Capitolo 46

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I mesi passano velocemente e io sto quasi per entrare nel quarto mese di gravidanza. Nonostante siano passati già quattro mesi io ancora non riesco a credere di come è cambiata la mia vita in due anni che sono a Roma.

Avevo deciso di venire qua con il solo scopo di studiare, iniziare una carriera come fotografa e rifarmi una vita. Ma il destino ha voluto per me un gioco diverso, mi ha fatto incontrare Mattia.
Grazie a lui qui ho trovato degli amici che non sono amici, non fraintendete, per me loro sono fratelli. Grazie a lui sono riuscita finalmente ad andare avanti con la mia vita, finalmente dopo anni riesco di nuovo ad amare qualcuno.
Qui a Roma sto seguendo il mio sogno di diventare una fotografa e sto imparando anche un'altra mia passione facendo la parrucchiera.
Ora mi ritrovo qui seduta sul muretto della scuola durante l'intervallo a pensare a quanto sono soddisfatta di dove sono arrivata adesso.

Avere questo bambino in pancia è una cosa talmente bella che a parole non so spiegarlo, solo chi ha già provato quest'esperienza può saperlo.
Quando ho detto a tutti di essere incinta, diciamo che si sono scatenati tipo i fuochi d'artificio!
Fulvio, Andrea e Matteo mi hanno abbracciato fortissimo, mentre Giorgio mi ha accarezzato la pancia e ha iniziato a fare discorsi a mio figlio che lui sarà il suo zio preferito. Giulio invece a primo impatto è stato zitto, quando mi sono avvicinata a lui gli ho chiesto cosa ne pensava e sapete cosa mi ha risposto? "Spero che non nasca un'altra nana malefica come te" rimasi stupita a quelle parole e lui a vedere la mia faccia è scoppiato a ridere, da quel giorno poi sembra addirittura più geloso di Mattia! Non fa avvicinare nessuno a me e soprattutto alla mia pancia, dice che deve proteggere il suo nipotino.

Quando invece lo abbiamo detto alle famiglie, diciamo che ci sono state due reazioni diverse.
Mia madre era felicissima, il giorno dopo la trovai avanti casa mia perché diceva che doveva abbracciarmi per forza!
Mentre Patrizia rimase scioccata dalla notizia perché non se lo aspettava proprio una notizia del genere, ci ha messo un giorno intero per assimilarla, appena capì che tutto ciò era vero è scappata a casa nostra (Si nostra, Mattia è venuto a vivere da me qualche giorno dopo la notizia) insieme a Rebecca e hanno iniziato ad urlare la loro felicità!

"Che ci fai qui sola?"- ero talmente persa nei miei pensieri che non mi ero resa conto che Mattia era avanti a me.

"Niente pensavo un po"

"A cosa pensi?"- inizia ad accarezzarmi la pancia, sa che questa cosa mi rilassa molto.

"A quanto sono felice"-sorrido e lui mi lascia un bacio a stampo.

Continua ad accarezzarmi quando all'improvviso sento un colpetto da dentro la pancia, alzo subito lo sguardo e noto Mattia che mi guarda anche lui sorpreso.

"H-hai sentito?"-chiedo fissandolo.

Annuisce - "Si, ha scalciato"- i suoi occhi gridano felicità.

Lo abbraccio e ricambia stringendomi forte. - "Oggi vieni con me a scoprire se è maschio o femmina?"

"Certo che vengo con te"

Il mese scorso durante un ecografia ho scoperto che non aspetto un bambino ma bensì due, a Mattia non gli ho voluto dire niente perché voglio fargli una sorpresa, le uniche persone che lo sanno sono Rebecca e Patrizia perché mi aiuteranno a nascondere metà delle cose poi sarà una sorpresa per tutti.
Mi sono già organizzata con la dottoressa e non dirà niente a Mattia.
Già immagino il giorno del parto la faccia di Mattia quando scoprirà che saranno due, sarà esilarante!

Finalmente tra poco saprò il loro sesso e non sto più nella pelle.

"Allora siete pronti per scoprire il sesso di vostro figlio?"- annuiamo.

"Bene, sono felice di dirvi che presto avrete un bel maschietto"-ci annuncia dopo minuti che muoveva l'attrezzo sulla mia pancia.

"Un piccolo Mattia"-sussurro con gli occhi lucidi.
Mattia si avvicina e mi bacia.

"Puoi rivestirti"-faccio come mi dice e mentre aspetto che la dottoressa ci stampi l'ecografia chiedo a Mattia se va a prendermi una bottiglia d'acqua, così ho modo per parlare sola con la dottoressa.

"Allora dottoressa, uno è maschio e l'altro?"- chiedo euforica appena Mattia esce fuori.

"È femminuccia congratulazioni"- mi sorride

"Oddio che bello"- quasi urlo dalla felicità.

***

Pov. Mattia

Sono le 23:45 e sto girando come un pazzo per le vie di Roma alla ricerca di una svogliatella napoletana!
Alla mia piccola le è venuta questa voglia e ora sto girando per trovare una qualsiasi pasticceria aperta che le faccia.

Questa è solo una delle voglie più facili che ha avuto, una volta si alzò alle 04:00 del mattino con la voglia di fragole, girai per tutta Roma, non era nemmeno periodo di fragole e quindi vi lascio immaginare com'ero disperato non sapevo dove andare a prenderle. Arrivai verso le 06:00 in un paesino fuori Roma e le trovai. Tutta la fatica però fu ricompensata appena vidi il suo viso illuminato dalla gioia appena vide le fragole.

Sapere che tra cinque mesi avrò mio figlio in braccio mi riempie di gioia, non vedo l'ora che nasca così da spupazzarlo a dovere!

Dopo mezz'ora finalmente trovo quella benedetta sfogliatella e corro a casa.
Appena arrivo trovo Claudia che dorme con il mio cuscino stretto a se, che cucciola.
Deve essere crollata, la gravidanza la stanca sempre di più.

Metto il sacchetto sul suo comodino, mi spoglio e sostituisco il cuscino con il mio petto e mi addormento.

Ricominciare da zero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora