Pov Daniel:
Se c'era una cosa che non capivo in 1.500 di vita e proprio questo.
Come può un uragano come me, in piena crisi di rabbia, essere battuto da una semplice ragazzina con un bacio.
Prima di posare le mie labbra sulle sue ero quasi tentato di raccontarle tutto, di mostrarle la mia rabbia, la mia gelosia, ma poi il suo essere gelosa, quelle guance rosse, il suo tremare per paura di dimostrare cosa realmente prova. Tutto di lei mi mandava in confusione.
«A che pensi?» buttai la mia sigaretta per terra, già spenta da chissà quanto tempo, guardando Erman che stava giocando con qualche stupido gioco antistress.
«Che state invecchiando ci mettete troppo ad arrivare.» Non feci in tempo a finire la frase che Vincent e Enysa apparvero accanto a lui.
«Manca solo il mannaro.» Disse Vincent con disprezzo.
«Bada a come parli ibrido!» rispose Jonas dietro le mie spalle.Non scorreva buon sangue tra di loro. Non che Jonas, dopo la morte della sua compagna, amasse gli ibridi. Ero a conoscenza del fatto che chi entrava nel suo territorio veniva ucciso. Nessuno della Dinastia dei Puri aveva fatto qualcosa contro di lui. Del resto, come biasimarlo?
«Bene, ora siamo tutti riuniti.» Jonas si avvicinò a me iniziando ad annusarmi in un modo davvero strano.
«Che c'è?» chiesi infastidito da quel suo gesto.
«N-niente! Il tuo odore è strano, è... niente lasciamo stare. Comunque, ci sono novità.
Il sangue che mi hai dato non è più umano.»
«Cosa vuol dire non più umano?» chiese Erman, mentre scendeva dalla torre dove si era seduto.
«Quello che ho appena detto! Ossia, che non è più umano, è di un ibrido.» Aggiunse, e io non capivo di cosa stesse parlando.
Un ibrido, fin dalla nascita, deve stare con il suo mentore. Senza di lui non avrebbe speranza di vivere per i primi mesi.La classe degli ibridi-neonati ha bisogno del sangue del mentore, se vogliono vivere. Il sangue umano, per quanto serva a farli vivere e stare bene, per i neonati può essere anche un male che può portarli alla morte. Per questo il loro mentore sta con loro per insegnargli tutto. E la cosa più strana è che tutti i mentori o tutti i neonati sanno che Leyla cerca qualcosa.
«Ma se è un ibrido, dovrebbe essere in mano a Leyla, no?» disse Enysa guardando Jonas.
«C'è dell'altro. Il sangue che mi hai dato è di due persone.»
«Come fai a dirlo?» chiesi.
«Semplice, l'ho provato su un ibrido. Oltre al fatto che il mio olfatto non sbaglia mai, se vuoi puoi darlo a quello, e vedrai con i tuoi occhi cosa succede.» Disse indicando Vincent, mentre quest'ultimo mostrò i canini per la rabbia.
«Vincent!» dissi fermandolo.
«All'inizio ho avuto delle difficoltà a capirlo, poi l'ibrido ebbe una forza mai vista. Addirittura più forte di te, ma tutto ad un tratto è morto. È morto come un umano »spiegò.
«Impossibile.» Disse Vincent sicuro di sè.
«Non è impossibile, quando si ha che fare con "Kirrotu"! Il sangue maledetto o beato per alcuni, non pensavo esistesse ancora.» Sussurrai.«Hai capito il suo piano?» chiese Jonas rivolto a me.
«Non avrebbe senso. Lei potrebbe...» mi fermai, capendo del tutto il suo piano.
«Dobbiamo trovarla! Dobbiamo trovare il sangue "Kirottu", perché lei non si farà problemi ad uccidere chiunque pur di averlo.»
«Ma tu le lascerai il comando, o almeno è questo quello che vuoi fare?» chiese Enysa, non capendo.
Ed era vero, io avevo detto così. Io li avevo informati di questo mio piano, ma l'ho fatto solo per un motivo: poter vivere la mia vita con lei.Ma ora, i milioni di vampiri che si sono ambientati, che hanno scelto di vivere come me tra gli umani, sconfiggendo i neonati ibridi che si ribellavano alle regole, sono in pericolo e io non posso abbandonarli. Non posso lasciare in mano tutto questo ad una mezza vampira che trasformerà la terra in un caos, creando ogni volta ibridi e facendo fuori tutti gli umani.
«Il piano è cambiato. Proteggere la specie umana è la nostra priorità. Trovare il sangue maledetto ci sarà d'aiuto, preparatevi e chiamate tutto l'esercito. Si va in battaglia!» dissi, e Jonas si affiancò a me confermandomi ancora una volta che avrebbe mantenuto la sua promessa.
«Figo!» disse Erman, attirando la nostra attenzione, mentre gli altri iniziarono a ridere per prenderlo in giro. Solo io e Jonas facemmo un sorriso tirato, sapendo che la situazione non sarebbe stata davvero facile.
Leyla non era da sottovalutare. Ogni vampiro che uccide un Puro non era mai da sottovalutare. Lui me l'aveva insegnato. Mi ha sempre messo in guarda dai miei nemici.
E ora userò i suoi consigli per far credere a Leyla che ero ancora alla ricerca del sangue per aiutarla.
«Ci vediamo domani notte qui.» Dissi, prima di mandare via tutti, rimanendo da solo con Jonas.«Pensi che lei lo voglia solo per mettere in atto la sua vendetta su di me?» chiesi.
«Daniel, sei il vampiro Puro più anziano e il più forte di tutti. Ma ricorda non sei invincibile. Non ci metterà tanto a scoprire qual è il tuo punto debole.» Rispose e lo guardai stranito.
«Non ho punti deboli che permetteranno a Leyla di intimidirmi, o tanto meno vincere.» Affermai sicuro della mia risposta. Sono il più forte e ho più esperienza sul campo di battaglia in confronto a tutti. Leyla avrebbe perso la battaglia già in partenza, e questo lo sapeva.
Come sa che, da Principe ho il diritto di reclamare il mio status in qualsiasi momento, e nel caso lei facesse qualcosa contro la legge dei Vampiri pagherebbe con la morte.
Ma tutto questo è valido se io rimango in vita, se io muoio lei potrà fare quello che vuole.
Ed è per questo che vuole il Kirrotu, per usarlo contro di me e mettere fine alla mia vita.
La mano di Jonas si posò sulla mia spalla, mi voltai verso di lui; il suo sguardo non era più duro, come se in quel momento stesse pensando a qualcosa che riguardava la sua compagna, perché solo pensando a lei Jonas sembrava tornare in vita.«Ti sbagli Daniel, tu hai un punto debole. L'ho annusato prima, figurati se non se ne accorge quella dannata.» Rispose, e la mia mente mi mostrò l'unica persona che avrebbe potuto rendermi forte quanto debole:
Julya
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ETKEN - l'ultimo Principe
Vampire1500 sono gli anni che ho vissuto. Ho assistito alla creazione di imperi che sono stati distrutti. Ho combattuto a fianco di amici e nemici. Ed ora vi narrerò la mia storia.