Capitolo 4

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Sì, è un avvertimento,
vattene o verrai ferito.
Nel momento in cui
oltrepassi la linea,
è un avvertimento,
smettila, smettila, basta.
Guarda solo me,
non guardare altrove.
Sono al tuo fianco,
guarda solo me.
Gli occhi la cercano
di qua e di la, ovunque.
Si stanno avvicinando.
Non sono me stesso adesso,
ho bisogno di stare attento.
Perché è il momento
di perdere il controllo.
Mine-GOT7

ChoSo non riesce a credere a ciò che vede. Il sunbae KiKwang è davanti ai suoi occhi. Era partito ormai tre mesi fa, per ultimare un importante lavoro all'estero. Non lo vedeva da tanto. Avrebbe voluto stringerlo a sé più forte che poteva. Avrebbe voluto dirgli apertamente quanto le era mancato, ma purtroppo non poteva farlo. Erano amici, si conoscevano da tanto, ma nulla di più. ChoSo non gli aveva mai confessato i suoi sentimenti per la paura di un rifiuto che avrebbe potuto spazzare via tanti anni di amicizia e ricordi preziosi. Sapeva benissimo che lei non era il genere di donna che piaceva al suo sunbae. Lei non era una bambola perfetta da esibire, era semplicemente ChoSo, e per tal motivo non avrebbe mai detto nulla dell'amore che provava nei suoi confronti, avrebbe continuato a far finta di niente come sempre. «Sunbae, quando sei tornato?» chiese ChoSo.
«Proprio ieri sera, il capo Kim, mi ha aggiornato della situazione difficile in cui ha dovuto mandarti. Adesso puoi stare tranquilla ci sono qui io con te» disse, sorridente come sempre.
Cho KiKwang, lavora alla PROD da quattro anni, è stato lui stesso a raccomandare ChoSo al suo capo. È un ragazzo bello e intelligente, ma anche incurante del pericolo, infatti, adora fotografare animali o luoghi pericolosi. ChoSo è davvero felice di poter avere il sunbae al suo fianco in un momento del genere. Lui sapeva benissimo del suo odio nei confronti degli idol, e avrebbe fatto di tutto per metterla a suo agio e aiutarla ad ultimare presto questo lavoro.
«Sono davvero felice di vederti sunbae».
Il sunbae le scompigliò i capelli, brutta abitudine che aveva sin dai tempi del liceo, in segno di affetto e sorrise.
«Allora vogliamo entrare? Mi racconterai del lavoro strada facendo» e le fece cenno di passare avanti.
"Un vero galantuomo, come sempre, non ha nulla a che vedere con quello scorbutico di JaeBum", pensò ChoSo.
«Etciù», si sentì provenire da dietro.
«Scusate, mi dispiace interrompere la vostra rimpatriata, ma siete proprio davanti l'ingresso dell'edificio e io dovrei entrare, se non vi dispiace, potreste spostarvi un po'? Grazie», disse JaeBum facendosi largo tra i due.
ChoSo lo guardò malissimo, ma perché doveva sempre rovinargli l'umore anche quando succedevano cose belle? Tsk.
«Lo conosci?» chiese ingenuamente KiKwang. «Purtroppo sí, e tra poco lo conoscerai anche tu. È il leader scorbutico del gruppo di cui ci stiamo occupando» disse sconsolata.
«Mmh, un tipo particolare» si limitò a dire il sunbae.


Le 9 in punto. Tutti sono riuniti nuovamente in sala conferenze. ChoSo dopo aver presentato il sunbae KiKwang e aver ignorato le occhiatacce di JaeBum, prese ad illustrare il piano che aveva in mente per la realizzazione del photo book.
«Ho prenotato un albergo, per quattro giorni, nella zona cui vi accennavo ieri. La partenza è prevista per dopodomani. Dopo aver concluso con le foto all'aperto ci concentreremo sulle foto al chiuso, quest'ultime potremmo farle direttamente alla PROD. Avete dubbi in proposito? Avete bisogno di chiarimenti?», alla domanda di ChoSo una mano si alza, inutile dire che quella mano appartenesse al caro leader. «Quattro giorni non sono un po' troppi per fare "quattro" foto? Cioè la maggior parte le faremo al chiuso, quindi, non mi piace proprio perdere tempo inutilmente», era ovvio che fosse semplicemente un'altra provocazione nei confronti di ChoSo e quest'ultima, infatti, si era ben preparata alle possibili domande dell'intransigente JaeBum.
«Se vogliamo, anzi se dobbiamo fare un buon lavoro ci serve il tempo necessario. Ma non solo, il vostro presidente Park JinYoung mi ha espressamente chiesto di lasciarvi una mezza giornata libera per divertitivi e rilassarvi prima del comeback, quindi, se hai qualche problema in proposito puoi andare a lamentarti ai piani alti, grazie», fu la risposta secca di ChoSo.
Nella stanza calò il silenzio, i membri rimasero sorpresi dal modo in cui ChoSo riuscì a zittire JaeBum, loro, in tutto questo tempo, non ce l'avevano mai fatta, inutile dire quanto ormai stimavano quella piccoletta che teneva testa al loro leader senza la minima paura. Il sunbae KiKwang non si stupì più di tanto, sapeva benissimo com'era fatta, una piccoletta dalla idee chiare, la definiva lui e sorrise compiaciuto. Dopo vari aspetti tecnici comunicati, la riunione fu considerata conclusa. Tutti furono congedati e andarono a prepararsi per la partenza imminente.

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