Capitolo 26

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Ieri sera siamo rimasti a dormire da mia madre, ora sono le 05:30 e mi sto vestendo. Non posso venire qui e non andare a trovarlo sarebbe scorretto.

Alle 06:00 sono pronta e parto, mi ci vorranno quasi due ore di viaggio ma ormai sono abituata.
Non ho voluto svegliatere Mattia perché ancora non me la sento di dirgli dove sto andando, è un tasto delicato da affrontare e nonostante siano passati cinque anni ancora mi fa male parlarne.

Dopo due ore estenuanti di viaggio arrivo finalmente.
Compro un mazzo di fiori misti blu ed entro.
Appena arrivo avanti alla tomba leggo il suo nome:

Antonio Taurasi
09.04.1992-19.01.2017

Sento il respiro mozzarsi, mi succede ogni volta che vengo qui.
Metto i fiori sulla tomba e mi siedo accanto.

(Il prossimo pezzo vi consiglio di leggerlo con il sottofondo della canzone in alto se volete)

"Ciao amore mio, sono di nuovo qui a parlare con te ancora con la solita speranza che tu possa rispondermi.
Mi manchi sai? Sono passati cinque anni e ancora mi manchi come quando ci siamo salutati l'ultima volta sotto il portone, chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stata l'ultima volta quella, a saperlo ti avrei stretto di più." - parlo con la voce spezzata mentre calde lacrime scorrono sulle guance - "Sai, ultimamente sto un po meglio, mi sto abituando di più all'idea che tu non sei più su questo mondo con me, ma so che mi sei sempre vicino. Però ho ancora delle ricadute, quando succede fa male, ma stavolta ho quei ragazzi che ho come amici a Roma che fanno in modo che queste ricadute siano di meno.
Sai sicuramente saresti stato geloso di loro, come lo eri anche della comitiva ma a me andava bene così, eri perfetto così.
Sto provando ad andare avanti ma non ce la faccio, so che vorresti che io sia felice con qualcuno ma nel mio cuore ci sei ancora tu e non riesco a far entrare nessun altro.
Però devo dirti anche questo, quando sto tra le braccia di Mattia mi sento come quando stavo tra le tue: protetta e felice. A te non posso mentire, ma allo stesso tempo mi sento egoista. Io ero felice solo con te in quel modo e così mi sembra di rimpiazzarti ma non voglio che sia così. Se proprio devo innamorarmi di nuovo lo devo fare con il tuo ricordo nel cuore e con un futuro con lui, no come rimpiazzo." - Mi metto la testa tra le mani continuando a singhiozzare - "Non so proprio cosa fare, sono confusa e mi manchi sempre di più. Perché te ne sei andato proprio tu? È proprio vero che i buoni se ne vanno e questi infami li risparmiano. È così ingiusto.
Ti rivoglio con me.
Mi manca tutto di te, i tuoi occhi, i tuoi baci, le tue mani sulla mia pelle, le tue battute squallide, il modo in cui mi facevi tornare il sorriso, tutto.
Ora è meglio che vada, si è fatto tardi sicuramente mi hanno data per dispersa.
Ciao amore mio, ci vediamo la prossima volta." - lascio un bacio alla foto e me ne vado.

Pov. Mattia

Mi sveglio e noto che il letto di Claudia è vuoto, vado in cucina e trovo la mamma.

"Buongiorno Carmela"

"Oh buongiorno Mattia, dormito bene?"

"Bene grazie, ma Claudia?"

"È andata da lui" - la guardo perplesso non capendo - "Non ti ha mai parlato di lui a quanto pare. Beh se non lo ha fatto lei non posso farlo io, quando sarà pronta fidati che te lo dirà.
Ogni volta che viene qui va sempre a fargli visita anche se poi puntualmente ci sta male."

Continuo ad essere confuso, chi è questo lui? È perché Claudia si ostina ad andarlo a trovare nonostante dopo sta male? Odio tutto questo mistero.

"Tranquillo Mattia, a tempo debito capirai tutto" - Mi da una pacca sulla spalla per incoraggiamento.

Dopo una mezz'oretta Claudia torna, ha gli occhi tristi e gonfi, mi fa male vederla così e non poter fare niente per farla stare meglio.
Appena mi vede mi accenna un sorriso che ricambio.

"Andiamo a salutare Carmela in ospedale?"- mi chiede poi.

"Va bene, il tempo di mettere le scarpe e andiamo"- mi alzo e le do un bacio in fronte.

Dopo poco tempo siamo in ospedale e Claudia parla tranquillamente con Carmela mentre io scambio due parole con Danilo.

"Scusate ci potete lasciare un attimo sole?"- chiede Carmela.

Annuiamo ed usciamo.

Pov. Claudia

"Allora? Che cos'è sta faccia?" - mi chiede Carmela appena rimaniamo sole.

"Sono andata di nuovo a trovarlo, come al solito ci ho parlato e sono scoppiata.. Ma sono tornata più confusa di prima.."

"Perché confusa?"

"Perché ho notato che quando sto tra le braccia di Mattia mi sento come quando stavo tra quelle sue.." - abbasso lo sguardo sentendo di nuovo gli occhi pizzicare.

"Non è che ti sei innamorata di lui?"

"Cosa?! No. Impossibile. Non voglio innamorarmi, ho paura.
E poi ho paura che non sia veramente così ma che sia solo un rimpiazzo di Antonio e non voglio, sarebbe prendere in giro una persona."

"Se non ti butti non lo saprai mai se sei innamorata o se lo vedi solo come un rimpiazzo." - Mi afferra una mano dolcemente.

"Non credo, ma anche se fosse lui non ricambia e rovinerei tutto."

"Non rovineresti niente, ho visto ieri come ti guardava quando hai preso il piccolo in braccio. Gli brillavano gli occhi. Secondo te ieri è uscito solo a fumare? Tutto quel tempo ci voleva per una sigaretta? Sicuramente avrà chiamato qualcuno per qualche consiglio. Mi meraviglio di te, in genere sei sempre la prima a notare queste cose."

"Non credo sia così,  poi si è lasciato da poco non penso che sia innamorato di me."

"Tu ora parli così perché ti ostini a rifiutare ogni sentimento, senò te ne accorgeresti pure tu."

"Sono confusa" - passo una mano tra i capelli frustata.

"Ci vorrà tempo ma lo capirai" - mi abbraccia e facciamo rientrare gli altri.

Dopo aver salutato tutti ripartiamo per Roma.
Durante il viaggio non parliamo molto, fortunatamente è un silenzio rilassante quindi prosegue bene il viaggio.

Arrivati a casa mi lascia un bacio e dice che viene a prendermi più tardi per raggiungere gli altri.
Approfitto e mi riposo un po.

Verso le 21:00 Mattia viene a prendermi e passiamo la serata tutti insieme come sempre.
O almeno loro come sempre, io sono sempre più confusa.

Non so cosa fare.

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