Se mi chiedessero se ho mai visto l'inferno, oggi potrei tranquillamente rispondere che l'inferno esiste, e che lo vedo ogni giorno!
Cinque mesi sono passati cosi lentamente, che ogni giorno mi sembrava di morire. Ogni giorno pensavo di mettere davvero fine alla mia vita, ma ogni volta il suo volto mi salvava.
L'odio più grande che io abbia mai provato, lo sto provando ora!Provo odio per il mio essere codardo. Provo odio perché non riesco a starle lontano come ho promesso di fare. Provo odio ogni volta che sento le sue urla nel buio della mia stanza, mentre chiama il mio nome disperata.
"Deve andare avanti senza di me! Lo sto facendo per lei"
Sono queste le parole che giustificavano il mio comportamento, il mio non rimanere al suo fianco, il mio decidere di stare fuori dalla sua vita mentre distruggo la mia.
In fondo, che vita posso offrirle io? Una vita sempre in fuga, con la paura di essere attaccati di sorpresa, con la paura di non poterla lasciare nemmeno un attimo. Lei non si merita questo.
«Stai bene?» la voce di Jonas alle mie spalle mi fece tornare alla realtà.
Mi sedetti sulla poltrona, mentre lui mi passava un bicchiere di liquore alla liquirizia.
«Sì. Sto aspettando Erman per parlare sulle ultime cose che sono avvenute. Ormai tutti i neonati si stanno piegando al mio comando, E poi c'è la questione del sud.»
«Non ti ho chiesto questo.» Disse interrompendomi. Sapevo di cosa voleva parlare, ma speravo di poter cambiare discorso.
«Sto bene!» risposi sbuffando.
«Stai così bene da dover andare da lei tutte le sere? O stai così di merda che se non vai da lei stai peggio?» chiese, alzando il bicchiere in segno di cincin.
Rimasi in silenzio, rispondergli significherebbe cascare nella sua trappola. Non approvava la mia decisione, e ogni volta cerca di farmi cambiare idea.
«Sono arrivati.» Dissi soltanto, quando l'odore di Erman ed Enysa fu vicino.
«Principe!» disse Erman sorridendo, provando a nascondere la sua aria stanca.
«Stai bene?» chiesi, prendendo il suo viso per controllare la ferita che aveva.
«Oh, questa non è niente in confronto a quello che è successo a lui.» Iniziò a ridere, e gli passai una piccola fiala del mio sangue.Il mio sangue aveva avuto un cambiamento dopo quella notte. Il sangue di Julya mischiato al mio ha creato una miscela a dir poco esplosiva. Il mio corpo non è mai stato cosi forte.
«Daniel, abbiamo ancora alcuni neonati che non vogliono cedere, ma a parte questi, tutti sono sotto il tuo controllo. Così, io e il mio amore potremmo andare in vacanza.» Aggiunse abbracciando da dietro Enysa, che sbuffò per quelle parole.
Non avevo indagato bene, visto che non avevo mai tempo, ma penso che lei c'è l'abbia con lui per qualcosa che mi sfugge..
«Bene , andrò al sud per... Lei ... è qui, mandatela via!- dissi prima di nascondermi dietro la porta, avendo sentito il suo odore.
Jonas scattò verso la porta, prima che lei potesse bussare.«Jonas, ciao!»
«Ciao Julya, quanto tempo! Che ci fai qui?» chiese, facendola entrare.
-Ma che diavolo! Cosa non hanno capito quando ho detto di mandarla via?- dissi fra me, mentre chiusi un attimo gli occhi beandomi del suo dolce profumo.
«Io, veramente so che questa casa è di Daniel, quindi ...» disse interrompendo il dialogo.
«Sei venuta a vedere se è ancora vivo?» chiese Erman voltandosi nella mia direzione, e avrei voluto fulminarlo.
«Lui è vivo!» disse Julya convinta delle sue parole.
Quella ragazza prima o poi si caccerà nei guai per questa sua tenacia.
«Julya, lui è morto! Se n'è andato.» Aggiunse Enysa e notai che lei iniziò a muoversi in casa. Guardai cosa stava facendo cercando di non farmi scoprire.
-Sta annusando?- rimasi sorpreso per un attimo, ma poi mi ricordai di un dettaglio importante
"il profumo di Las Vegas" vinto in una scommessa a Las Vegas. Da quel momento uso sempre quello.
«Stai bene?» chiese Jonas lanciando un'occhiata nella mia direzione.
«Lui è qui, sento il suo profumo.» Disse.
«È casa sua, ed è normale che ci sia.» Provò a depistarla Erman, ma lei si fermò puntando gli occhi verso la porta, dove io ero pronto a sparire in caso lei fosse entrata.
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ETKEN - l'ultimo Principe
Vampire1500 sono gli anni che ho vissuto. Ho assistito alla creazione di imperi che sono stati distrutti. Ho combattuto a fianco di amici e nemici. Ed ora vi narrerò la mia storia.