CAPITOLO 1 (II, prosegue...)

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    Ed ecco il motivo della seccatura. A Sam Mitchell non era sfuggito quel particolare che in molti avrebbero sottovalutato, assolutamente no. Era anche per questo che quell'uomo, seppure fosse un nero, valeva ogni singolo euro, dollaro o qualsiasi altra dannata valuta della sua paga. Erano in troppi a ronzargli attorno per i suoi soldi, per le sue società, per tutto ciò che aveva, ma quel vecchio dalla pelle colore dell'ebano e dal volto segnato da una vita passata sul pelo dell'acqua era diverso. Era una sensazione a pelle nata come una scintilla sin dal loro primo colloquio, una sensazione divenuta certezza tre anni addietro, il giorno in cui i loro destini si erano amalgamati saldamente come metallo fuso.

   Se la fronte di Sam si era increspata come uno specchio d'acqua solcato da cerchi concentrici, mentre il suo sguardo si era allungato verso nord ovest, un buon motivo doveva esserci.

   Quando si era presentato dal suo ufficiale in compagnia di Sandra, era stato chiaro:

   <<Io esco per un paio d'ore e porto la signorina a dare un'occhiata alle meraviglie del posto. Calami subito il motoscafo.>>, aveva sentenziato infilando una mano sotto il costume della giovane ed afferrandole con vigore un seno sodo.

   Come sempre il nero non aveva battuto ciglio, e neppure si era mosso. Si era limitato a volgere lo sguardo verso la prua di Ocean Destiny, inarcando le sopracciglia grigie e cespugliose come per esprimere un dissenso nemmeno troppo velato.

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