Sospetti-Parte II

397 51 6
                                    



This one's optimistic
(Questo è un ottimista)
This one went to market
(Questo è andato al supermercato)
This one just came out of the swamp
(Questo è appena uscito dalla palude)
This one drops a payload
(Questo scarica un carico)
Fodder for the animals
(Di foraggio al bestiame)
Living on animal farm
(Che vive in una fattoria)


-Questa tizia è una demente!-
L'urlo oltraggiato di Rose riuscì ad irritarla ancora di più, mandandole i nervi a fior di pelle.
-Certo, poteva evitare di concentrare l' intero articolo su di te, e sicuramente definirmi un "oca giuliva"  è stato un maledettissimo colpo basso- si infuriò la rossa, sfogliando freneticamente il giornale dell'Istituto che aveva tra le mani.
-Quella mentecatta dovrebbe soltanto essere espulsa dall'istituto- rispose piccata Eva. Stavano procedendo lungo il sentiero che le avrebbe portate al lago delle phoenix, dove si sarebbe tenuta la prima gara d'acrobazia degli sapphires. L'autunno stava infrangendo gli ultimi resti dell'estate trascorsa, lasciando spazio ad una distesa di colori caldi e variopinti. Eva si strinse il mantello alle spalle, quando un gelido soffio di vento le scompigliò i capelli d'ebano.
-Siamo un po' nervose Worren?- ghignò divertita Rose, distogliendo gli occhi da quello che stava leggendo.
Eva le rivolse una smorfia infastidita, non le era piaciuto per niente quell'articolo. Era stato come prendere un pugno in piena faccia, doloroso ma comunque istruttivo. In meno di una settimana era riuscita ad essere sulla bocca di tutti, nonostante i provvedimenti presi. Si era ripromessa di andarci cauta nella nuova scuola, di agire secondo precisi schemi che avrebbero seguito gli avvenimenti, ma purtroppo per lei si era esposta troppo mandando a puttane tutti i suoi progetti. Non che nel mondo degli umani non fosse mai finita nei guai, ma  sapeva comunque controllarsi, e sapeva quando il limite non doveva essere sorpassato.In quei pochi giorni, era riuscita a tradire tutte le sue regole e la sua persona, finendo in prima pagina su un giornale scandalistico, scritto da persone che non aspettavano altro che una notizia succulenta da divorare come avvoltoi.
Era stata una povera illusa a credere che sarebbe riuscita a controllare quella scuola da dietro le quinte, ormai non era più nell'ombra, ma era stata sbattuta sotto gli occhi di tutti, e non poteva fare nulla per coprirsi.
Rose intercettò i suoi pensieri, e avvicinandosi scaltra le posò una mano sulla spalla.
-Consolati, almeno ti è rimasto Aidan. Sospetto che ti divertirai tanto con lui-
Già, Aidan era ancora un punto interrogativo in tutta quella situazione. Non era riuscita a capire il suo gioco, e la cosa la irritava ed intrigava al tempo stesso. La voleva arruolate nei Ribelli, per motivi a lei sconosciuti, ma che immaginava sarebbero tornati utili a lui. La vera domanda quindi rimaneva, a lei poteva servire? Cosa ci guadagnava da quella storia? Perché favorevole o meno  qualcosa doveva pur guadagnarci.
-Pensi che possa tornarci utile tutta questa storia?-
Rose ci pensò un po' su, per poi rispondere alla sua migliore amica con espressione assorta.
-Ho notato in questi pochi giorni che in tutto l'Istituto loro sembrano il gruppo predominante. Sono una specie di capo gruppo a cui tutti gli altri fanno affidamento, e per qualche strana ragione ci vogliono con loro. Forse potrebbe essere abbastanza utile entrare, potremmo controllare i movimenti dell'Intero Istituto, stare nell'ombra senza essere esposte. Proprio come volevi tu-
Eva annuì alle parole di Rose, anche lei in quei giorni aveva notato il potere che quel gruppo si riservava di avere nell'intero Istituto. Erano rispettati, e sapevano tutto quello che succedeva lì dentro. Sapeva anche che il capo in quel miscuglio malfatto di aliens, era Aidan, che godeva di un rispetto al quanto singolare a parer suo. Era come se la sua aura infondesse potere, un potere forte è distruttivo. Forse in fin dei conti poteva ritornarle utile quella proposta che sapeva di velata minaccia. Avrebbe giocato secondo il suo di gioco, e forse avrebbe potuto fregare Aidan e il suo piano per sfruttarla; perché di quello si trattava. Lui la voleva usare, la voleva nei Ribelli per tornaconto personale, e non perché pensasse che potesse essere una buona alleata in quella società che di onesto aveva ben poco. Si ripromise che non sarebbe andata così, in quel gioco perverso stavano giocando in due, e anche lei aveva degli assi nella manica.
-Loro sanno qualcosa, di tutti questi attacchi, intendo. Oltre ad avere il controllo della scuola, hanno informazioni di massima riservatezza che solo il Consiglio può avere- spiegò pragmatica facendo saettare gli occhi biancastri tra i rami degli alberi; credendo forse che qualcuno le stesse ascoltando.
-Come fai a dirlo?-
-Aidan è un tipo misterioso, ma ho captato alcuni segnali in cui mi faceva sottintendere altro. Loro in questa storia degli attacchi da parte di questi "oppositori" ci sono dentro fino al collo. E per qualche strano motivo il Consiglio non è intervenuto. Quindi o loro stanno mentendo, o in tutta questa storia c'è molto di più di quello che il nostro governo vuol far trapelare-
Rose batte le mani eccitata saltellando sul posto.
-Adoro i complotti, sono molto più eccitanti della monotonia  che viviamo tutti i giorni-
-Non ti agitare Sherlock, non abbiamo ancora accettato la proposta di Aidan. E ti ricordo che se prendiamo in considerazione quest'ipotesi dovremmo andare al Primo, cosa che preferirei evitare-
Il tenue profumo della terra umida le si insinuò tra le narici, e per un momento credette di essere in tutt'altro posto, lontana da quei sotterfugi, e da tutte quelle decisioni troppo scomode da prendere.
-Eva ragiona, se non ci andiamo potremmo pentirci. Cosa abbiamo da perdere? Dovremmo soltanto partecipare a una festa e tenere lontani i ragazzi troppi insistenti. E in questo tu sei infallibile-
Eva imprecò tra le labbra, capendo che quello dell'amica non era per niente un complimento.
-D'accordo, forse hai ragione tu- sospiro sconsolata.
-Io ho ragione, sempre e comunque- preciso Rose avanzando insieme alla bruna,che ormai sconsolata aveva rinunciato ad ogni idea di evitare quel Primo come la peste. Aveva ragione Aidan, la curiosità l'aveva fregata.
Maledetto doppiogiochista.


Amethyst eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora