Capitolo 45

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Oggi abbiamo la prima ecografia e sono in ansia, per la prima volta vedrò mio figlio.
Mattia sembra tranquillo ma so che dentro di se si sta scatenando una guerra di ansia!

"Amò a che ora dobbiamo andare oggi dal ginecologo?"-chiede Mattia.

"Alle 17:00"

"Va bene, allora vieni sul divano con me che non mi pensi da stamattina"- mette un finto broncio e incrocia le braccia come i bambini, che tenero!

Vado a sedermi al suo fianco ma lui invece mi afferra per le gambe e mi fa sedere su di lui.
Inizia a darmi leggeri baci sotto il collo mentre mi accarezza la pancia.
Ogni volta che mi tocca la pancia sento dentro di me sempre un'emozione unica, è bello sapere che dentro di me c'è una creaturina che cresce sempre di più. Non vedo l'ora che questi nove mesi passino così che posso avere finalmente tra le mie braccia mio figlio.

"Sono curiosa di vederlo"-gli dico dopo un po.

"Manca poco e lo vedremo"

"Tu cosa vorresti? Un maschio o una femmina?"

"Vorrei un maschio come primo figlio, così gli insegnerò a giocare a calcio, a cantare. Poi quando nascerà la sorellina si prenderà cura di lei, la difenderà sempre da tutti quegli avvoltoi che le gireranno intorno. Però se nasce prima una femminuccia sono felice lo stesso perché avrò una mini Claudia da crescere anche se so già che sarò gelosissimo"- che dolce che è, sentire queste parole mi fa commuovere. Dannati ormoni!

"Perché vuoi altri figli dopo questo?"-gli chiedo con voce commossa.

"Certo che ne voglio altri, voglio una squadra di pallone"- scoppiamo a ridere.

"No dai massimo tre"

"Vedremo"-sghignazza.

Verso le 16:00 inizio a lavarmi e dopo aver messo l'intimo mi metto di profilo avanti allo specchio a guardare la pancia, ancora non ci credo.

"Sarai bellissima con il pancione"- sobbalzo, non avevo sentito arrivare Mattia, mi giro e lo vedo che sta appoggiato vicino al muro con le braccia conserte e i capelli scompigliati come piacciono a me. Mi avvicino e subito mi stringe i fianchi con le sue braccia.

"Sarò una balena"-ridacchio.

"Sarai bellissima invece, sicuramente con il pancione sarai ancora più sexy di sempre"-dice sulle mie labbra.

Ricambio il bacio molto volentieri, poi ricordo della visita e mi allontano a malavoglia da lui.

"Dobbiamo prepararci dai"-gli dico andando verso l'armadio e mi tira una pacca sul sedere. - "Hei, a cuccia!"

"Non sto a cuccia con la roba mia!"

"Scemo!"

Prendo un jeans stretto nero e una medaglietta nera con varie scritte colorate e Stan Smith bianche.
Un filo di eyeliner, un po di mascara e sono pronta.

Mattia si è già vestito, ha un jeans chiaro e una felpa chiara con schizzi di pittura e Reebook bianche.

Andiamo in macchina e partiamo, nel frattempo metto qualche canzone nuova dei ragazzi e inizio a cantarle con Mattia.
Venti minuti dopo siamo in sala d'attesa e la mia ansia cresce sempre si più, la mia gamba trema insistentemente fin quando Mattia non ci appoggia la mano.

"Tranquilla tra poco lo vedremo"-continua ad accarezzarmi la gamba.

"Claudia Alfinito?" -chiede un'infermiera.

"Sono io"-rispondo scattando in piedi.

"La dottoressa vi aspetta"

Iniziamo a camminare verso la stanza che ci hanno indicato e Mattia mi sussurra -"Menomale che è una lei senò oggi la visita non l'avresti fatta"

"Gelosone"-ridacchio.

"Buongiorno"-diciamo all'unisono io e Mattia.

"Buongiorno, io sono la dottoressa Simona Arminio piacere"

"Io sono Claudia e lui è il mio ragazzo Mattia"-ci stringiamo la mano e poi mi fa distendere sul lettino facendomi sollevare la maglia e Mattia mi stringe la mano.

"È la prima ecografia che fai?"-mi chiede.

"Si, ho scoperto una settimana fa di essere incinta"

"Va bene allora ora vediamo di quante settimane sei e così vi faccio vedere vostro figlio"-mi spalma un gel sulla pancia e con uno strumento inizia a tastare.

"Allora sei incinta di tre settimane e questo puntino qui-indica vicino il monitor - è vostro figlio. Per sapere il sesso dobbiamo aspettare come minimo un paio di mesi, volete sentire il battito?" - io e Mattia annuiamo, la dottoressa schiaccia un pulsante e poi.. "Bum-Bum, Bum-Bum, Bum-Bum"-a quel suono inizio a piangere e Mattia mi stringe di più la mano, mi volto verso di lui e noto che anche lui è commosso.
Si china a lasciarmi un bacio e - "Ti amo" - sussurra sulle mie labbra.

"Bene puoi pulirti"-mi pulisco e mi rivesto.

"Il bambino sta bene, come ho già detto sei incinta di tre settimane, torna tra un mese così facciamo i controlli di routine"

"Va bene"-annuisco.

"Vi stampo l'ecografia?"

"Si certo"-risponde Mattia.

Dopo aver preso l'ecografia, io e Mattia usciamo e appena siamo fuori dall'ospedale mi prende in braccio facendomi girare.

"È stupendo"-sussurra nel mio collo appena mi mette giù.

"Si, lo è"- e lo bacio.

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