Cap 7

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Il Lunedì seguente non fu affatto facile alzarsi, avevo passato un'altra notte in bianco, ma solo che adesso al posto degli incubi c'erano Luca e Cristian che si urlavano contro guardandosi in malo modo. Le parole di Luca mi erano risuonate in testa tutta la notte:" vuoi prenderti gioco pure di lei"
Che cosa significava? Luca e Cristian si conoscevano, ma perchè? Cosa era successo tra di loro? Non riuscivo a togliermi quel pensiero dalla testa e non riuscivo neppure a darmi una risposta. Poi c'era stata anche per gran parte della notte la faccia di Cristian quando mi chiedeva se ero ancora innamorata di Luca. Bella domanda, lo ero? Sinceramente non lo sapevo più neanche io, a Luca ci tenevo e tanto ma Cristian cavolo neppure lo conoscevo però mi faceva provare delle emozioni mai provate, quando lui mi si avvicinava il mio corpo si accendeva, era così diverso dagli altri ragazzi, aveva qualcosa che nascondeva che lo rendeva così affascinante ma allo stesso tempo pericoloso ed io solo per questa ragione sarei dovuta scappare a gambe levate, sarei dovuta andare il più lontano possibile da lui.
La sveglia suonò e io per la prima volta in vita mia ringraziai il cielo di potermi finalmente alzare da quel maledetto letto, proprio così maledetto, negli ultimi mesi andare a dormire era diventato un incubo per niente rilassante, la notte era l'unico periodo del giornata dove i miei pensieri potevano venire a galla e questa cosa non andava a fatto bene. Mi trascinai in bagno e con fatica aprii la porta, mi guardai allo specchio e restai a bocca aperta, ero veramente in condizioni oscene, i capelli arruffati, gonfi e pieni di nodi stavano lì fermi lungo al mio viso sembrando sardine surgelate, dopodiché c'erano quelle fantastiche occhiaie che giorno dopo giorno diventavano sempre più ampi e più viola ed infine mi guardai completamente in faccia facevo schifo occhi gonfi, labbra arrossate a causa dei morsi del nervo di questa notte, ero irrimediabilmente. Mi pettinai cercando di riportare i miei capelli almeno in una situazione decente ma a causa della leggere umidità questi ultimi risultavano sempre un po' pomposi, mi sciacquai il viso per cercarmi di svegliare ma la cosa risultò inutile e quindi esausto andai in camere e presi i primi vestiti decenti che trovai ovvero jeans e una maglietta bianca con dei fiorellini piccoli come fantasia.
Inspirai ed espirai profondamente ok non ce l'avrei potuta fare, quel giorno avrei dovuto sopportare le mille domande di Giulia e Manuel che quando si mettevano erano veramente insopportabili poi avrei dovuto vedere quella vipera di Ginevra che sicuramente venuta a sapere dell'accaduto mi avrebbe distrutto e infine forse avrei dovuto affrontare Cristian e questa cosa al solo pensiero mi faceva tremare le gambe.
-" Andiamo Bea, ci incontriamo con Giulia al bar di fronte alla scuola per fare colazione" Ludovica era entrata come al solito in camera mia, forse ormai a furia di fare le sue comparse nella mia stanza quella era diventata anche la sua, tanto ormai la privacy era andata a farsi fottere, tutti sapevano gli affari miei.
Ci incamminammo verso scuola e durante il tragitto per mia fortuna Ludo non mi fece domande, probabilmente aveva capito dalla mia espressione che quella non era giornata. Arrivammo all'entrata bar ed entrammo, come al solito Giulia, Manuel e Simone erano seduti al tavolo infondo al locale già moniti di caffè e brioche.
-" Ma buongiorno!" Esclamò Giulia vedendoci arrivare
-" Per qualcuna non è un buongiorno mi sa" le rispose Manuel guardandomi.
- "Oddio tesoro ma cosa hai fatto? Pugni con il letto? Lo sai vero che lui non è un tuo nemico?"
Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti accanto a Simone almeno lui era l'unico a farsi gli affari proprio e per questo l'avevo sempre stimato, anche se era stato uno molto chiuso ed abbastanza timido, la cosa bella di Simone era che lui non ti rompeva le scatole e stava nel suo, insomma tutto l'opposto di Giulia la quale invece era una vera e propria stalker professionista. Lei sapeva sempre tutto di tutti, era abilissimo a scoprire dove e cosa stesse facendo una persona soltanto utilizzando Instagram.
-" Andiamo tesoro era facile, la sua migliore amica ha postato un post dicendo dove si trovano" mi diceva sempre quando le chiedevo informazioni su Luca, insomma in un modo o nell'altro, tramite il diretto interessato o grazie a secondi lei riusciva sempre a trovare risposte.
-" Ok che cosa è successo?" Mi chiese lei riportandomi alla realtà.
-" Giulia ti prego lasciami stare, almeno un giorno, ti prego, sono esausta non riesco più a dormire e in più la mia vita fa schifo, anzi no io faccio schifo"
-" Ma che cazzo stai dicendo Beatrice?" Mi chiese Manuel guardandomi dritto in faccia, ahia brutto segno mi aveva chiamato con il mio nome per intero questo significava che lo stavo facendo arrabbiare.
-" Non metterci anche tu" gli puntai la brioche contro cercando di metterlo a tacere ma ovviamente come al solito il mio gesto risultò inutile.
-" No Bea, per cosa stai male? a causa di quel cretino di Luca che è ancora in fasce oppure perché adesso è comparso Cristian, che poi ripeto neanche lo conosci Beatrice, potrebbe essere un maniaco e bumm scoppia l'amore ma dai amica mia sveglia!" Io ero sveglia, cavolo anche troppo, e poi chi aveva mai parlato d'amore nei confronti di Cristian.
-"Ma che diamine dici Manuel! Di cosa ti sei fatto?"
-" Di niente Bea sono solo stufo che tu ti fai solo toccare dalla vita ma non la vivi pienamente, basta  ste con cazzate. Bea divertiti, goditi giorno per giorno non piangerti addosso."
Mi ritrovai ad annuire non sapendo cos'altro contrabbattere, Manuel aveva perfettamente ragione ma io ero troppo cocciuta per dargli retta.
-"Bea tu ci nascondi qualcosa, ieri sera ho visto Luca, è successo qualcosa?"
-" Luca e Cristian si conoscono."
-"Eh..." Mi incitò Giulia
-" Ecco diciamo che non sono molti amici, credo che abbiano litigato per una ragazza in passato."
Manuel alzò lo sguardo di scatto e studiò la mia espressione.
-" Conosco quello sguardo, che cosa ti turba?"
-" Niente è solo che ieri Luca ha detto una cosa..."
-" Che cosa?" Mi chiese Ludo
-" Ma niente ho solo capito che io devo stare lontana da Cristian."
-" Perché è successo qualcosa?"
-" No ma è meglio non ripetere quello che è successo venerdì."
-" Mmm..."
-" Bea ma ti piace vero?"
Mi cominciai a rotolare le ciocche di capelli intorno al dito.
-" Ma no che dici, neanche ci conosciamo...e poi è l'ex di Ginevra, meglio stargli lontano." Guardai le facce contrariate dei miei amici e dunque decisi di alzarmi " è tardi meglio se andiamo" gli altri annuirono, prendemmo le nostre cose e poi ci dirigemmo verso le nostre classi.
Una volta entrati mi sistemai sul banco, appogiai la testa sul braccio e chiusi gli occhi, finalmente cominciavo a rilassarmi ma purtroppo quella pace fu interrotta prima del previsto. La mia sedia venne spinta di qualche centimetro e una voce squillante mi rimbombò nelle orecchie.
-" Cosa credi di fare Salviati? Pensi sul serio che uno come Cristian, il mio Cristian si interessi a una come te?"
Mi alzai e incontrai lo sguardo omicida di Ginevra Valli nei miei confronti, oh no era veramente la fine, sul serio da li a pochi minuti mi sarei ritrovata morta sul pavimento.
-"Ginevra io.."
-" Oh no cara tu ti sei baciata con lui e non negarlo, ma se pensi sul serio che uno come lui si metta con una come te, bhe ti sbagli di grosso, non passerà dalle stelle alle stalle e poi io e lui ci apparteniamo e da tipo tre anni che facciamo tira e molla, è destino"
-"Balle"
-" Come scusa? Cara se pensi che per un solo bacio lui sia tuo ti sbagli di grosso, sai quante se ne fa di ragazzine insulse come te ogni week end, tu sarai solo la prossima e poi lui tornerà da me. Sei una bambina e delle bambine lui non se ne fa niente, lui ha bisogno di una donna."
-" Perché tu saresti una donna?" La interruppe Giulia con una risata-" Scusami tesoro ma forse tu non conosci il significato di questa parola"
La faccia di Ginevra diventò tutta rossa e una vena sul collo le cominciò a pulsare, sembrava sul serio una strega.
La campanella per nostra fortuna suonò e la prof entrò immediatamente in classe.
-" Signorina Valli al posto prego" Esclamò la Martinelli sistemandosi gli occhiali sul naso. Ginevra si girò per l'ultima volta verso di me guardandomi in modo cagnesco.
-" Se pensi che finisca qui Salviati ti sbagli di grosso" Dopodiché si andò a sedere al posto, perfetto adesso avevo un altro problema.

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