Yes Daddy, I Do || F.R.

1.0

Quella sera,doveva essere una di quelle serate indimenticabili. Ma non per Grace Lowell,che,grazie al suo carattere puritano,si fa per dire, aveva deciso di non dare il via alle danze con Benjamin Mascolo.

Certo, la mia testardaggine è qualcosa di unico,nessuno riesce a smentirmi.

Quindi tutto quello che facemmo quella notte fu solo darti baci casti,lenti e in un certo senso "puri" .

Per l'amor di dio Benjamin era spettacolare,un ragazzo d'oro, ma tutto quello che gli mancava era del brio,quella scintilla che lo cambiava lo rendeva diverso.

"Grace!"

Sobbalzai al richiamo,ero talmente assorta dai miei pensieri che dimenticai di essere in bagno e che se non fossi uscita al più presto Janel mi avrebbe ammazzata.

"Sì scusa." Uscii alzando le mani in segno di resa.

Gli occhi di mia sorella era a dir poco spaventati, mi prese il braccio facendomi entrare in bagno.

"Okay questo è sequestro di persona Jan, ed è la seconda volta in due giorni,che c'è?"

Non aveva voglia di rispondermi,era troppo occupata a cercare qualcosa.

"Parlami!" Sbottai.

Lei mi fece posizionare davanti allo specchio spostandomi i capelli.

"O cazzo." Sussurrai.

"Menomale che non avevate fatto nulla eh." Disse coprendomi il succhiotto con del fondotinta.

"Dio mio non so cosa avrei fatto senza di te."

"Ora saresti davvero una persona sequestrata e in più avresti il quarto grado dalla mamma." Rispose finendo il lavoro.

"Accidenti,quel ragazzo ci sa fare." Disse osservando il segno violaceo,ormai coperto con il prodotto.

"Smettila ti prego,non fare commenti." Dissi piuttosto imbarazzata.

Mi guardai allo specchio ancora una volta e non vidi più niente sul mio collo.

Ringraziai ancora una volta Janel e scappai di sotto, salutai tutti ed andai a prendere l'autobus.

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Percorsi i corridoi ormai pieni di studenti,mi resi conto di essere sola, senza Alissa non era lo stesso.

Mentre camminavo all'impovviso qualcosa,o meglio dire,qualcuno mi fece cadere insieme ai miei libri.

Mi massaggiai la testa,chi cavolo ha una testa così dura?

Alzai lo sguardo e i miei occhi non ci potevano credere.

"Veronica."

"Grace."

Mi alzai subito,l'abbracciai con tutta la forza che potevo.

"Come?" Domandai incredula.

"Eh,cara Grace Lowell non hai capito io sono dappertutto." Disse sorridendo raccogliendomi i libri.

"Mi sei mancata così tanto!" Esclamai felice.

Veronica Logde,la ragazza pazza,solare e sopratutto la mia vecchia amica.

Sia io che lei e Alissa eravamo amiche dell'infanzia.

Avevamo un legame "indissolubile", però Veronica se n'è dovuta andare lasciando solo me e la bionda.

"Come sei cresciuta bene." Si complimentò guardandomi.

"Parliamo di te invece? Quando sei arrivata?" Domandai incamminandomi con lei.