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«Nate si è finalmente addormentato.» mormorò Richard una volta entrato nella camera della sua ragazza. Tessa alzò lo sguardo dal suo cellulare e sorrise al ragazzo di fronte a sé, «Menomale. E grazie a Dio che i miei non ci sono sennò con tutto il casino che stava facendo, l'avrebbero mandato fuori a calci.» replicò ridacchiando mentre cercava di nascondere l'imbarazzo di essere nuovamente da sola con lui.

Avevano già dormito insieme, nello stesso letto, ma ogni volta che rimanevano soli, lei si sentiva in forte imbarazzo e aveva costantemente paura che lui potesse udire quanto forte battesse il cuore in sua presenza.

«Non capisco cosa ci trovano di così elettrizzante nel ubriacarsi fino a non riconoscersi e a stare male.» biascicò la ragazza visibilmente confusa e leggermente schifata, spostandosi su un lato del letto per fare spazio e per far sdraiare anche Richard, che a differenza della prima volta in hotel non si fermò a pensare alle conseguenze, anche perché ormai era cotto di lei. Quindi con poche falcate raggiunse il letto e si sdraiò al fianco della rosa. Richard notò immediatamente le guance di Tessa colorarsi di un rosa acceso e sulle sue labbra spuntò un sorriso spontaneo e addolcito dalla tenerezza della sua ragazza.

«Che ti va di fare?» domandò dolcemente il moro una volta sdraiato al fianco della sua ragazza, la quale aveva appoggiato la proprio testa sulla sua spalla larga mentre con una mano era andata a cercare la sua. Trovata, fece intrecciare le loro dita sul petto di lui.

«Non saprei... Mi basta anche stare così con te. Mi sembra un sogno.» soffiò flebilmente la ragazza contro la spalla di lui per poi lasciargli un piccolo morso su di essa.

Richard sorrise poi prese ad accarezzarle la testa; i riccioli che si erano formati dopo aver slegato le trecce stavano pian piano scomparendo, ora erano leggermente mossi e abbastanza gonfi. Tessa emise un miagolio di approvazione mentre strusciava il viso contro al petto del ragazzo come un gattino in cerca di coccole.

«E se ti facessi il solletico?» Richard mosse la mano libera verso il fianco alzato verso l'alto della ragazza mentre quest'ultima trattenne a stento un gridolino, «Non ci provare. Soffro il solletico.» con quell'affermazione si era appena scavata da sola la fossa.

Dopo essersi accorta che quella confessione che aveva sputato fuori senza pensarci giovava a favore di Richard, si ritrovò spiaccicata fra il letto e il corpo muscolo del suo ragazzo. Il moro si puntellò sugli avambracci per non schiacciarla con il suo peso e le sorrise, un sorriso dolce che poi si trasformò in un sorriso furbo che fece sbiancare Tessa, la quale iniziò a dimenarsi sotto di lui.

Richard puntellò le ginocchia ai lati del bacino di Tessa per evitare che scappasse dalle sue grinfie poi con una mano libera, l'altra stretta intorno ai suoi polsi gracili, incominciò a farle il solletico. Mosse velocemente le dita lungo il fianco destro di lei mentre quest'ultima si dimenava come un'anguilla sotto di lui ed emetteva gridolini che poi si trasformarono in grandi risate.

«No, ti prego basta.» gemette con voce strozzata mentre con le mani graffiava debolmente la pelle di Richard per cercare di liberarsi dalla sua presa.

Richard si fermò per qualche secondo, «Fammi pensare... No.» poi riprese a farle il solletico. Tessa rise fortemente, strozzandosi con la saliva e dimenandosi sotto al suo ragazzo che ghignava compiaciuto.

Dopo svariati minuti il moro si stancò di farle solletico quindi la liberò dalla sua presa ma non si spostò da sopra il suo corpo mingherlino. La ragazza, finalmente, poté riprendere fiato e a calmare il petto che si alzava velocemente mente il suo cuore batteva con violenza contro alla gabbia toracica.

Richard, per farla rilassare, cominciò a lasciare una scia di baci umidi sulla mandibola della ragazza che emise un verso strozzato, completamente immobilizzata del tocco di lui e col cuore che batteva nuovamente e freneticamente nel petto. La ragazza sentiva il sangue pomparle velocemente nelle vene mentre il respiro si faceva sempre più pesante in balia di quei baci umidi e caldi.

Il moro smise per un secondo di baciarla per poi guardarla negli occhi lucidi e luminosi e capire se per lei andasse bene. Tessa gli sorrise timidamente, mostrando quelle piccole fossette che aveva ai lati della bocca. Per Richard era la creatura più bella che avesse mai visto. Così innocente. Così pura. Così bella e così dolce.

Arrivata la risposta silenziosa, dimostrata da quel dolcissimo e timido sorriso, Richard si sporse nuovamente verso il viso della ragazza, ma al posto di baciarle una guancia, sfiorò le sue labbra rosee e carnose, facendola sussultare grazie a quel tocco gentile.

Staccatosi dalle labbra di Tessa con uno schiocco, la guardò, perdendosi in quei pozzi scuri e brillanti come diamanti, «Mi piaci da morire Tessa.» soffiò sulla sua bocca per poi farla congiungere nuovamente con la sua. Anche tu Ricky. Pensò la ragazza lasciandosi andare a quel bacio che divenne sempre più passionale e sempre meno casto.

🌈 Angolo Autrice 🌈
Ehilà cupcakes, questo è uno dei miei capitoli preferiti 😍
Spero possa piacere anche a voi 😌

Group Chat [Youth Series ~ Book #6]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora