Capitolo 12

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Le giornate passano in fretta ormai,tra amici e parenti questi giorni stanno volando e manca solo una settimana alla mia partenza.
Con Cristian le cose a volte vanno alla grande altre sembra di aver a che fare con un muro di ghiaccio.
Ma in fondo lo capisco,ogni volta che si tocca l'argomento "Firenze" cambia umore e si isola.
Io non sto per niente bene ma voglio godermi questi ultimi giorni con lui, è diventato importantissimo per me, è parte di me.

Questa mattina con la mia famiglia e alcuni amici d'infanzia di mio padre siamo venuti al mare.
È una giornata fantastica,sole un po'di vento e il mare è una tavola piatta proprio come piace a me.

"Quando si mangia Marta io avrei fame" dice mio padre a mia madre
"Eh che novità guarda,ci fosse una volta che hai lo stomaco chiuso" risponde lei facendo ridere tutti.
In effetti anche io ho un po'fame e a quanto pare anche gli altri perché appena mamma tira fuori i panini si avvicinano tutti come cani da tartufi!

Cristian non lo vedo da ieri sera gli ha dato anche fastidio che fossi venuta al mare perché dice che spreco del tempo per stare con lui,ma staremo insieme stasera e poi quando ci vado al mare?
Deve smetterla così peggiora solo le cose mi rinfaccia sempre il fatto che devo andarmene tra poco,a volte è così egoista che mi meraviglia.

Cristian
Che giornataccia lei al mare ed io qui ad aspettare stasera per vederla,tra caffè e cappuccini.
Questa ragazza mi fa impazzire,spaccherei tutto e manderei tutti al diavolo se potessi!

"Cristiaan" è Jasper che è appena sceso dalla macchina
"Ehi amico come va?" rispondo dandogli il cinque
"Bene fratello e tu? Hai una faccia seria,mamma mia che hai fatto?"
"Mah niente,va tutto bene. Io sto qui, Jasmine al mare,mia madre da mia zia e tra poco Jasmine ritorna a Firenze. Va tutto benissimo" dico agitato
"Sei rimasto fregato questa volta eh,senti chiudi tanto non c'è nessuno;andiamoci a prendere una birra in un pub vicino dai ti distrai."
Ci penso un po'ma accetto in fondo non faccio niente di male,una birra con il mio amico e qualche chiacchiera mi svago un po'che male c'è.
"Ci sto,andiamo" l'ho fatto contento si vede dalla sua espressione.

Arrivati ad un pub non molto lontano ordiniamo due birre e qualche stuzzichino; tra una chiacchiera e l'altra da lontano mi sembra di vedere Matt,avvicinandosi capisco che è proprio lui.

"Cristian hai visto un fantasma?" mi chiede Jasper
Io continuo a fissare Matt che si sta avvicinando al nostro tavolo,ma cerco di mantenere la calma ero venuto qui per distrarmi con il mio amico e non pensare per un po'a Jasmine.

"Ciao Cristian,so che la tua ragazza è andata al mare,chissà quanti se ne scoperà." dice Matt poggiando le mani sul nostro tavolo e con un sorriso di sfida
Sento la rabbia in me che sale,credo di essere rosso come un peperone mi sento la faccia bollente,le mani mi sudano e il cervello non connette più sta vincendo la rabbia se non me lo tolgono di mezzo sta volta lo ammazzo.
"Vattene via Matt sarà meglio per te se vuoi tornare a casa con le tue gambe." gli consiglia Jasper mettendomi una mano sul petto per fermarmi.
Non so come sia possibile che lui sia ancora vivo e che io sia stato fermo,devo ringraziare Jasper per questo.

Matt è andato via ridacchiando ha qualcosa in mente lo conosco,lo conoscono tutti in paese. Ma per ora meglio così non voglio pensare a lui.

Jasmine
Mi manca Cristian da morire non lo sento e vedo da ieri sera.. quasi,quasi lo chiamo.
Prendo il telefono e digito il suo numero,ma il telefono squilla a vuoto;diamine odio quando si comporta così è un ragazzino a volte quello di 18 anni sembra lui e non io.
Ha 24 anni non può fare cosi,scappa e basta è un ragazzino.
Dalla rabbia metto il telefono in silenzioso e lo butto nella borsa dopo avergli mandato un messaggio.
*Potresti anche rispondere,non ti sei fatto sentire per tutta la mattinata. E comunque mi manchi.*

Passeggiare in riva al mare è fantastico,la salsedine te la senti sulla pelle,il vento leggero ti accarezza il viso e il rumore del mare copre i miei pensieri. Starei qui per sempre,ma sono già le 17.30 e devo ritornare all'ombrellone per le 18.00 dobbiamo andare via,non vedo l'ora di vedere Cristian,vorrei tanto che fosse qui con me...

"Ehi bellezza sapevo di trovarti qui" la sua voce la riconoscerei dappertutto purtroppo
"Matt che ci fai qui?"
"Beh le voci girano in paese e poi siccome non ti ho vista al Roxy Pub  con Cristian ho pensato che volessi compagnia,sai il mare mette tristezza se si è soli" dice lui ridendo
"In tua compagnia mette tristezza, volevi dire! Aspetta Cristian doveva lavorare.. " rispondo confusa
"A beh non credo visto che era al pub a spassarsela con il suo amico Jasper."

Ecco perché​ non rispondeva al telefono aveva altro da fare,penso tra me e me. Mentre sono immersa nei miei pensieri mi squilla il cellulare.

"Jasmine dove sei? Muoviti noi stiamo andando via" grida mia madre dall'altra parte del cellulare
"Arrivo mamma" e chiudo.

"Beh che fai te ne vai così? Ero venuto per stare un po'insieme a te piccola" esclama Matt
"Non chiamarmi piccola e nessuno ti ha chiesto niente" sto per andarmene ma lui mi tira per un braccio e mi avvicina a se mi guarda fisso negli occhi ma non sento niente voglio solo andare via.
"Ricordati il nostro segreto,vedi di fare la brava con me o il tuo Cristian saprà tutto"
"Smettila è acqua passata Matt,non puoi minacciarmi così" se Cristian viene a sapere  tutto sono finita,penso.
Corro via e raggiungo i miei lasciando Matt soddisfatto, è riuscito a innervosirmi come sempre.
3 anni fa quando eravamo insieme una sera avevamo deciso di andare al mare con i suoi amici eravamo tutti ubriachi e mentre tornavamo con la macchina abbiamo investito qualcuno, io non ricordo molto di   quella notte avevo bevuto troppo. Ricordo la strada buia e ad un tratto davanti a noi una sagoma e poi un grande botto.
Matt,io e i suoi amici siamo gli unici a sapere di quella notte. Lui mi disse che aveva risolto tutto che quella persona stava bene lui aveva chiamato l'ambulanza e mi aveva fatto accompagnare dai suoi amici a casa,non so nulla,ho sempre chiesto a Matt spiegazioni ma lui mi ha sempre risposto che dovevo stare tranquilla e che ci aveva pensato lui. 
Dopo quella notte ho avuto molti incubi stavo male,ho sempre voluto sapere come fossero andate veramente le cose ma far parlare Matt è impossibile.. ho sempre tentato e continuerò a farlo.
Cristian non deve sapere niente però.

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