Capitolo 40

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I mesi passano velocemente, il lavoro va sempre meglio, a scuola imparo sempre di più, la relazione tra Allison e Giorgio prosegue bene e per fino Fulvio, Valerio e Andrea si stanno frequentando con delle ragazza ma non vogliono ancora presentarcele perché a detta di loro "non è ancora niente di sicuro". Uomini!

Con Mattia va tutto bene, ovviamente non mancano i litigi ma che relazione sarebbe senza litigare?!
A proposito di Mattia, non lo sento da stamattina e non è da lui, quindi provo a chiamarlo.

Chiamata a: Il mio lui💘

"Pronto?"-risponde una voce femminile.

"Scusi lei chi è?  E come mai ha il telefono del mio ragazzo?"

"Sono un'infermiera dell'ambulanza, il suo ragazzo ha appena avuto un incidente e lo stiamo portando all'ospedale.. Avremmo avvisato i parenti appena saremmo arrivati in ospedale ma ci ha preceduto" - a quelle parole il mondo mi crolla addosso! Non posso perdere anche lui, non ce la farei.

"Arrivo subito"- stacco la chiamata e corro in macchina.

Appena arrivo in ospedale fermo un infermiere.

"Scusi dove si trova Mattia Bellegrandi? Ha appena fatto un incidente e lo hanno portato da poco"- chiedo mentre calde lacrime solcano i miei occhi.

"Ah si Bellegrandi, è in sala operatoria, è entrato circa cinque minuti fa. Ha avuto un emorragia interna durante il percorso in ambulanza.. può aspettarlo lì" - mi indica delle sedie più avanti ed annuisco.

Vado a sedermi e mi squilla il telefono.

Chiamata da: Rebecca💁❤

"Reb" - rispondo trattenendo un singhiozzo.

"Cognatinaaa... Ma che stai piangendo?"

"Mattia.."-non riesco a parlare per colpa del nodo in gola che mi si è formato.

"Cosa è successo a Mattia? Claudia parla"- dice allarmata

"H-ha avuto un incidente.. E.. e ora lo stanno operando.. i-io sono appena a-arrivata in ospedale"

"Dieci minuti e sono li"- detto questo stacca.

Dopo dieci minuti vedo venirmi incontro Rebecca, Patrizia e tutti i ragazzi.
Rebecca, Allison e Patrizia hanno le lacrime agli occhi mentre i ragazzi sono visibilmente scossi dalla notizia come me del resto.

Non appena Rebecca mi abbraccia scoppiamo in un pianto isterico.
Non sono pronta a perdere anche lui, soprattutto non in questo modo.. È stato già abbastanza difficile superare la morte di Antonio e la morte di Mattia non l'accetterei proprio.

È più di un'ora che stiamo aspettando che qualcuno ci dia delle notizie ma nessuno esce da quella maledetta sala operatoria.
Io sono abbracciata a Fulvio che non fa altro che sussurrarmi frasi per tranquillizzarmi ma le lacrime continuano a scendere silenziose.

Finalmente esce un dottore e tutti ci precipitiamo da lui.

"Siete qui per Mattia Bellegrandi?"

"Si"- risponde Patrizia - "Ci dica come sta la prego"- continua.

"Ha superato l'operazione ma è entrato in coma, lo shock dell'incidente è stato forte e per questo è entrato in coma.. Si è scontrato con una macchina che veniva in controsenso a tutta velocità e l'impatto ha causato un trauma alla tempia, un paio di costole rotte che hanno causato l'emorragia, la gamba destra rotta e qualche livido sul viso.. mentre l'altro conducente è morto sul colpo, dicono che molto probabilmente era ubriaco.
Appena è arrivato qui mi avevano già avvisato della sua emorragia quindi è stato portato di urgenza in sala operatoria, ora non resta altro che sperare e pregare che si svegli presto."- non riesco a parlare, appena ho sentito "è entrato in coma" sono rimasta scioccata. - " Ah dimenticavo, prima di svenire del tutto ha sussurrato il nome di una cerca Claudia"- il mio cuore perde un battito a quelle parole.

"Possiamo vederlo?"- chiede Rebecca piangendo.

"Per ora no, il paziente ha bisogno di riposo, tra un'oretta potrete vederlo ma solo una persona alla volta"

"Va bene, grazie"- risponde Rebecca.

"Chi rimarrà con lui la notte?"-chiede poi.

"Io"- voglio rimanere io vicino a lui, non me ne andrò fin quando non si sveglierà.

"Bene allora venga con me a compilare i moduli"-annuisco e seguo il dottore.

Sono fuori in sala d'attesa ad aspettare che tutti facciano visita a Mattia, io voglio andare per ultima, ancora non me la sento di guardare in faccia alla realtà..

Non posso perderlo, non voglio perderlo, senza di lui mi sento vuota, spezzata, distrutta.
Lui mi ha risvegliata dopo anni di "coma" gli devo tutto, non può andarsene così abbiamo ancora molto da vivere.

Dopo un'ora circa tutti hanno fatto visita a Mattia e ora tocca a me.
Gli altri hanno deciso di tornare a casa ma torneranno domani mattina presto.

Appena entro in camera quello che vedo mi spezza dentro.
Mattia è steso sul letto con una benda in testa, una gamba ingessata e la faccia tumefatta, è collegato ad un macchinario che gli controlla i battiti ed è pieno di aghi nelle braccia. Vederlo così mi uccide, è sempre pieno di vita e vederlo in questo stato non fa altro che aumentare la mia tristezza.

Prendo una sedia e mi metto affianco a lui.
Gli afferro una mano e noto che è calda come sempre.

"Amore mio, ma che mi combini? Svegliati, questo scherzo non è divertente.. Sei in coma da poco tempo e già manchi a tutti, a me specialmente. Mi manchi da morire, svegliati ti prego"- mentre parlavo non riuscivo a smettere di singhiozzare, mi fa male sapere di non poter far niente per aiutarlo.

Per tutta la sera continuo a tenergli la mano e a parlargli nella speranza che possa sentirmi fin quando stanca per aver versato troppe lacrime non cado in un sonno profondo con le lacrime agli occhi e con la speranza di vederlo sveglio domani.

Ricominciare da zero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora