" Scherza rimettendo in moto la vettura.
"Fai meno lo spiritoso, sono dovuto scappare da casa perché mia madre mi guardava come se fossi un alieno." Dico alzando gli occhi al cielo.
"Be', cazzo lo sei!" Ride.
"Quindi chi ci sarà a questa festa?" Chiedo.
"Tutti." Dice sorridendo.
"Tutti in che senso?"
"Tutta la scuola, Chris."
"Perché va tutta la fottuta scuola a una fottuta festa?" Chiedo disperato.
Avevo pensato a un gruppetto ristretto.
Perché sono così stupido?
"Perché è una festa. L'Australia è nata con una festa." Afferma continuando a sparare cazzate.
"Propongo di ritornare indietro."
"Cosa?! Fottiti, Tolman! Tu vieni!" Urla e accelera pure facendomi quasi finire con la testa sul cassetto dove di solito mette le sigarette. "E non fare la faccia da cane bastonato, perché altrimenti ti butto dentro la piscina appena arriviamo."
"C'è una piscina?" Chiedo allibito.
"Certo. I ricchi hanno sempre una piscina in casa." Afferma guardandomi di traverso. "Posso dirti una cosa da persona che potrebbe sembrare davvero stronza?"
"Lo sei sempre, quindi."
"Sei un fottuto nerd, Chris Tolman." Dice sospirando.
"Grazie. Ora sei felice?" Chiedo.
"Ni. Sto ancora aspettando che tu perda la verginità."
"Io..." M'impongo di non parlare.
Tanto è inutile dire cose che per Yosef non sono vere. È quasi impossibile poter ribattere con lui.
E non succede solo a me.
"Invece tu come stai andando?" Chiedo cercando di non focalizzare sempre ogni conversazione sulla mia vita sessuale.
Alla fine parliamo solo di quello.
"Niente di che. Georgia non mi fila, Sophia è troppo occupata a sognare il tuo pene e Rae Bailey credo che sia lesbica." Afferma.
"Lesbica?" Chiedo io.
"Già. Lesbica."
"Io credo proprio di no. Semmai sei tu quello gay rispetto a lei. Credo che sia al cento per cento eterosessuale. E comunque tra le tre che hai nominato quella che è, sottolineo, lesbica è Georgia." Affermo.
Il perché io stia difendendo Rae Bailey non lo so, forse ho un'ossessione verso le sue curve o qualcosa del genere.
Be', sono delle belle curve.
"Lei non è lesbica." Dice Yosef.
"Fa come vuoi." Sbuffo.
Il resto del viaggio parliamo della barba del Signor Edward, insegnante di filosofia e storia.
Quando arriviamo davanti alla immensa villa, mi viene voglia di vomitare.
Perché a Perth le persone comprano ville così grandi? Io non capisco.
Usciamo dalla Maserati, un altro dei difetti di Yosef, e c'incamminiamo verso la porta d'ingresso.
Sono solo le dieci e mezza eppure c'è già una moltitudine di gente ubriaca e strafatta.
Ecco perché odio queste feste.
"Non fare lo strano di turno." Dice Yosef.
"E tu il coglione di turno." Affermo.
Ride prima di entrare dentro casa ed abbandonarmi.
È così che si fa con i non-amici. Perché noi siamo solo conoscenti. Io non ho amici.
Mi faccio spazio tra la gente sudata mentre una canzone che ho sentito nella radio di Yosef crea un ritmo nauseante e fastidioso nella mia testa.
Arrivo alla cucina che è del tutto vuota, priva di alcool e persone.
"Nooo! Io sono Sophia! Io sono Sophia!" La risata della ormai andata Sophia Marks arriva alle mie orecchie.
Cerco una via di fuga ma me la ritrovo davanti. Capelli biondi scarmigliati e un sorriso spento che le incorona la faccia. La camminata è un misto tra quella di Frankenstein e Mr Hyde.
"Chris! Oh mio Dio! Chris è qui!" Urla sorridendomi come una bambina.
Sono davvero così tanto importante per lei?
"Ciao Sophia." Sorrido.
"Sai il mio nome?" Urla incredula.
Si butta su di me e le sue braccia mi stringono a lei. Cerco di staccarla ma è praticamente impossibile.
Le sue labbra finiscono sul mio collo e ci restano per qualche minuto mentre le chiedo ripetutamente se è svenuta.
Solo dopo poco si sposta e mi sorride.
"Alla prossima, Chris." Mi fa l'occhiolino e poi sparisce.
Spalanco gli occhi mentre la fisso.
Ma che...
Esco fuori dalla cucina e cerco Yosef per vedere se è ancora vivo ma non lo trovo.
Inciampo per caso su un piede messo male e cado su un divano quasi vuoto.
Dico quasi perché c'è qualcun altro.
E quel qualcun altro lo conosco pure.
"Chris Tolman a una festa!" Urla Rae Bailey avvicinandosi a me.
Mi sorride, anche se so che è ubriaca.
"Già." Dico annoiato.
"E non sei ubriaco." Capisce.
"No."
"Io non ti capisco proprio, sai?" Ride avvicinandosi ancora di più. "Sei un strano."
"Già." Dico di nuovo.
La sua vicinanza mi mette in soggezione dato che ha un vestito corto e le sue gambe piene e lisce attaccate alle mie.
"Ti chiamerò Sober Boy." Farfuglia bevendo altro alcool.
"Per il fatto che tu sei ubriaca fradicia e io no?" Chiedo guardandola preoccupato.
"No...? Forse sì." Ride. "Merda! Un fottuto gatto!"
Quello non è un gatto. È una persona.
"Credo che tu debba ritornare a casa." Ammetto.
"Cosa? No! Neanche per sogno!" Farfuglia ancora. "Sono appena le undici e mezza di sera!"
"Okay. Fai come vuoi." Dico.
Sento un urlo femminile dall'altra parte della sala. Mi giro di scatto per vedere un Yosef con un labbro spaccato e del sangue sulla sua maglietta firmata.
Mi alzo di scatto e gli vado incontro. Il ragazzo che gli ha dato un pugno è Oliver, alto quasi quanto me ma molto più muscoloso.
"Ehi! Ehi amico! Cazzo calmati!" Urlo allontanando Yosef da lui.
"Che cazzo vuoi femminuccia?" Solo una persona mi ha chiamato femminuccia. Solo una.
In pochi secondi mi ritrovo su di lui, il suo labbro spaccato e il mio pugno ritorna sulla sua faccia. Il suo naso sanguina e sembra la parte messa meglio della sua faccia.
Qualcuno mi prende per le spalle e mi allontana da lui. La gente mi guarda stupita.
Solo una persona mi ha chiamato femminuccia e mi ha distrutto l'esistenza per tre anni della mia fottuta vita.
Dovevo vendicarmi con lei, alla fine mi sono vendicato con Oliver. Che problemi ho?
"Andiamo." Sento la voce di Yosef nell'orecchio. Annuisco continuando a tenere gli occhi su Oliver. Si è alzato e mi sta guardando con la faccia di chi vorrebbe uccidere qualcuno.
"Ho fatto un casino." Dico entrando in macchina.
"Sei diventato un uomo, Chris. Porca puttana, grazie!" Ride Yosef.
Non so che problemi abbia neanche lui.
Ci siamo trovati davvero.

Spazio Autrice

Ciao mie meraviglie!
Oggi si pubblica tardi, cosa mai successa.
(Sì, certo! Contaci Margherita...)
Ma... abbiamo scoperto una mezza verità sul passato del nostro finalmente nominato #SoberBoy!
Chris ha incontrato una ragazza nel suo passato e adesso non ci pensa felicemente a lei?
E Rae? Mi sa che domani avrà un grande mal di testa!
A martedì 20 Giugno dolcezze!

Sober Boy (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora