Mi dispiace per il ritardo, ma questo capitolo è stato veramente faticoso da scrivere, e tutt'ora non sono ancora convinta della sua stesura.
Ho comunque deciso di pubblicare, visto che non posso inabissarmi per sempre, oltre al fatto che molto probabilmente non scriverò per un po', e di conseguenza non pubblicherò neanche.
Prima però che mi puntiate un coltello contro la schiena vi premetto che parteciperò ad una mostra d'arte e che la data di scadenza si avvicina; quindi la priorità per adesso andrà a quella.
Considerando anche il fatto che sono ancora in alto mare, visto che ho preparato solo due quadri, e che sono in procinto di un esaurimento nervoso, posso soltanto contare sulla vostra benevolenza e sulla vostra comprensione.
Comunque, tralasciando i casi disperati, vi lascio al capitolo e mi scuso se non pubblicherò per un po'.You've gone and sewn me to this bed, the taste of you and me
(Te ne sei andata e mia ha legato a questo letto, il gusto di te e di me)will never leave my lips again under the blinding rain.
(Non lascerà mai le mie labbra neanche sotto alla pioggia)I wanna hold your hand so tight I'm gonna break my wrist,
(Voglio stringerti la mano così forte da spezzarmi un polso)and when the vultures sing tonight I'm gonna join right in.
(E quando gli avvoltoi inizieranno a cantare io mi unirò a loro)L'odore di resina le aveva riempito l'olfatto, e il costante suono dei suoi passi si era amalgamato ai suoi pensieri.
La bocca annaspava alla ricerca di aria, mentre gli occhi erano febbricitanti di adrenalina.
Eva non aveva mai provato quelle sensazioni, in cui i nervi erano così tesi da potersi rompere come le corde di un vecchio violino, e l'incostante flusso dei pensieri era come un fiume in piena, in cui sensazioni, emozioni e idee incoerenti si agitavano e si intrecciavano senza un preciso schema.Stava deragliando dalle rotaie.
Stava lasciando la ragione per fare posto ad un istinto primordiale che non sapeva nemmeno di possedere.
E quel cuore continuava a battere come un tamburo, pronto per rompere la cassa toracica e balzare fuori.
Li sentiva quei battiti, quelle percussioni che si alternavano a brividi di freddo nelle vene.
Quei suoni ovattati che si perdevano nel fracasso che faceva il suo sangue quando scorreva, ed il nulla che si animava intorno a lei.Stava correndo senza una meta precisa, mentre gli alberi intorno a lei scorrevano come istantanee tutte uguali.
Sprazzi di immagini incoerenti che avrebbe poi rimosso appena finita quella gara.Non aveva mai usato una pistola, o un arma in generale, ma aveva il leggero sospetto che in condizioni di necessità si sarebbe sicuramente adattata.
Si fermò, mettendo fine a quella corsa disperata.
Appoggiò le braccia contro le cosce cercando di ritrovare una logica, un qualsiasi schema che avrebbe ridimensionato le idee dentro la sua testa.Prese una boccata d'aria e fu come respirare dopo una vita passata in una città piena di smog.
Era così pulita che le diede alla testa, cogliendola di sorpresa.Le pizzicava le narici e l'ossigeno aveva raggiunto il suo cervello talmente in fretta che l'aveva destabilizzata.
Raccolse a se i pensieri, e si chiese come avrebbe potuto evitare una pallottola in pieno corpo.
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Amethyst eyes
FantasiEva Althea Worren ha sempre saputo quale era il suo posto nel mondo. Nata aliens e futura amethyst si ritrova catapultata nella dura realtà dell'Istituto, in cui feste, alcool e sostanze di contrabbando sono all'ordine del giorno. Nel suo primo anno...