Se dovessi descrivere in parole brevi i momenti magici di questa notte, forse potrei usare la parola: innamorata.
Ogni suo gesto, ogni sua carezza, è stato cosi dolce e speciale.
A tratti sembrava che si trattenesse, specialmente quando mi mordeva il labbro.
Il volto di lui, le sue parole d'amore, il mio ti amo sussurrato tra una carezza.
Non so chi abbia detto che la prima volta non si dimentica mai, ma posso confermare che la seconda non è da meno.
I miei pensieri vengono interrotti dal cellulare che inizia a vibrare.Messaggio da Baker: vieni ora, è davvero urgente!
Cercai di rispondere al suo messaggio, mentre la professoressa era di spalle a scrivere qualcosa alla lavagna.
Messaggio per Baker: sono a lezione! Risposi mettendo via il cellulare.
Daniel non era venuto a scuola, ha detto che si è preso un permesso per sbrigare delle cose. Naturalmente, fuori dalla scuola avrei trovato Erman ed Enysa ad attendermi, come delle vere guardie del corpo.
Il suo senso di protezione è una cosa alla quale devo abituarmi, ma non posso mentire a me stessa sapendo che mi fa piacere.
Dopo anni, qualcuno si preoccupa per me, togliendo Yolanda.
Presi il cellulare, che tornò di nuovo a vibrare nella tasca del jeans.Messaggio da Baker: inventati una scusa.in fretta. Ju, è urgente.
Guardai il messaggio più volte. Questo andava oltre ai soliti scherzi di Baker, c'era davvero qualcosa di importante.
Alzai la mano, mentre la professoressa sbuffava per essere stata interrotta nel suo monologo, che dovevo ancora scoprire di cosa diavolo stava parlando.
«Sì, signorina Roder?»
«Professoressa, devo andare urgentemente in bagno.» Risposi facendo girare tutti, dandomi in pasto alle battute idiote degli studenti.
«Vada, ma veloce! Ed è l'ultima volta che mi interrompe.» Sbottò, ma mi diressi al bagno senza darle ascolto.Iniziai a camminare in direzione dell'aula di chimica, cercando di evitare la bidella per non doverle spiegare che stavo andando dall'altra parte opposta del bagno.
Quando entrai trovai Baker girato di spalle. La sua faccia era così seria che non poteva essere uno scherzo.
«Spero che non sia...» dissi subito.
«Dobbiamo scappare!» esordì.
«Cosa? Baker, ti ho detto niente scherzi!» la sua mano si posò sulla mia spalla e sembrava tremare.
«Julya sei in pericolo.» Affermò.
«Cosa stai dicendo, ma cos'hai?» ero stralunata.
«Ascoltami, Lui non è quello che dice di essere. L'ho visto con i miei occhi.»
Scoppiai in una risata, allontanandomi da lui.
«Non mi farai dire niente. Dov'è la telecamera?» pensai che stesse mentendo di nuovo.
«Ju, lo so, sembra strano quello che ti dirò, ma devi credermi. Io l'ho visto, ho le prove. Lui non è umano!» aggiunse più convinto che mai.
«Ah, e cosa sarebbe? Un fantasma come il tuo migliore amico, o uno spirito che vuole uccidermi?» iniziai a muovere le mani per fargli segno che avevo paura.
«Ascoltami!» il suo tono era fin troppo alto.
«No, ascoltami tu: sono venuta qui pensando che avessi bisogno del mio aiuto, perché nonostante tutto quello che mi hai fatto passare ti voglio bene. Ma ora hai superato il limite, me ne vado.» Gli urlai in faccia.
«Ha ucciso i tuoi genitori, ha trasformato William in...» disse, nonostante gli voltassi le spalle.
Tornai indietro giusto per buttarmi su di lui, iniziando a dargli dei pugni che lui parava senza problemi.
«Come cazzo fai a dire questo? Come puoi farmi questo?» urlai, mentre le mie lacrime piene di dolore iniziarono a scendere.
«È un vampiro! È stato lui, ne ho la prova.» Disse, e io mi fermai per poi alzarmi da sopra di lui che era caduto
«Ti rendi conto di quello che dici? Che diavolo ti sei fumato? Vampiri. Oh mio dio Baker, hai appena compiuto diciotto anni e parli di vampiri. Non esistono queste cavolate.» Cercai di farlo ragionare, ma prese qualcosa dalla tasca.
«Pensi che stia mentendo? Bene, guarda tu stessa! L'ho visto, e William ti confermerà tutto! È stato lui ad uccidere i tuoi genitori. Ha trasformato William in un mostro, e ora vuole te!» urlò a sua volta, mentre il mio telefono iniziò a vibrare notando un video su WhatsApp.«Lo so, non ci credevo nemmeno io. Ma Julya, io l'ho visto quel giorno che sei svenuta. Poi è sempre freddo, non ha nessun battito del cuore, non mangia mai! Riesce a far fare alle persone quello che vuole. È veloce e non puoi dirmi che non hai notato questo.» Cercai di non cedere a tutte quelle osservazioni che io stessa avevo fatto da sola.
«Menti!» sussurrai
«No, e lo sai. Guarda il video. Io ti aspetterò fino all'alba a casa tua. Da lì scapperemo. Non gli permetterò di farti del male.» Aggiunse, prima che le sue labbra si posassero sulle mie guance, per poi uscire e lasciarmi sola.Erano ore che stavo seduta. Tutti i momenti con lui mi passarono davanti come un film.
"È sempre freddo!"
È vero, Dan è sempre freddo, per non dire gelido. Ma non tutti siamo caldi, provai a giustificare questa cosa.
"Non ha nessun battito del cuore, non mangia mai!"
Ogni volta che sono con lui io mi perdo, ma è anche vero che quando io mangio lui dice sempre di aver già mangiato. E se insisto, vedo quanta fatica usa per mandare giù il cibo.
"Riesce a far fare alle persone quello che vuole!"
L'ho notato molto spesso: in classe, nei corridoi, ma nessuno dice niente. È il suo coraggio e la spavalderia di fregarsene sempre come se sapesse di poter cambiare le cose e lo dimostrava.
"È veloce..."
Troppo veloce. Alcune volte pensavo di immaginarlo, ma ora...Presi il telefono con le lacrime agli occhi, sperando che tutto questo fosse un incubo, un terribile incubo, dal quale mi sarei risvegliata in pochi minuti.
Aprii il file, vedendo le immagini di Daniel che spinge William contro il vetro del locale, notando che sono molto chiare. Mi ritrovai a gettare il telefono per terra, soffocando un urlo di dolore, quando il suo vero volto apparve nello schermo.
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ETKEN - l'ultimo Principe
Vampire1500 sono gli anni che ho vissuto. Ho assistito alla creazione di imperi che sono stati distrutti. Ho combattuto a fianco di amici e nemici. Ed ora vi narrerò la mia storia.