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Giorno dell'incontro | Parte #Jennim

[Chat privata tra Jenn e Kim]

Jenn 🙈:
Cucciola sono quasi arrivata 💞
08:06 ✔️✔️

Cucciola mia ✨:
Non vedo l'ora di abbracciarti 😍
08:07 ✔️✔️

Jenn 🙈:
Anche io 💗
08:10 ✔️✔️

Jennifer si trovava nell'ascensore che l'avrebbe portata al piano di Kimberly. Era davvero tanto agitata. Sentiva il cuore batterle velocemente nel petto mentre le budella le si contorcevano per l'ansia. La ragazza, durante quel mese, si era accorta di provare qualcosa che andava ben oltre l'amicizia per Kimberly, soprattutto dopo essere andata da lei quel giorno in cui si era ubriacata e per quel bacio dato per sbaglio, dovuto a tutto l'alcool che la bionda aveva avuto in corpo. Ma da quel giorno non aveva fatto a ripensare a quelle labbra a forma di cuore, soffici e dolci come zucchero filato. Voleva assaporarle ancora. Voleva poter baciare e aver per sé quella ragazza che in così poco tempo le aveva fatto perdere la testa. Le piaceva, fin troppo forse.

Quando l'ascensore si fermò, Jennifer deglutì rumorosamente poi si sistemò i capelli ed infine uscì. Con passi svelti e decisi si piazzò davanti alla porta dell'appartamento di Kimberly e suonò il campanello.

Da dentro l'appartamento si udì la voce dolcissima di Kimberly urlare che stava arrivando poi un forte boato, come se fosse caduto qualcosa di pesante, cosa che fece ridacchiare Jennifer e l'aiutò a tranquillizzarsi un po'.

La ragazza bionda spalancò la porta e si buttò letteralmente fra le braccia della mora, lasciandola di stucco e col fiato mozzato in gola. Dopo pochi attimi di stordimento da parte della mora, ella portò le sue braccia dietro la schiena della bionda poi la strinse con forza e allo stesso tempo delicatezza a sé, ispirando a pieni polmoni il suo profumo che odorava di lamponi e agrumi.

Jennifer con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso e le gote arrossate, strofinò il suo naso contro quello di Kimberly, facendola ridacchiare. Era felice di poter rivedere la ragazza mora. La bionda, senza dare tempo a Jennifer di staccarsi dal suo corpo ormai accaldato, le diede un bacio pieno di amore, afferrandole con le mani dalle dita affusolate il viso rosso e avvicinandolo al suo. Fu un semplice scontro tra labbra, un semplice dolce e tanto atteso bacio. Dopo di quello se ne diedero un altro, un altro ancora e poi altri cento.

«Sono così felice di averti qui, piccola.» soffiò la bionda sulle labbra gonfie e umide della mora dopo essersi staccata per poter riprendere fiato. La ragazza mora si mordicchiò il labbro inferiore poi coi polpastrelli andò ad sfiorare la pelle rossa e calda delle guance della bionda, «Anche io cucciola».

«Forza entriamo. Ah, dormirai nella mia stanza.» esclamò Kimberly dopo aver afferrato il borsone della mora e averle fatto l'occhiolino. Jennifer annuì contenta e rossa dall'imbarazzo.

«Allora non vedo l'ora di condividere il letto con te.» ribatté la mora dopo essersi chiusa la porta alle spalle e aver notato che una sedia era rovesciata a terra e che una coperta si trovava appallottolata sul tavolo della cucina. Ecco svelato il motivo di quel forte trambusto che Jennifer aveva sentito prima che la ragazza bionda le aprisse la porta. Si dovette trattenere dal riderle in faccia.

«Oh... Anche io cara Jenn.» mormorò maliziosamente la bionda, avvicinandosi con passo felino alla mora e afferrandola una mano per poi trascinarla sul divano, dove passarono la mattinata in attesa dell'arrivo del resto del gruppo.

Group Chat [Youth Series ~ Book #6]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora