Capitolo 6

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Ho paura, baby,
mi sto nascondendo da te.
Te lo dirò così proprio adesso,
mi sto innamorando.
Se solamente noi
potessimo incontrarci.
Se io potessi tenere la tua mano.
Quando mi avvicino a te
continuo ad avere paura.
Se noi potessimo
amarci l'un l'altro.
Sì, io sono sempre
dietro di te, dietro di te.
Ci sono troppe cose
che non ti ho detto.
If-GOT7


ChoSo all'improvviso realizza quello che sta succedendo. Di certo JaeBum l'aveva presa nettamente alla sprovvista. Appena recuperata un briciolo di ragione, riesce a spingerlo via. «Ma sei impazzito? Ti ha dato di volta il cervello?» chiese ChoSo visibilmente rossa in volto, un misto tra imbarazzo e rabbia. JaeBum, anche lui ormai riportato alla realtà, solo adesso concretizza la situazione. Lui, che è sempre riuscito egregiamente a tenere a freno i suoi istinti e il suo corpo, adesso ne aveva miseramente perso il controllo. Solo adesso il suo cervello sembra pian piano riprendere le redini della situazione, che cosa diamine aveva combinato?
«Io non so cosa mi sia successo, tu ti sei avvicinata troppo, i-io, scusami davvero, non so cosa mi sia preso, io non sono un uomo del genere!».
ChoSo si alza dal divano.
«Che tipo di uomo saresti allora?!», chiese cercando di non incrociare i loro sguardi.
JaeBum non sapeva davvero cosa rispondere, lui non era davvero il tipo da provarci con la prima ragazza che gli capitava dinanzi. Non era mai successo. Prima tutto il suo corpo desiderava solo una cosa, le labbra di ChoSo. Perché? Non doveva mai più abbassare la guardia vicino a quella ragazza. Era troppo pericolosa per lui, se lo portava a gesti simili.
«Perdonami, non posso chiederti altro. Neanche io so spiegare cosa mi sia successo. Sarà stata l'atmosfera, il fatto che non c'era nessun altro nella stanza, non so» o semplicemente voleva non sapere, pensò JaeBum.
«Quindi, stai dicendo che quando si crea l'atmosfera baci tutte le ragazze che ti ritrovi vicino, Mr "Io-Non-Penso-Mai-All'amore"?». JaeBum non aveva scuse, lo sapeva pure lui, non poteva rispondere malamente alla provocazione di ChoSo, altrimenti sarebbero finiti nuovamente a litigare, e ormai gli altri erano sicuramente sulla via del ritorno. «Hai ragione ad essere arrabbiata con me, non risponderò alla tua provocazione. Non possiamo semplicemente pensare a quello che è successo come un semplice bacio di riconciliazione?» chiese cercando di far ridere ChoSo. «Bacio di riconciliazione? Ah! Questa proprio non l'avevo mai sentita!», ma la reazione di ChoSo non fu quella che JaeBum sperava. È davvero arrabbiata in questo momento.
«Ok scusa per la stupidaggine, facciamo una cosa migliore. Dimentichiamo quello che è successo. Facciamo che abbiamo chiarito la nostra situazione, cerchiamo di non litigare più, specialmente davanti agli altri e basta così» e protese la mano destra in segno di pace, aspettando quella di ChoSo come approvazione.
ChoSo non è molto convinta delle parole di JaeBum, tentenna un po', ma alla fine cede, in fin dei conti poteva considerarlo un piccolo sfioramento tra le loro labbra, non era niente di più, poteva pensarlo come un piccolo incidente di percorso. Porge la sua mano destra a JaeBum, il patto è siglato. «Ok facciamo come dici tu. In fin dei conti litigare con te mi stanca molto sai? Facciamo davvero finta che non sia successo niente e soprattutto non facciamolo succedere mai più».
Proprio nel momento in cui JaeBum e ChoSo si stanno stringendo la mano, entrano i membri, KiKwang, SoMi, MinYoung e il manager ormai di ritorno dalla loro breve gita.
«Oh! Che bella visione» esclamò il manager alla vista di ChoSo e JaeBum che stringevano le loro mani, sperò solamente in cuor suo che quella pace fosse durata quanto più tempo possibile. Le amiche si avvicinarono a ChoSo. «Tutto ok? Mi sembri strana in volto, sei così rossa, ti ha fatto arrabbiare tanto?» chiese sottovoce MinYoung.
ChoSo non aveva proprio intenzione di raccontare l'accaduto ad anima viva, con la scusa di essere stanca si congedò da loro e si ritirò in camera sua. Curiosamente JaeBum fece la stessa cosa. KiKwang, intanto, rimasto in disparte sull'uscio della porta, provò come una sensazione di fastidio alla vista dei due che si stringevano la mano.

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