CAPITOLO 2 (IX, prosegue...)

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   Il nero sorseggiò del caffè dalla tazza ancora fumante, mentre i suoi occhi si staccarono da un monitor scuro, punteggiato qua e là da indicatori luminosi che parevano danzare impazziti all'unisono, per posarsi su un altro pannello poco più a destra.

   Mentre Sam la tirava per le lunghe, chissà cosa stava facendo Sandra di sotto. Era già partita per la tangente oppure aveva deciso di tenere un po' di roba per il dopo? Doveva pazientare ancora un poco, lasciare che Sam gli blaterasse ancora qualcosa riguardo quello che con ogni probabilità si sarebbe rivelato poco più di un temporale estivo. E a quel punto si sarebbe potuto congedare. Più tardi, una volta che il suo arnese avesse perso ogni interesse per la bella biondina, avrebbe pensato agli incontri del giorno dopo, avrebbe telefonato a Londra prima e a Francoforte poi per assicurarsi che anche sulla terraferma tutto si stesse muovendo come un ingranaggio perfettamente oliato. Un'ultima occhiata alle quotazioni dei suoi titoli e di quelli dei concorrenti nelle principali borse mondiali avrebbe infine chiuso la giornata.

   <<Quando qualcosa si muove sopra le coste settentrionali della Spagna, qua sotto la situazione può cambiare più velocemente del previsto. Eppure non credo proprio che possa trattarsi di un pericolo per la posizione in cui ci troviamo ora.>>, cercò di minimizzare.

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