I tuoi occhi quando mi guardi
sono così intensi, cerco di evitarli.
Ma poi ti vedo
con la coda dell’occhio,
sei bellissima. Sei così perfetta,
anche quando non ti prepari.
Non c’è nessun’altra ragazza
come te al mondo.
Baby mi piaci, baby ti amo.
Quando sei qui mi sento come
se avessi il mondo intero.
Lei è un mostro, lei ha tutto.
Non le manca niente.
She’s a Monster-GOT7
È giunta l’ora di pranzo. Gli scatti singoli di YuGyeom si sono appena conclusi. ChoSo ha permesso a SoMi di restare con la promessa di non combinare guai stavolta. JaeBum si avvicina a ChoSo.
«Hai finito? Possiamo andare adesso?», chiede.
«Sì, sì, ho finito, aspetta due minuti, sistemo l’attrezzatura ed arrivo», rispose ChoSo.
JaeBum fece cenno con la testa di aver capito.
L’interazione tra i due non scappò all’occhio attento di SoMi che subito si avvicina a ChoSo, quando JaeBum si allontana.
«Sbaglio o ha detto “Possiamo andare”? ChoSo-ya, che significa? Da quanto tempo siete amici voi due, eh? Cos’era quest’atmosfera così intima?», la provocò SoMi, aggiungendo degli ammiccamenti alquanto maliziosi.
ChoSo che sapeva benissimo dove l’amica volesse andare a parare la bloccò sul principio.
«Cancella tutti quei film che ti stai facendo in quella tua testolina bacata. Non è niente di che. Devo solo aiutarlo in qualcosa, stiamo uscendo come amici, capisci il significato di questa parola?», disse sarcastica ChoSo.
«Amici? Non pensavo sareste mai diventati “amici”, quella sera in albergo deve essere successo qualcosa che non vuoi raccontarci, non è vero?».
Ma cos’era un’indovina?-pensò ChoSo.
«Non è successo proprio nulla d’importante. Comunque qualcosa di nuovo che devo raccontarvi c’è. Vediamoci stasera al solito posto dopo cena, chiama anche MinYoung-ah, ok?» disse ChoSo.
«Ok» rispose semplicemente SoMi.
«Ah, se vuoi, puoi restare qui con il tuo amato se è libero, all’orario di pranzo praticamente si svuota, ma state attenti controllate davvero che non vi veda nessuno».
All’udire quelle parole SoMi abbracciò l’amica.
«Davvero? Ah, grazie, grazie, grazie».
«Ok, ho capito, ma non soffocarmi. Fammi completare qui, devo andare presto», disse cercando di liberarsi dalla presa dell’amica.
ChoSo ha appena finito di rimettere a posto l’attrezzatura, sta per dirigersi verso l’ingresso e raggiungere JaeBum, quando viene fermata per un braccio da KiKwang.
«Dove vai così di fretta?», le domanda con un’espressione sul volto non molto felice.
«Ehm, ecco, io… ho un impegno a pranzo sunbae», tentenna a dire ChoSo.
«Che tipo d’impegno?» insiste il sunbae.
«Ho fatto una promessa a JaeBum-ah, devo aiutarlo a fare qualcosa per pranzo», tanto valeva dire la verità, pensò ChoSo, lo avrebbe scoperto comunque.
«Con JaeBum? Io speravo di pranzare con te oggi», disse KiKwang con un’espressione sempre più cupa sul volto.
«Mi dispiace sunbae ma avevo già preso quest’impegno, non possiamo fare un’altra volta? Magari domani? O stasera?», chiese ChoSo, era già abbastanza tardi, doveva raggiungere al più presto JaeBum.
«Ok, facciamo per stasera, oggi non abbiamo nessun lavoro, quindi, passo a prenderti da casa?», disse lasciando la presa sul braccio di ChoSo.
«Ok sunbae», rispose ChoSo velocemente uscendo dalla stanza.
Le dispiaceva lasciare il sunbae in quel modo, ma che altro poteva fare? Una promessa era una promessa, doveva mantenerla a tutti i costi. Non era nient’altro. Quell’inspiegabile voglia di raggiungere JaeBum era dovuta semplicemente al voler mantenere la promessa. Era sicuramente così, cercò di autoconvincersi ChoSo.
Di corsa arrivò all’ingresso, dove JaeBum la stava aspettando. Sperò solo che non fosse arrabbiato per il ritardo.
«Scusa, ho perso un po’ di tempo e…», iniziò a scusarsi ChoSo.
JaeBum le fece un sorriso e le disse.
«Tranquilla so quanto il lavoro sia importante per te».
ChoSo non riusciva a credere a ciò che vedeva e sentiva. JaeBum non le stava gridando contro? Addirittura le stava sorridendo? Non era abituata a questa sua nuova personalità.
“Tranquilla ChoSo, lo fa solo perché gli stai facendo un favore, non è niente di che. Non metterti strane idee in testa”, ancora una volta ChoSo cercò di autoconvincersi a non provare qualcosa nei confronti di JaeBum e ultimamente la cosa succedeva davvero spesso.
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Wake Me Up
FanfictionLee ChoSo lavora per un'agenzia fotografica emergente, ciò che odia di piú al mondo sono gli idol, a causa di un triste incidente che coinvolse suo padre in passato. Im JaeBum è un idol, lavora per la JYP, si impegna a fondo in quello che fa, forse...