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Federico dopo avermi baciata,prese il giochino, mordendosi il labbro.

"Grace..?" Domandò guardandomi.

"Si?" Esitai.

"Dimmi la data di quando Hitler diventa il dittattore della Germania."

Strabuzzai gli occhi.

"Cosa?"

"Signorina Lowell insomma! Le sembra questo il comportamente adatto? "

"Vada fuori!"

Non mi ero neanche accorta di essermi addormentata, stropicciai gli occhi sbadigliando,mi massaggiai la testa la quale dolorante pulsava,avevo sbattuto il capo quando la Grechen aveva urlato,scivolai via dal banco e uscii dalla classe ancora imbarazzata mentre alcune risate cominciarono ad eccheggiare nella stanza così feci un favore alla prof e chiusi anche la porta.

Mi toccai la fronte,o mio dio che sogno avevo fatto?

Non ci potevo credere onestamente e sembrava tutto cosí reale.

Non c'era mai stato Federico a prendermi da parte in uno sgabuzzino o peggio ancora : rinchiudermi in una stanza con lui a fare porcherie.

Mi sedetti per terra,ero ancora assonnata e in crisi per l'accaduto.

Fortunatamente non sono dovuta stare molto,la campanella suonò e tutti gli studenti uscirono riempendo il silenzio del corridoio con voci e schiamazzi ben presto tutto fu pieno e cercai di salire le scale ma non riuscendo a vedere dove fosse Veronica.

Tra le tante persone cercai di farmi spazio,una spallata mi fece quasi cadere ma afferrai saldamente la ringhiera ," Guarda dove cammini!" rimproverai.

Il ragazzo si girò," Beh se la smettessi di stare sulle nuvole a pensare cose da tredicenni in crisi,sarebbe un piacere per questa scuola." facendomi tacere.

Ma la cosa più strana era che quella parole erano uscite dalla bocca di Federico,il fatto che dopo avermi risposto in modo cosí maleducato e senza pensare a come stessi dopo la sua specie di insulto, se ne andò.

La rabbia cresceva,non stavo capendo più un accidenti! Possibile che fosse cosí lunatico?

Un giorno fa il carino e il giorno dopo mi tratta come una sconosciuta.

Assorta dai miei pensieri sentii picchiettare sulla spalla,mi volta e vidi Veronica," Con chi stavi parlando?" mi chiese mentre scendevamo le ultime scale per uscire dalla scuola.

"Uh con nessuno."

Si voltò guardandomi con aria di sufficienza.

Mi arresi, "Con Federico." parlai continuando a camminare.

"O mio dio,cosa vi siete detti?" Disse lei fermandosi e strattonandomi il braccio.

Mi girai verso la mia amica," Oh vedi ci siamo quasi insultati : mi ha dato una spallata e io l'ho ammonito ma lui mi ha dato della tredicenne in fase ormonale,fantastico vero?" spiegai riprendendo a camminare.

Lei mi raggiunse,"È assolutamente quello che avevo previsto." disse schioccando le dita.

"Tu cosa?"

Sorrise solamente,"È chiaro come il sole Grace!" esclamò gesticolando.

La guardai alzando gli occhi al cielo non capendo le sue intenzioni,ma menomale eravamo giunte quasi a casa.

"Si è capito da lontano un miglio è geloso!"

Iniziai a ridere come una matta,Federico geloso? No impossibile.

Yes Daddy, I Do || F.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora