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Kimberly quella mattina si era preparata al meglio perché voleva fare una sorpresa alla sua ragazza. Quest'ultima non sapeva che la bionda si stava dirigendo da lei per passare il fine settimana insieme, anche perchè per messaggio le aveva detto che non potevano vedersi – ovviamente era tutto un suo piano per farle una sorpresa.

Canticchiando la canzone che stavano passando in radio, la ragazza si dirigeva a velocità moderata verso l'abitazione della sua fidanzata.

Jennifer appena sveglia le aveva inviato un messaggio dandole il buongiorno e dicendole che si sentiva triste perché non si sarebbero potute vedere. Quando la bionda lesse il messaggio ridacchiò compiaciuta poi le rispose che anche lei si sentiva triste, ma che avrebbero avuto altri giorni da passare insieme.

Quando arrivò davanti all'abitazione di Jennifer, spense la macchina poi digitò il numero della sua ragazza – lo sapeva a memoria – e la chiamò. Dopo tre squilli la voce impastata – sicuramente dai cereali – di Jennifer fece capolinea dall'altra parte.

«Ehi piccola, ti disturbo?» domandò Kimberly uscendo dalla macchina e avvicinandosi a passo spedito verso la casa di un verde pastello.

«No, non mi disturbi. Stavo facendo colazione.» rispose Jennifer e la bionda poté sentire il rumore di una ciotola in ceramica picchiettare contro al lavello in acciaio.

«Brava la mia piccola. Io invece sono arrivata davanti alla casa della mia amica, quella di cui ti avevo parlato.»

Jennifer sbuffò scocciata all'idea che la sua ragazza passasse del tempo con un'altra donna e per giunta anche lei omosessuale e con cui aveva avuto una piccola relazione.

«Ah okay, divertiti.» il suo tono di voce fu freddo e abbastanza distaccato.

Kimberly dovette trattenersi dal ridere per la sua gelosia.
«Ora suono.»

«Hanno suonato anche da me, probabilmente è il postino.» borbottò Jennifer.

La mora si diresse a passi lenti e strascicanti verso la porta, con un broncio stampato sul viso e la chiamata ancora attiva con la sua ragazza.

«Adesso arrivo.» strillò dopo che il campanello suonò una seconda volta.

Quando spalancò la porta con un espressione annoiata sul volto, per poco non gridò dalla felicità trovandosi davanti la sua ragazza con un sorriso smagliante dipinto sul viso. Jennifer aveva gli occhi spalancati per la sorpresa, la gola secca e il cuore che le scoppiava dalla felicità nel petto.

«Cazzo sei qui.» strillò Jennifer entusiasta per poi buttarsi fra le braccia della sua ragazza che ridacchiò a quel gesto poi la strinse forte contro il suo petto, inebriandosi del suo profumo.

«Sono qui.» sussurrò la bionda, depositandole un bacio sul collo poi uno sulla guancia ed infine sulle labbra.

Group Chat [Youth Series ~ Book #6]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora